Con l’influencer marketing il passaparola non è mai stato così potente. Ma se a suggerire le scelte del pubblico fossero proprio le clienti del salone?
Il passaparola è la forma di promozione più antica al mondo, ma anche la più credibile. Dalla Global Survey ‘Trust in advertising’ – ricerca condotta qualche anno fa da Nielsen su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi – è infatti emerso che in Europa l’82% degli utenti si fida dei consigli dei conoscenti e il 66% di quelli postati online. Nel 2020, un altro studio condotto dalla Harris Insights and Analytics conferma il dato: l’82% delle persone, prima di fare un acquisto, cerca consigli da familiari, amici e colleghi. Ed è proprio perché poggia sul passaparola che in questi ultimi anni l’influencer marketing è diventato, tra blogging e piattaforme social, una strategia di vendita molto diffusa, adottata già da tempo dalle aziende. Numerosi sono infatti i brand che scelgono di affidare il ruolo di ambassador di propri prodotti e servizi ai macro-influencer, le cosiddette celebrità dei media, o ai micro- influencer, con follower più contenuti ma una grande capacità di instaurare relazioni più personali.
E PER I SALONI?
Nell’ambito coiffure esiste anche un altro tipo di ‘opinion maker’, che non comporta costi e offre risultati ancora più efficaci: il cliente. Quello vero, che va in salone perché conosce bene il proprio acconciatore, quello che tocca con mano i prodotti e li usa anche a casa. Chi meglio di lui può offrire una recensione autentica del servizio ricevuto? E farlo non è difficile. L’hairstylist realizza il taglio o la colorazione richiesta, fotografa il look finale, lo posta sui suoi social e invita il cliente, magari dietro un buono sconto sul servizio, a fare lo stesso. Il cliente più avvezzo ai social, può poi commentare la nuova acconciatura o postare video su come utilizzare i prodotti professionali anche a casa.
L’investimento di energie sarà minimo e il messaggio risulterà più credibile proprio perché autentico. Per godere di un buon passaparola bisogna però saper costruire rapporti di fiducia con i clienti offrendo saloni accoglienti, professionalità, sicurezza, aggiornamento continuo, servizi personalizzati e – perché no? – esperienze extra-coiffure. Molto apprezzate le aperture serali dei saloni con iniziative anche non legate all’acconciatura, come mostre fotografiche, aperitivi serali, sessioni di make-up, letture a tema… contesti ideali per portare traffico sui social e per un sicuro ritorno d’immagine.
NUOVE IDEE: LA COMMUNITY
Curare le relazioni con le proprie clienti offrendo esperienze di qualità e trasformando il salone in una vera
e propria community. Questo l’obbiettivo dietro il nuovo progetto firmato Adriana Valles, nota hairstylist di Ferrara appartenente al network tutto al femminile ‘505 Parrucchiere è donna’. “Esattamente come il progetto ‘Il Buono incontra il Bello’, un format assolutamente innovativo per la coiffure, che ha coinvolto 10 chef e le 10 hairstylist 505, il mio vuole essere un progetto di sorellanza – spiega Adriana – un’idea nata in partnership con altri quattro negozi di accessori della mia città che ha una duplice finalità: creare una community di donne che amano incontrarsi, divertirsi, andare oltre il tempo che trascorrono dal parrucchiere e, al tempo stesso, l’essere riconosciuti come identità, aspetto fondamentale per chi ha un’attività”. Focus del progetto “Donne Ferraresi”, un servizio fotografico realizzato da Luca Malaguti che ha visto protagoniste donne molto speciali… “Abbiamo voluto creare un momento moda ma anche di divertimento realizzando uno shooting che ha come protagoniste alcune clienti del mio salone, tutte women business che per una volta hanno voluto spogliarsi dei loro ruoli di responsabilità per regalarsi una giornata di relax”, continua Adriana.
Le foto sono poi state pubblicate – e raccontate – sui profili social delle protagoniste e il ritorno di immagine non si è fatto attendere: tante le loro amiche o colleghe che si sono già concesse una seduta nel salone Valles Parrucchieri. E dopo lo shooting, il rapporto con queste donne si è ulteriormente consolidato.
“Se Caterina Azzini, preside della scuola internazionale Smiling, ci ha aperto le porte di Palazzo Gulinelli per realizzare il servizio fotografico, non da meno sono state le altre clienti, che si sono rese disponibili per organizzare nuove occasioni di incontro, nuove opportunità di sorellanza”. Un progetto che dimostra ampiamente l’efficacia dell’influencer marketing visto in una prospettiva del tutto originale: l’evoluzione stessa dell’idea di fare relazione e business…
Shooting in partnership con: Ottica Giulianelli, Alma Abbigliamento, Laura Bosi, Fashion Style.