Spot televisivi, numeri verdi e locandine per rispondere alla preoccupante crescita di parrucchieri ed estetisti improvvisati. La salute e la sicurezza della clientela vengono al primo posto. Come contrastare il lavoro sommerso e tutelare i professionisti del settore?
L’abusivismo nel settore dell’estetica e dell’acconciatura è sempre più diffuso. Secondo alcune stime potrebbe aggirarsi intorno al 40-50% delle attività regolari. Senza titoli professionali e senza competenze molti si fingono esperti ed espongono i clienti a gravi rischi.
Dermatiti ed altre malattie della pelle sono facilmente contraibili in contesti non a norma dal punto di vista igienico-sanitario. Danni ai capillari o macchie cutanee possono essere la controindicazione dell’uso di prodotti scaduti o non testati. Per non parlare della possibilità di contrarre l’epatite C o l’Aids, nel caso in cui strumenti contaminati da altri clienti vengano in contatto con eventuali ferite sulla cute.
Lotta agli irregolari
Da tempo la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa combatte contro il sommerso e promuove iniziative a tutela della categoria attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Cna Novara-Vco ha realizzato una locandina con lo slogan “Vuoi rischiarne di tutti i colori?Pensa alla tua salute. Affidati a mani sicure!”.
I saloni che la espongono garantiscono professionalità e uso responsabile di prodotti non nocivi per la salute. “Non aiutare il lavoro sommerso. Scegli di stare alla luce” era il titolo del seminario organizzato a maggio 2010 dalla Cna Teramo che ha promosso anche la realizzazione di spot televisivi e trasmissioni radiofoniche. “Bellezza sicura” è la campagna sostenuta da Cna Firenze finalizzata a difendere la bellezza da mani inesperte. Obiettivi principali: la salvaguardia della professionalità, il contrasto del lavoro sommerso, l’uscita allo scoperto degli irregolari.
Spot televisivi contro l’abusivismo
Immaginate l’intervista doppia delle Iene fatta a due clienti: una entra in un salone professionale e si affida a mani esperte, l’altra per risparmiare va nell’appartamento di un abusivo. Esito finale? La prima esce coccolata e con un’acconciatura modaiola, la seconda è disperata e con i capelli rovinati. È questo il soggetto dello spot televisivo realizzato dagli studenti universitari di Teramo ad aver vinto una borsa di studio. Molto innovativa infatti la campagna di comunicazione integrata promossa dalla Cna Teramo che, oltre all’attivazione del numero verde 800.589.676, ha utilizzato i canali radio e tv coinvolgendo l’Università.
Ne abbiamo parlato con Elvira Di Giuseppe, Presidente di Cna Benessere e Sanità. “Lo spot televisivo che ha vinto il concorso è stato trasmesso dalle emittenti locali e ha fatto da sigla alla trasmissione ‘Cna Benessere e Sanità. I professionisti’, in onda sull’emittente locale Teleponte nei mesi di maggio e giugno. In quindici minuti, i professionisti Cna del settore estetica e benessere hanno avuto la possibilità di presentare il salone, descrivere la propria attività e la passione per il proprio lavoro. Sulle frequenze della radio curata dagli studenti dell’Università inoltre, abbiamo preso parte ad una trasmissione per presentare la campagna di comunicazione. Infine, un manifesto di grande impatto visivo, realizzato da alcune studentesseuniversitarie, è stato affisso su tutto il territorio, lungo la costa e nell’interno”.
Un numero verde contro il lavoro nero
Il comune di Prato, per contrastare il fenomeno, ha attivato il numero verde 800.589.684 rivolto ad imprese e privati. Ottimi i risultati. “Abbiamo scoperto un mondo sommerso molto più ampio di quello che potessimo immaginare – ci riferisce Luca Malinconi Responsabile Unione Benessere & Sanità Cna Artigianato Pratese – Vi sono abusivi che vanno nelle case dei clienti o svolgono la propria attività solo per amici o parenti,ma spesso ci siamo imbattuti in veri e propri negozi dentro casa, con apparecchiature e attrezzature.
Le segnalazioni ci sono pervenute da imprese regolari ma anche da privati cittadini: un condòmino, stufo del continuo viavai a cui assisteva da oltre 5 anni, ci ha telefonato per avvisarci che nel suo palazzo un’inquilina esercitava abusivamente la professione di parrucchiera. In un periodo come questo – evidenzia Malinconi – di contrazione dei consumi a causa della persistente crisi, suscita ancora più rabbia vedere chi esercita senza pagare le tasse, senza rispettare i requisiti strutturali e le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e ambientali. Continueremo la campagna contro l’abusivismo – conclude Malinconi – per tutelare i professionisti del settore e il numero verde resterà attivo anche dopo il termine della campagna.”
Finti saloni di bellezza
Spesso il problema dell’abusivismo nasconde altri preoccupanti fenomeni. Dietro alcuni centri estetici o saloni di acconciatura, infatti, si celano attività di altro tipo. Secondo Elio Medina, Direttore Cna Novara Vco, “Il fenomeno è stato sempre presente ma, in tempi di crisi, si è portati a pensare più al risparmio economico che non alla qualità. Abbiamo deciso di avviare una campagna contro l’abusivismo a seguito di numerose segnalazioni da parte di parrucchieri ed estetiste associate, indice di un aumento del fenomeno nel settore. Inoltre, nella nostra zona, le forze di polizia hanno scoperto alcuni saloni di bellezza che in realtà celavano ben altri tipi di attività.
La locandina, con il suo messaggio forte, “Vuoi rischiarne di tutti i colori?” sollecita a pensare ai rischi che si corrono affidandosi a persone non qualificate e che utilizzano prodotti di dubbia provenienza. Si vuole sensibilizzare la clientela a valutare il fatto che questi operatori, lavorando spesso nel salotto di casa, non pagano tasse e contributi, facendo concorrenza sleale”.
Occhio alla bellezza sicura
Pagine pubblicitarie, campagna stampa, volantinaggio e affissioni pubbliche contro l’abusivismo. Queste le azioni promosse da Cna Firenze che, per l’occasione, ha creato il logo Bellezza Sicura. Una specie di marchio distintivo che le imprese aderenti espongono nei rispettivi locali. Ne abbiamo parlato con Tiziana Trillo, coordinatrice Unione Benessere e Sanità di Cna Firenze “Oggi la cura del proprio aspetto fisico è entrata a far parte della quotidianità di milioni e milioni di uomini e donne, come del resto dimostrano i numeri del business legati al settore del benessere. Un settore, però, dove l’abusivismo continua ad essere profondamente radicato, nonostante i pericoli per la salute che ne conseguono. Bellezza Sicura prevede quindi un percorso di formazione continua con cui le aziende aderenti implementano il proprio bagaglio di conoscenze. Attraverso la partecipazione ai seminari sulle tematiche di carattere igienico–sanitario e agli approfondimenti sulle normative di riferimento, le imprese sono poste in condizione di assicurare alla clientela la professionalità che deve contraddistinguere questo delicatissimo settore”.