Costruire un intero concept su un particolare può diventare una soluzione design di grande forza. Tre esempi internazionali raccontano come un elemento strutturale ha connotato inequivocabilmente lo spazio del negozio da parrucchiere.
di Daniela Giambrone
Less is more: un motto che più volte torna nel design, soprattutto quando si parla dell’impatto espressivo dello stile minimalista. Ma lo stesso concetto si può affrontare anche da un altro punto di vista. Il concept di un salone può essere costruito su un solo elemento forte, che diventa centrale rispetto all’immagine globale del negozio. È una soluzione che deve saper selezionate le caratteristiche particolari del locale e suscitare interesse e fascino senza incertezze. Estetica ha raccolto tre esempi internazionali che sono riusciti nell’impresa.
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Uno spazio bianco con incastonato un cubo giallo come se fosse un meteorite appena atterrato. Questa la scelta audace dello Studio Svetti Architecture. “Il risultato finale è un mix fra una galleria d’arte e un moderno fashion store metropolitano” spiega l’architetto Emanuele Svetti. Sicuramente non convenzionale nell’uso del colore – il giallo non compare spesso nelle palette degli spazi beauty – questo salone di Cortona, in provincia di Arezzo, amplia la superficie di 100 metri quadrati con giochi optical e abbinamenti cromatici dinamici.
Photo: Andrea Bartolozzi
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In questo salone di Schilde, in Belgio, il giardino e il patio centrale sono i punti focali di tutto l’ambiente: da qui arriva gran parte della luce che filtra dalle pareti laterali a vetrate continue. Lo studio di architettura Viva ha creato una sorta di percorso che ha come tappa obbligata il giardino centrale – una riedizione europea del giardino zen – scandendo in questo modo le varie fasi dei trattamenti e dei servizi coiffure. Su una siperficie di 288 metri quadrati, la luce naturale si alterna a punti luce aritificiali coreografici e di atmosfera, che ben si abbinano al legno chiaro, protagonista quasi assoluto degli arredi.
Photo: Koen Broos
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Un inno alla verticalità. Il salone progettato da HUFF / Taishi Mikami si trova a Mejiro, in Giappone, e ha giocato il suo concept sulla particolarità dell’architettura, che ripete archi a sesto acuto con una solennità quasi mistica. Il rimando al gotico è esplicito, reso contemporaneo dal mix di un bianco ghiaccio abbinato a marmo, cemento e dettagli industriali.