Non solo bellezza, ma anche qualità, sicurezza ed etica. E per il futuro? Una nuova sede a Parma a tutela del benessere e della qualità della vita di chi ci lavora.
In Davines l’ideale di bellezza è strettamente connesso a quello di sostenibilità, inteso come cura di sé. Come sottolinea Paolo Braguzzi, amministratore delegato del gruppo, “questo ideale trova ispirazione nel concetto di equilibrio tra sostanza e forma. Ispirandoci a un modello rinascimentale, infatti, vogliamo essere portatori di un patrimonio di valori quali bellezza, qualità, sicurezza, etica”.
Dal 2006 gli stabilimenti e gli uffici del brand utilizzano energia rinnovabile proveniente da sole, acqua, vento e terra e ogni prodotto è ottenuto con energia pulita al 100%.
“Molteplici sono i progetti di sostenibilità ambientale, come la Carta per la Ricerca Sostenibile cui si ispira il Laboratorio di Ricerca e Sviluppo Davines. L’attenzione ai processi produttivi per la riduzione dell’impatto ambientale prevede la minimizzazione delle temperature mediante l’utilizzo di processi a freddo, la riduzione del consumo di acqua grazie a cicli produttivi semplificati, la selezione di fornitori certificati e sensibili alle tematiche di sostenibilità ambientale”.
Davines è stata la prima azienda italiana, nel settore della cosmesi professionale, ad avere aderito al progetto Impatto Zero® di LifeGate, compensando ad oggi oltre 3.558.272 Kg di CO2.
Per il futuro, inoltre, è in progetto una nuova sede a Parma firmata dell’architetto Matteo Thun, che rappresenterà un luogo di tutela del benessere e della qualità della vita per le persone che vi lavorano.