L’Oréal ha appena diffuso i dettagli del nuovissimo programma “L’Oréal for the Future”, che incarna due dimensioni complementari di ciò che la responsabilità aziendale significa per l’azienda: trasformare il proprio approccio verso un modello di business sempre più sostenibile, contribuendo nel contempo a risolvere le sfide che il mondo deve affrontare.
Mentre il marchio avvia la prossima fase del suo percorso di sostenibilità, si sta impegnando ad assumersi maggiori responsabilità nei confronti dell’intero ecosistema del pianeta e al tempo stesso sta dimostrando che le aziende possono essere parte integrante della soluzione alle sfide ambientali che il mondo sta attualmente affrontando. Così facendo, L’Oréal sta dando prova che la crescita di un business può lavorare di pari passo con la responsabilità ambientale per proteggere e preservare la bellezza del pianeta.
Into the Future – verso il futuro da oggi al 2030
Rispetto dei limiti planetari
L’impegno generale di L’Oréal è di garantire che le sue attività siano rispettose dei cosiddetti “limiti planetari”, vale a dire ciò che l’ecosistema terrestre può sopportare, come definito dalla scienza ambientale (vedi diagramma sotto). Al fine di conciliare le proprie esigenze con la necessità di preservare le risorse limitate del nostro pianeta, i nuovi impegni di L’Oréal non si concentreranno solo sull’impatto diretto, ma affronteranno anche il relativo impatto indiretto ed esteso, ad esempio le attività dei fornitori e l’utilizzo dei prodotti da parte dei consumatori, riducendo le emissioni di carbonio fino al 25%. La crescita di un’azienda può lavorare congiuntamente con la responsabilità ambientale per proteggere e preservare la bellezza del pianeta.
Risoluzione di sfide urgenti per l’ambiente
L’Oréal sta stanziando 100 milioni di euro per favorire gli investimenti dedicati alla rigenerazione degli ecosistemi attraverso il ripristino della biodiversità e lo sviluppo dell’economia circolare, oltre a 50 milioni di euro a un fondo di beneficenza a sostegno delle donne altamente vulnerabili.
Il gruppo ritiene che, al fine di costruire un mondo sostenibile e inclusivo, si debba fornire supporto pratico a coloro che lottano sul piano sociale o economico, concentrandosi sulla prevenzione dei cambiamenti climatici e sull’erosione della biodiversità.
Caso studio: Garnier
Garnier – uno dei più avanzati brand del gruppo L’Oréal in termini di sviluppo sostenibile – sta pilotando il concetto di “green beauty” con l’obiettivo di implementarlo su tutti gli altri marchi del gruppo.
Garnier Adrien Koskas, Global Brand President di Garnier, si è concentrato su 3 pilastri fondanti per portare Garnier al successo nel campo della sostenibilità:
Niente plastica vergine
Garnier sta attualmente utilizzando solo il 15-20% di plastica vergine e il piano è di non utilizzarne più del 50% entro il 2020 fino a un abbandono totale negli imballaggi al più tardi entro il 2025.
Sistema di etichettatura
Garnier utilizza l’etichettatura che mostra l’impatto ambientale dei prodotti, compresi il consumo di acqua e l’’impronta di carbonio. Una vera innovazione nel settore della cosmesi.
Innovazione di prodotto
Shampoo e altri prodotti per la cura della persona solidi, oltre alle alternative senza imballaggio per ridurre l’impatto ambientale.
I dettagli dell’impegno di “L’Oréal for the Future” sono stati resi noti alla stampa mondiale attraverso un briefing digitale internazionale lo scorso 26 giugno 2020 presentato da Jean-Paul Agon, Presidente e CEO L’Oréal, e Alexandra Palt, Chief Corporate Responsibility Officer e Vice Presidente esecutivo della Fondazione L’Oréal: È un grande giorno per L’Oréal. Sento che, avendo presentato il nostro programma per il futuro, abbiamo raggiunto un traguardo importante nella nostra storia,” ha commentato Jean-Paul Agon. “Questo è l’inizio della nuova fase di una rivoluzione in corso atta a rendere L’Oréal un vero pioniere nel campo della sostenibilità e della responsabilità ambientale delle aziende. Sono molto emozionato per il nostro futuro: è quasi come fare un viaggio di esplorazione verso nuove dimensioni, per me e per tutti i nostri 88.000 dipendenti”.