24 Giugno 2025

Parrucchieri solidali: salvi per un pelo

Barba e capelli gratis ai senza tetto e alle persone meno abbienti. Ecco cosa ci ha raccontato il Presidente dell’associazione, Pasquale Penza, durante un’intervista.


Rendere più piacevole la vita delle persone con difficoltà economiche e contribuire al loro reinserimento in società. È questo lo scopo dell’associazione di volontariato di parrucchieri “Salvi per un pelo”, che offre una seduta dal parrucchiere o barbiere gratuita ai meno abbienti e ai senzatetto.

Tutti i lunedì ci rechiamo presso centri di accoglienza e orfanotrofi nella campagna di Napoli per dare un sorriso alle persone più disagiate. Diamo il nostro contributo con un taglio di capelli, uno shampoo oppure un servizio di estetica. Ad esempio a Casa di Tonia ci sono tante ragazze con bambini minorenni, qui effettuiamo tanti shampoo, colorazioni e applicazioni di smalto. Un’altra volta, invece, abbiamo allestito dei veri e propri saloni-gazebo in piazza Carlo III a Napoli, a disposizione di clochard e disoccupati” ci ha raccontato durante un’intervista Pasquale Penza, Presidente dell’Associazione Salvi per un pelo.

Non solo un aiuto ai senza tetto, ma anche a chi ha uno stipendio basso e non può permettersi di andare dal parrucchieri o a chi vuole andare a un colloquio di lavoro ma non ha la possibilità di farsi barba e capelli “Alla parrocchia di Calvizzano abbiamo aiutato una signora che ha uno stipendio di 800 euro al mese e deve provvedere al mantenimento di due figlie” ci ha spiegato Pasquale.

L’associazione Salvi per un pelo è nata due anni fa, quando Pasquale Penza ha sentito la necessità di fare qualcosa per la società: “L’idea è nata nel 2016, due estati fa, quando ero in vacanza a Cesenatico. Due o tre giorni prima di tornare a casa, ti stai ancora godendo le vacanze, ma già pensi alle bollette da pagare e alle commissioni da sbrigare (c’è sempre qualcosa di cui lamentarsi, insomma). E una mattina ti svegli con la notizia del terremoto ad Amatrice e ti rendi conto che a 100 km di distanza hai dei colleghi che stanno scavando tra le macerie. E pensi che non è giusto non accontentarsi mai. Questa situazione mi ha turbato e mi ha spinto a fare qualcosa per il sociale. E allora mi sono detto: perché non portare il nostro contributo in qualche centro/orfanotrofio che ha bisogno di aiuto? Abbiamo iniziato questa avventura in quattro: mia moglie, mio cugino (parrucchiere), mia cognata (estetista) e io (barbiere). Ad oggi, anche grazie all’aiuto dei media che hanno parlato di noi, siamo un gruppo di 18 parrucchieri.

Secondo Pasquale la soddisfazione più grande è il ringraziamento: “Il grazie significa tutto, un sacco di cose. Quello che mi è rimasto più di tutti nel cuore va al di là della solidarietà. Si tratta di un uomo che si è lasciato con moglie e figlia. E in noi ha trovato ‘un amico’. Dice che ad oggi siamo i suoi unici amici: una volta al mese pensiamo a lui e chiacchieriamo insieme su barba e Napoli”.

A proposito di progetti futuri… “da poco ci ha contattati la “Barberia del Papa”, , il “salone per senzatetto” voluto da Papa Francesco in Piazza San Pietro, quindi stiamo organizzando una giornata a Roma.”

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