Il taglio medio è la novità hair per l’inverno ed è l’ultimo arrivato fra i look con i nomi ispirati agli animali. Gli altri ve li ricordate?
Si chiama kitty cut, ovvero il taglio del gattino, una delle novità fra gli hairlook di questo inverno 2024. Il nome ha un suo perché dal punto di vista tecnico, anzi, per gli hairfashion victim non ci vorrà molto a intuire che si tratta di una contaminazione tra shag e wolfcut. Per tutti gli altri abbiamo deciso di cogliere l’occasione e, dopo aver introdotto il kitty cut, presentiamo una rapida panoramica sugli altri tagli dai nomi ispirati agli animali.
Kitty cut
Riunisce una serie di elementi di tendenza in un’unica proposta: il movimento, la scalatura, la lunghezza media. La differenza sta nell’interpretazione. Più corto del wolf cut nelle lunghezze e più scalato, ha un movimento diverso e più contenuto rispetto a uno shag.
Avvistato sulle passerelle per la PE 2024, è un taglio sensuale e molto portabile, proprio come un buon bob sa fare. Da abbinare a una frangia, altro must dell’anno.
Wolf cut
Per chi non ricordasse cos’è, il wolf cut sfrutta i livelli sovrapposti mantenendo però una certa lunghezza. L’effetto è leggero, ma siccome le ciocche rimangono abbastanza corto è molto mosso e ispido, da qui il riferimento al lupo.
Mullet
A sua volta, il wolf cut è un’interpretazione recente del mullet, che in slang inglese significa triglia. Ritornato in auge in questi ultimi anni – Miley Cyrus insegna – ha mantenuto nel tempo la sua caratteristica disconnessione: parte alta corta, lunghezze sul retro e lateralmente una scalatura che fa da raccordo.
Butterfly cut
Un altro taglio che ha imperversato molto in questi ultimi due anni è il butterfly cut, che si distingue per una scalatura morbida e uno styling che mette molta enfasi sui livelli, svolazzanti come le ali di una farfalla appunto. La lunghezza può variare, ma per rendere al meglio non può essere un medio stringato, più materia c’è meglio è.
Jellyfish cut
Particolarmente amato in Giappone, questo taglio è tornato in voga anche in Occidente. Si caratterizza per una forma a medusa, con una parte superiore molto bombata e disconnessa rispetto alle lunghezze che rimangono lisce e quasi pari. Lo styling aiuta l’effetto fluttuante enfatizzando le ciocche con punte all’insù.
Octopus cut
Simile ma non identico al jellyfish è l’octopus cut, che presenta una disconnessione più morbida fra parte alta e lunghezze inferiori. Mantiene la scalatura che piace tanto in questo momento e necessita di molta materia perché è un taglio pensato per essere lungo.
Skunk hair
I capelli Skunk si chiamano così per il loro caratteristico effetto simile al pelo della puzzola, striato in bianco e nero. Questo look fa parte della tendenza bicolor che è tornata a imporsi recentemente, ma se ne differenzia perché le due tinte non devono necessariamente essere distribuite verticalmente in due metà.