7 Ottobre 2025

Claudia Cardinale e il fascino eterno delle sue acconciature

Ci lascia una delle più grandi dive del cinema italiano e internazionale. Rimangono interpretazioni memorabili e una bellezza che si esprimeva anche attraverso leggendarie acconciature.


Claudia Cardinale non è stata soltanto una delle attrici più rappresentative del grande cinema italiano, ma anche un simbolo di eleganza capace di dettare mode che ancora oggi continuano a ispirare hairstylist e fashion lover.


La sua bellezza mediterranea, intensa e naturale, trovava la cornice perfetta in acconciature diventate iconiche, specchio di un’epoca e di un ideale femminile che sapeva coniugare forza e sensualità. Rivisitare i suoi hair look più distintivi significa riscoprire non solo lo stile di una diva, ma anche un patrimonio estetico che ha segnato la storia del costume.

La chioma corvina sciolta: bellezza mediterranea allo stato puro


Il fascino di Claudia Cardinale esplodeva quando i suoi lunghi capelli corvini venivano lasciati liberi, morbidi e naturali. Erano gli esordi, la seconda metà degli anni Cinquanta, gli anni di film memorabili come Rocco e i suoi fratelli e I soliti ignoti. Questa scelta semplice e spontanea, esaltava la sua carnagione ambrata e i tratti decisi, restituendo l’immagine di una donna autentica e selvaggiamente elegante. Era la quintessenza della bellezza mediterranea: sensuale senza artifici.


Agli antipodi di questo styling “nature” la monumentale acconciatura raccolta, tutta volume e boccoli D’Antan, resa immortale da C’era una volta il West di Sergio Leone. 

Il Pixie Cut voluminoso


Con La ragazza di Bube di Comencini, Claudia Cardinale sorprende con un inedito Pixie Cut voluminoso, che strizza l’occhio al Mullet, lontano dalle chiome corvine e raccolti sontuosi che l’avevano resa icona. Il taglio corto, pieno di movimento, incornicia il volto con freschezza, valorizzando lo sguardo intenso e i tratti mediterranei. Una scelta stilistica che esprime l’evoluzione di un personaggio giovane e ribelle, e che anticipa anche le tendenze internazionali degli anni ’60, avvicinando la Cardinale alle dive francesi della Nouvelle Vague.


Il bouffant e la mitica “cotonatura”

Negli anni Sessanta, Claudia Cardinale consacrò la cosiddetta  “cotonatura” simbolo di femminilità audace. Questo bouffant voluminoso e strutturato, che richiedeva abilità artigianale e precisione, è diventato una vera dichiarazione di stile.


Non era soltanto un’acconciatura: era un gesto di emancipazione, la prova che i capelli potevano diventare un’arma scenica, un emblema di potere e glamour.

Il caschetto con le punte all’insù


Più fresco e sbarazzino, il caschetto con le punte rivolte verso l’esterno donava a Cardinale un aspetto dinamico, ironico e moderno. Questo look, un “Flicky Bob” ante litteram, amatissimo negli anni Sessanta, interpretava perfettamente l’energia del tempo e dimostrava la versatilità dell’attrice, capace di passare dall’austerità aristocratica allo charme giocoso con disinvoltura.

Nel Gattopardo: un’icona immortale


Come dimenticare il raffinato raccolto “barocco” con cui Claudia Cardinale apparve ne Il Gattopardo di Luchino Visconti. Intrecci sofisticati, riga centrale e volumi regali incorniciavano un volto reso ancora più magnetico dall’abito bianco di Angelica Sedara. Un hair look sontuoso, entrato di diritto nella memoria collettiva, e che resta una delle immagini più potenti e celebrate della storia del grande cinema italiano.


Quell’anno, era il 1963, per la presentazione al Festival di Cannes, Claudia Cardinale si presentò sulla Croisette con una versione “semplificata” dell’acconciatura del film, sfoggiando un bellissimo Bob con immancabile bouffant sulla sommità.

Lo chignon: eleganza scultorea


Lo chignon è stato un altro dei segni distintivi di Claudia Cardinale. Rigoroso ma mai rigido, donava alla diva un’aura di nobiltà senza tempo. Spesso portato alto e voluminoso, come in Otto e ½ di Fellini, sottolineava il portamento eretto e lo sguardo fiero, trasformando ogni apparizione in un manifesto di raffinatezza.


Una scelta che rivelava la capacità dell’attrice di fondere modernità e classicismo e che si poteva “sciogliere” in un’acconciatura lunga, con frangia sfilata e cotonatura extra sulla sommità, come si può vedere dalle immagini fuori set del capolavoro di Fellini.




Pubblicità

Newsletter Estetica.it

Cerca su Estetica.it

0FollowerSegui
0FollowerSegui
0FollowerSegui

Ultime Novità

Addio a Bruno Vergottini: il maestro delle forbici che trasformò Milano in una passerella

Il mondo della coiffeur perde uno dei suoi più grandi rappresentanti, le sue acconciature iconiche sono rimaste ancora oggi simbolo di grande modernità e...

Paul Mitchell Classic: il restyling di una linea iconica

Un restyling che non si limita al design: la linea Paul Mitchell Classic aggiorna la propria gamma con nuovi trattamenti multitasking e packaging più...

L’Oréal Paris e il suo dèfilè rivoluzionario

All’Hôtel de Ville, l’ottava edizione del “Défilé” intreccia storia, moda e sorellanza, in un racconto di libertà. Il 29 settembre 2025, Parigi ha accolto la...
Pubblicità
Pubblicità