Kultò Kids. Storytelling

Presentato un book fotografico con una collezione di tagli e acconciature per bambini. Il ricavato sarà devoluto a favore di ragazzi diversamente abili.

Continua il viaggio all’insegna della solidarietà per i bambini di Kultò. L’edizione 2016 di Storytelling, in collaborazione con Wella Professionals, ha toccato un tema relativo alla vita sociale dei bambini diversamente abili e delle loro famiglie.

Book fotografico

Ideato dall’art director di Kultò Giusy D’Onghia, è stato realizzato un book fotografico (il primo in Italia) che racchiude tagli e acconciature per bambini. I Giochi di un Tempo, questo il nome del book, raggruppa scatti del fotografo Dino Frittoli: ritratti di bambini di età differenti, normodotati e diversamente abili, intenti a giocare per strada, come si faceva una volta.

I Giochi di un Tempo sarà venduto nei saloni degli affiliati Kultò e il ricavato sarà devoluto a favore dell’Associazione “Il Gabbiano” di Ostuni, che da anni si occupa del recupero e dell’integrazione sociale di ragazzi diversamente abili in collaborazione con il laboratorio teatrale “La Luna nel Pozzo” nel progetto “Incontra”.

Storie di donne e bambini

Sul palco, Paola Iaia, allieva e affiliata al progetto Kultò, mamma di Michele Ricco (adolescente affetto da “Sindrome di Down”), ha raccontato la sua storia. Una storia di successo, con episodi di vita quotidiana che vanno dalla scoperta della sindrome ai nostri giorni.

“Ho sempre amato i bambini ed il viaggio fatto in India, per realizzare la collezione Entropia 2016, mi ha profondamente cambiata” ha commentato Giusy D’Onghia. “Attraverso i loro occhi, ho piacevolmente ricordato quando anch’io ero bambina, i miei giochi e la mia gioia di scrutare il mondo che mi circondava fatto di semplicità e di serenità. Dopo aver conosciuto Michele, sono entrata in una dimensione nuova, ho conosciuto un ragazzo coraggioso, umile, forte con una grande capacità di affrontare le difficoltà, orientate ad un desiderio differente di “bellezza”, ossia la voglia di vivere la propria vita ritagliandosi la sua libertà”