Compatto e versatile, l’ultimo barbershop del brand Akin a Dubai abbina funzionalità e quiet luxury.
Con più di un salone all’attivo, il brand barber Akin di Dubai ha deciso di aprirne uno nel Marina District, rivolgendosi per la seconda volta allo studio Anarchitect, con sede negli Emirati Arabi Uniti e a Londra. Lontano dagli eccessi che ci si aspetterebbe da una location come Dubai, Akin at the Beach è un barbershop luminoso e funzionale che si distingue per ricerca del dettaglio e attenzione ai materiali.
I punti di forza del salone
La sfida più interessante è stata quella di rendere la metratura compatta – appena 38 metri quadrati – uno spazio funzionale ben attrezzato e confortevole, che facilitasse la socialità soddisfacendo allo stesso tempo le esigenze del team professionale.
Parallelamente, considerata la vicinanza della location alla spiaggia e volendo approfittare della luce del sole presente tutto l’anno, gli architetti hanno cercato di creare un’atmosfera fresca e frizzante, senza abbandonare l’immaginario barber che vuole grande attenzione all’artigianalità.
La vicinanza con il golfo è stata fonte di ispirazione: reinterpretando le strutture leggere che si costruiscono per la spiaggia, lo studio ha avvolto il piccolo salone in una solida struttura in frassino che crea un senso di altezza e leggerezza, dai confini dinamici. Costruita su misura per ospitare le quattro postazioni di lavoro, la struttura è infatti progettata per essere adattabile e poter essere replicata in ogni nuova futura sede di Akin, dove può essere riconfigurata per adattarsi al meglio al contesto. Oltre alle postazioni lavoro, il format può integrare espositori per la rivendita, una porta d’ingresso, scaffalature, una panca per l’attesa e anche un sistema di pareti rivestite.
Gli elementi che rendono il salone un vero gioiello
Nel salone The Beach, il design contemporaneo della struttura in frassino è piacevolmente in contrasto con le caratteristiche più tradizionali di un barber, come i pavimenti in parquet, piastrelle a mosaico monocromatiche, le classiche sedie da barbiere e le profondità dei colori più scuri.
Il progetto di Anarchitect dimostra come l’immaginario si sta sempre più allontanando dalle atmosfere rétro anni Cinquanta per sviluppare codici estetici nuovi, più aderenti ai contesti di appartenenza e in linea con l’evoluzione del grooming.