Natale e Capodanno sono quelle occasioni in cui la tentazione di sfoggiare un look diverso dal solito si fa prepotente. A volte però capita che gli stilisti debbano confrontarsi con richieste dei clienti davvero singolari. Una vera prova di professionalità.
Le acconciature per le feste, per loro definizione, devono essere un po' particolari. Come raccontiamo nell'articolo Acconciature per Natale, non possono essere né sobrie né minimaliste. L'occasione di gala fa la donna civettuola (e anche l'uomo), per cui non è raro che gli hairstylist in salone in questo periodo si trovino a mettere in moto la loro creatività per soddisfare le richieste della clientela.
Solitamente si ricorre a un raccolto importante, o a un rinnovo del colore per renderlo più luminoso, o a un ritocco del taglio per renderlo più attuale e contemporaneo. Anche l'uso degli accessori come nastri, cerchietti o pinze può portare a risultati interessanti. A tutti gli stilisti, però, è capitato almeno una volta di trovarsi di fronte a richieste più singolari del solito, se non addirittura bislacche o inadeguate, durante il periodo natalizio. Una vera prova di abilità per riuscire a soddisfarle senza sentirsi compromessi nella professionalità.
Come è successo per esempio ad Acacio da Silva, hairstylist di origine brasiliana ma professionalmente cosmopolita e internazionale. A Estetica racconta infatti che un giorno, lavorando in un salone di Londra, entrò una cliente con i capelli lunghi che desiderava cambiare. Acacio, agli inizi del suo lavoro in quel salone e intenzionato a fare buona impressione sul suo manager, ascoltò la richiesta: “voleva un A-line bob con la punta più lunga appena sotto il suo mento, ma dietro desiderava tenere la maggior parte della lunghezza. Le spiegai che mi stava chiedendo due tagli completamente diversi e che il suo look sarebbe stato un po' strano se lo avessi realizzato così come lo chiedeva. Era talmente sicura e irremovibile che le tagliai i capelli proprio così: davanti sembrava avere un A-line bob, dietro invece sembrava averli lunghi con un solo livello tagliato più corto. A fine lavoro lei era alle stelle, contentissima. I miei colleghi invece no, al contrario. Fui così costretto a spiegare tutto al mio manager…”
Ma non sono solo le donne a mettere in difficoltà gli acconciatori. Anche i barbieri possono essere messi a dura prova dai loro clienti. Come è capitato per esempio a Ruggero Poli, titolare di un barber shop a Sergnano, in provincia di Cremona. “Qualche anno fa è entrato in salone un mio cliente dichiarando che avrebbe trascorso il Capodanno a Londra e che avrebbe voluto un taglio diverso a seconda del lato in cui veniva guardato, voleva aggiungere anche un colore e per finire chiedeva un hair-tattoo a forma di punto interrogativo per fare colpo su una ragazza. Piuttosto perplesso gli chiesi l'età e quando seppi che era solo 21enne decisi che potevo permettermi di lanciarmi con qualcosa di veramente audace. Così optai per dividere la capigliatura in quattro parti, sviluppando per ognuna uno stile diverso: nel primo settore un corto, nel secondo un lungo, nel terzo un colore (rigorosamente rosso) e nell'ultimo il tatuaggio che desiderava. A fine lavoro il cliente era soddisfattissimo – nonostante gli sguardi stupefatti dello staff – e tornato dal viaggio ci raccontò che ebbe molto successo, tanto da essere fermato e fotografato in strada con molti complimenti per il look. Cosa dire? Se non son matti non li vogliamo!”
Due aneddoti divertenti ed eccezionali che mettono in luce alcune problematiche serie con cui gli acconciatori si confrontano quotidianamente: la soddisfazione del cliente come priorità, la capacità dello stilista di adeguare il proprio talento alla situazione, il confine tra ciò che è di buon senso e ciò che è meglio evitare per non danneggiare i capelli del cliente. Sensibilità, esperienza e professionalità sono gli strumenti che permettono di risolvere con successo situazioni di questo tipo. E allora pronti per la prossima richiesta?