Interessanti conferme e qualche nuova suggestione arrivano dalle passerelle milanesi durante la Fashion Week. Abbiamo selezionato 5 tendenze con focus sullo styling in particolare.
Nulla di nuovo, tutto nuovo. Come sempre, osservando le sfilate durante le fashion week internazionali, è necessario districarsi fra i corsi e ricorsi insiti nel DNA della moda, individuando quei piccoli cambi di rotta in cui si annida il contemporaneo. Nel caso delle passerelle milanesi, abbiamo trovato alcuni trend di styling interessanti proprio per la loro interpretazione attuale. Vediamoli.
Wet look protagonista
La prossima stagione calda vedrà il wet look super protagonista, declinato in moltissime varianti. Sdoganato per il giorno e per la sera, diventa uno styling versatile. Come dimostrano le due visioni, quasi opposte, di Moschino e Jil Sander.
Il primo lo applica per ottenere un effetto freestyle su tutte le lunghezze: dai bob che acquistano così un movimento fresco e texturizzato, ai lunghi che acquistano fascino marino.
Jil Sander lo propone invece come materiale modellante su frange scultura o su corti maschili malleabili.
Variazioni sulla riga centrale
Non è una novità in valore assoluto, ma l’interpretazione di Missoni sulla riga centrale che non è più dritta diventa un intrigante suggerimento.
Adattabile a tutte le lunghezze, la riga a zig zag o con direzioni inedite si appoggia indirettamente al trend del wet look. Per tenere le ciocche ben separate, senza il monopolio di rose sparse, è infatti necessario applicare un finish che renda i capelli lucidi e disciplinati, per lo meno nella parte superiore.
Lo styling informale
Al pari del wet look, lo styling informale (o effortless come lo definiscono alcuni) sarà uno dei grandi protagonisti della prossima PE 2025. Il movimento morbido, naturale, accompagnato da un look sano della chioma sarà un leit motiv dal bob in giù. Tanti gli stilisti che lo hanno proposto, noi scegliamo la versione di Alberta Ferretti, che lo ha interpretato su lunghissimi, medi, corti, ricci.
Vintage contemporaneo
Anche il recupero di estetiche vintage non suona nuovo. Eppure, il volume Sixties di alcuni raccolti che si sono visti in passerella si rinnova grazie a proporzioni e finish differenti. Addirittura Antonio Marras si spinge ancora più indietro, guardando agli anni Quaranta e introducendo un gusto vintage che diventa contemporaneo grazie a una texture un po’ più sporca, meno rifinita.
La nuova era delle sopracciglia
Segnaliamo uno spin off delle tendenze capelli con alcuni stili inediti applicati alle sopracciglia. Dal momento che i trend si definiscono sempre per opposizione alla tendenza precedente, Marni decide di azzerarle e disegnarle a mano ogni volta diverse, con una linea sottilissima che ci pare assolutamente nuova dopo anni di sopracciglia spesse.
Etro, invece, mantiene lo spessore ma lo evidenzia e lo disegna con una nuova forma, cercando un’espressività del viso quasi teatrale.