Da una recente ricerca di mercato di SWG, risulterebbe che le riaperture di parrucchieri ed estetiste siano quelle in assoluto più attese; più ancora di negozi, ristoranti, bar, cinema e palestre.
In controtendenza, la priorità data all'acquisto di cosmetici e prodotti per l'igiene personale risulta meno preponderante rispetto a abbigliamento, calzature e articoli per la casa.
Siamo ormai a pochi giorni dall' attesa riapertura degli esercizi commerciali finora ancora in regime di lockdown. Molti consumatori si mostrano reticenti a tornare a fare acquisti fisicamente. L'istituto SWG, nella sua periodica analisi su come la pandemia stia modificando i comportamenti e gli atteggiamenti degli italiani, ha diffuso un report che denota una certa reticenza dei consumatori a tornare a 'fare shopping'. Solo uno su quattro prevede di riprendere come se nulla fosse successo; mentre un terzo dei consumatori si dichiara, per ora, indisponibile a uscire per fare acquisti di persona. I motivi sono svariati: la sicurezza, il distanziamento, la previsione di lunghe file, gli inevitabili risparmi…
Ben diverso è l'atteggiamento nei confronti della riapertura dei saloni d'acconciatura e degli istituti di bellezza. Alla domanda “cosa sta aspettando con più ansia?” il 38% degli intervistati ha risposto “parrucchieri ed estetiste” (percentuale che sale sino al 62% per le donne over 64…) L' attesa è più che doppia rispetto a quella riferita alle riaperture di bar e ristoranti (attesi con ansia soltanto dal 18% dei consumatori italiani).
Una prospettiva più che confortante per i parrucchieri, peraltro avvalorata sul campo dai primi rilevi effettuati nelle regioni dove i saloni hanno già riaperto (Alto Adige e Sardegna). Le consumatrici denotano quanto l'affezione per i servizi in salone (unita al desiderio di 'rifarsi la testa' dopo almeno settanta giorni di assenza) sia davvero in cima alla 'top ten' delle loro attese.