Presentata a Milano l’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia. Piccola ripresa anche per il settore acconciatura.
Aria di ripresa, anche per la coiffure finalmente, che chiuderà l’anno a +0,8% per un valore poco inferiore ai 560 milioni di euro. Sono queste le previsioni annunciate dall' Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia a Milano, che per fine anno si aspetta un fatturato globale del settore di 10,5 miliardi di euro: +5% rispetto al 2015.
“La dinamica positiva dell’export cosmetico ci consente di stimare un ulteriore record per il saldo commerciale che a fine anno supererà i 2.100 milioni di euro” evidenzia Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia. “Significativa è anche la lenta ma positiva crescita del mercato interno che sarà prossimo ai 9.900 milioni di euro (+0,7%)”.
In crescita le vendite dirette (a domicilio, per corrispondenza, eCommerce) per le quali si attende un +7% con un volume di vendita che supererà i 750 milioni di euro. Si conferma il consumo consolidato e interessato verso il mondo dei cosmetici naturali, con il canale erboristeria a +2,2% a fine 2016 (circa 430 milioni di euro). Crescono a ritmi rallentati, ma pur sempre superiori alla media del comparto, i consumi di cosmetici in farmacia per un valore di mercato che a fine anno supererà i 1.850 milioni di euro (+1,3%).
Gli unici segnali negativi arrivano dalla gdo e dai centri estetici. Per la prima si prevede infatti una contrazione dello 0,8% pur rappresentando il 40% della distribuzione di cosmetici in Italia e un valore di 4.100 milioni di euro. I centri estetici risentono invece della flessione del numero di servizi e trattamenti (-2,1% per un valore poco superiore ai 220 milioni di euro).