Adottato anche da molte star, è diventato in poco tempo uno dei tagli più cliccati su Instagram. Si chiama Wolf Cut. Un ritorno alla natura più selvaggia.
Inizia la primavera, la natura si risveglia e si riprende i propri spazi. Ecco perché gli hairstylist hanno elaborato il Wolf Cut. Un ritorno ad una dimensione più selvaggia, della nostra identità. Ecco il taglio perfetto per questa primavera.
Un taglio già amato dalle star
Secondo alcune fonti l’origine del taglio spetta agli inglesi, secondo altri agli americani, sta di fatto che il trend è partito dopo che alcune star hanno incominciato ad indossarlo e a fare da apri pista, ad esempio Billie Eilish, Keke Palmer ma soprattutto Miley Cyrus. L’ex interprete di Hanna Montana è stata la prima in assoluto a mostrare il taglio. La sua versione è bicolore. Si nota la forte presenza del biondo con alcuni spunti di nero. D’altronde solo una vera trasgressiva come lei poteva lanciare un taglio selvaggio come il Wolf Cut.
Le caratteristiche del Wolf Cut
Il wolf cut è un audace mash-up di due dei tagli più in voga in questo momento: lo shag anni ’70 e il mullet anni ’80 , riuniti insieme in una soluzione molto moderna. Come suggerisce il nome, il Wolf Cut è selvaggio grazie a una serie di strati di capelli arruffati e ondulati che accennano a una leggera forma a lisca di pesce visto che i capelli vengono tagliati più corti intorno alla corona per creare volume, con strati più lunghi nella parte posteriore.
Sicuramente questo taglio è molto impegnativo, soprattutto se parti da strati piuttosto corti attorno alla corona, di conseguenza potrebbe richiedere del tempo per crescere. Ma promette mesi di volume invidiabile.
Un taglio che si adatta a tipologie diverse di capello
Un’altra importante caratteristica del Wolf Cut è la sua duttilità. Questo può essere realizzato a partire da un taglio liscio, crespo ma anche curly. Anzi la versione riccia permette di dare uno spunto meno selvaggio e più ordinato al taglio. Interessante è anche la versione bob. In questa possibilità possiamo avere una sorta di caschetto mosso, che si sistema con poche mosse. In ogni caso, la quantità di strati arruffati e ‘disordinati’ sta al parrucchiere e allo stesso cliente deciderlo.
Non bisogna farsi spaventare dall’aspetto più selvaggio del taglio. Se ben fatto si adatta a tutte le occasioni, anche quelle più istituzionali. Non resta che provarlo!