In un mercato globale in continuo cambiamento e sempre più competitivo si dimostrano necessari nuovi modelli di business. La coiffure non fa eccezione. Estetica racconta delle nuove tendenze che, a sorpresa, puntano sulla felicità dell’individuo.
In un mercato globale in continuo cambiamento e sempre più competitivo si dimostrano necessari nuovi modelli di business. La coiffure non fa eccezione. Estetica racconta delle nuove tendenze che, a sorpresa, puntano sulla felicità dell’individuo.La parola danese hygge non è più sconosciuta come un tempo. Anzi, negli ultimi anni è diventata un indicatore di un vero e proprio stile di vita. Tuttavia, non è semplice spiegarla, perché si tratta più di un’intuizione generale che di un concetto ben identificato. Possiamo associarla all’idea di creare un'atmosfera accogliente, piacevole e di intimità mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall'affetto delle persone care.
La felicità come modello di businnes
Hygge è la via danese per una vita serena e appagata, ma a sorpresa l’idea dell’importanza del benessere della persona sta diventando focus di tendenza anche nei nuovi modelli di business proposti per avviare imprese di successo in un momento storico in cui tutti i parametri sociali e professionali stanno cambiando velocemente.
Daniela Rosas, co-fondatrice di IF Life Design insieme a Gloria Ferrero, spiega a Estetica proprio questo: “Il life design, nel Career Counselling, è un modello innovativo per lo sviluppo professionale, che si rivela particolarmente efficace di questi tempi in cui la vita lavorativa delle persone, a differenza di quanto succedeva in passato, non segue più traiettorie prevedibili. Con la filosofia hygge condivide sicuramente la centralità del benessere delle persone e prevede l’applicazione di attività e tecniche specifiche adatte a far emergere desideri, bisogni, valori e risorse per arrivare alla definizione di un piano d’azione operativo. Si propone di fornire alle persone le competenze e le abilità necessarie ad affrontare il futuro, affinché siano in grado di fronteggiare difficoltà e ostacoli trovando soluzioni soddisfacenti”.
Similmente, Veruscka Gennari e Daniela Di Ciaccio, fondatrici di 2bhappy Agency, sostengono che per supportare le aziende e le organizzazioni nel loro possibile percorso di evoluzione sia necessario parlare di benessere in modo nuovo, al di là delle mode. “Non siamo abituati a dare il giusto valore a ciò che ci fa stare bene” spiega Veruscka a Estetica “spesso lo leghiamo a cose materiali o a ciò che fa star bene gli altri. La felicità è prima di tutto una competenza e come tale possiamo allenarla. Solo che non ci hanno insegnato a farci i muscoli per usare bene questa competenza. Quello che 2bhappy divulga è il frutto di studi, ricerche, dati, esperienze che ormai a livello accademico stanno dimostrando questo: gli ambienti di lavoro e di relazioni positivi concorrono più di ogni altro elemento a generare e garantire il successo di un’impresa e chi è a capo di quell’impresa, se non è coerente e non lavora su questi principi, sta ipotecando il proprio successo”.
Come applicarlo in salone?
Il modello non è affatto astratto e può essere adottato anche in salone. “Noi pensiamo che l’unicità delle persone sia preziosissima nei team” afferma Daniela di IF Life Design “e che ognuno debba saper dire, con facilità, quali sono i propri valori, i propri interessi e desideri professionali. E per facilitare questa consapevolezza ci sono strumenti specifici. Siamo portati a dare il meglio di noi quando facciamo ciò che amiamo fare e, per giunta, a farlo bene. Gli altri se ne rendono conto e i feedback positivi alimentano il ciclo virtuoso. In un team è importante saper riconoscere e dare valore alle capacità e interessi di ognuno, affidando anche compiti e ruoli in funzione di tali caratteristiche”.
Il caso pratico: Chimica Zero
Francesca Ventura è la titolare di Chimica Zero, il salone che ha aperto a Bologna nella sua seconda vita: dopo un percorso nel mondo del marketing e della cosmetica tradizionali, Francesca è infatti approdata a un nuovo stile di vita e alla consapevolezza che soltanto un modo di pensare e vivere la bellezza come etica, sostenibile per l’uomo e per l’ambiente, avrebbe dato senso al suo lavoro quotidiano.
“Dopo aver lavorato per 14 anni nel settore parrucchieri sul fronte del marketing e dello sviluppo prodotti” racconta Francesca “ho sentito l’esigenza di sperimentare più direttamente i valori portati avanti nelle aziende come consulente, quali ecosostenibilità, salute, benessere, biologico. Poi, grazie a un percorso di crescita personale parallelo a quello professionale, sono arrivata ad abbracciare anche trattamenti e tecniche di benessere olistico e di integrazione corpo e mente. Questo ha ulteriormente accentuato il mio desiderio di lavorare non solo per il benessere del pubblico, ma anche e soprattutto per quello dei miei collaboratori, creando attività di welfare specifiche, sia legate ai temi professionali sia volte alla loro crescita culturale ed emotiva”.
Qual è stato il percorso che ha seguito per realizzarlo praticamente?
Anzitutto attività formative trasversali, come il corso di lingua inglese in salone una volta alla settimana, il corso di ginnastica posturale in giardino d’estate, il viaggio formativo a Londra tutti insieme in una sorta di “casa famiglia”, per lavorare allo stesso tempo sui trend moda ma anche su pratiche di rilassamento, trattamento energetico e team building. Non si tratta solo di attività sporadiche, bensì di un continuo stimolare attenzione, consapevolezza e rispetto.
Quali sono stati i benefici visibili nel suo lavoro di titolare?
La creazione di un team multidisciplinare con maggiori competenze umane e professionali. Questo sta portando a una maggiore fidelizzazione dei clienti, che ritornano più spesso e più volentieri in salone, e un consolidamento del nostro brand in termini di awareness. Anche la nostra crescita è costante di anno in anno; dall’apertura nel 2012 ad oggi siamo diventati 10 operatori, abbiamo aperto un secondo salone vicino a Bologna e stiamo esportando il nostro format fuori città.
Qual è secondo lei l'ingrediente segreto di questa formula di successo?
Scegliere i propri collaboratori sapientemente, non tanto per le competenze professionali, ma per le loro soft skills e la loro voglia di sperimentare un metodo di lavoro nuovo, che combina dimensione estetica ed energetica, bellezza e benessere psico-fisico, talento individuale e comunione di valori sociali, ambientali e spirituali.