Un’apprendista parrucchiera di Ivrea condannata per una frase omofoba lanciata su Facebook nei confronti dell’ex datore di lavoro.
“Fagli causa a quel ricchione”. Questa è l’offesa lanciata nel 2015 da un'apprendista parrucchiera al titolare del salone in cui lavorava. Offesa scritta a un’amica, in un commento su un profilo Facebook che però, a causa delle impostazioni della privacy, poteva essere visto da chiunque nel web, ed è stato visto proprio dal parrucchiere in questione.
Questa frase omofoba, che voleva essere un suggerimento a una collega appena licenziata, si è trasformata in un processo. L'accusa? Diffamazione.
Il titolare del salone, costituitosi parte civile, aveva chiesto un danno di 30 mila euro, il giudice monocratico Ludovico Morello, qualche giorno fa, ha così deciso: 20 giorni con pena sospesa e 1500 euro di risarcimento.