24 Giugno 2025

Apertura a giugno: i parrucchieri non ci stanno

L’annuncio della riapertura a giugno dei saloni ha scatenato una miriade di commenti, lamentele, proteste, prese di posizione, minacce di mobilitazioni, fino agli incatenamenti davanti al salone… Ma anche di proposte, dialoghi, comunicati, lettere, annunci, petizioni, inviti alla calma e alla coesione di categoria.


Noi abbiamo esplorato nelle chat dei parrucchieri, sulle loro pagine social, tra le dichiarazioni rilasciate ai media, durante le interviste e le inchieste televisive. E tra i tanti commenti raccolti per voi o ricevuti online, ne trovate un primo estratto.

 

Riapre il gioco d'azzardo ma bar, ristoranti e parrucchieri restano chiusi fino all'1 giugno. Tre mesi e mezzo senza incassi: ma chi li regge? Si fissino criteri, distanze, capienze massime, ma si dia a questi operatori la possibilità di tornare al lavoro

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

 

Il primo di giugno riaprono i parrucchieri, peccato che molti non esisteranno più perché saranno falliti

Sabrina Scampini giornalista di Quarto Grado, Rete4

 

I dentisti sì e i parrucchieri no. Sono decisioni del tutto incomprensibili. Come per molte altre categorie.

Maurizio Belpietro a Carta Bianca, Rai3

 

Si moltiplicano le proteste dei parrucchieri. La categoria, dopo il posticipo dell’apertura dei saloni, è pronta alla rivoluzione…

Luigi Casillo, conduttore SkyTG24

 

La nostra attività svolge una funzione sociale e per questo va rispettata e tutelata. La nostra è una categoria che già prima della chiusura si atteneva a precise regole di igiene e sicurezza.

Sergio Carlucci a SkyTG240

 

I saloni che non avranno la possibilità economica di affrontare tutto il surplus di spese indispensabili per poter riaprire i saloni, cosa faranno? Ci vuole un aiuto concreto per la tutta la categoria. A partire dai parrucchieri meno abbienti.

Federico Fashion Style ad Ansa

 

Abbiamo attrezzato il nostro salone per poter lavorare in totale sicurezza: la cliente che arriva riceve la sua mascherina, i guanti, il kimono; il distanziamenti sono già stato adeguati, le attrezzature e gli asciugamani sono monouso; poi sanificazione, spray igienizzanti… Adesso siamo pronti: perché aspettare ancora un mese?

Francesca Nardi a Porta a Porta, Rai1

 

Per il Salone NO-Covid ci sono separazioni non invadenti, sterilizzatori, tutto quello che occorre per igienizzare. Ma aprire il primo giugno è tardi, tardissimo. Una rovina per tanti saloni che neanche riapriranno più…

Sergio Valente, a Porta a Porta, Rai1

 

 

Ditemi quello che volete ma la frustrazione e la rabbia che provo è sempre di più, il governo preferisce sguinzagliare la gente dal 4 maggio per andare dove vuole a patto che resti in regione e si rifiuta di far ripartire noi del settore parrucchiere ed estetiste che siamo stati da sempre i settori più controllati dall'igiene dell'ambiente dove lavoriamo agli strumenti che utilizziamo perché altrimenti abbiamo sempre rischiato grosse multe.

Le parrucchiere di Fratta Polesine davanti al salone con cartelli per i media locali

 

Mi spiegate la differenza di pericolo di contagio, tra uno che entra in metropolitana o sul bus ed un cliente che entra su prenotazione, con le dovute precauzioni, in un salone di parrucchieri? Mi direte, è un lavoro di contatto ravvicinato: perché, in metro entri da solo?

Un lettore del Giornale

 

Con le banche non c'è dialogo e non possiamo certo permetterci di fare altri debiti, i soldi dallo Stato non sono arrivati. Fino a ieri sera speravamo in una ripartenza maggio. Attendere fino a giugno è insostenibile. Siamo disposti a fare tre turni ma ora dobbiamo aprire.

DaVilli e Torresin, per TV locale incatenati davanti al loro salone

 

 

Ragazzi io sono stato in settimana da un dentista, certamente ha avuto tutte le precauzioni ma voi ci pensate che contatti ha un dentista rispetto al parrucchiere

Prisco Sorbo

 

I parrucchieri che vogliono riaprire il 1° giugno guardano il calendario: cade di lunedì! Allora pensano al 2; ma è festa nazionale! Una tragedia nella tragedia, una doppia beffa!

Gerry Santoro

 

Cosa lasciamo ai nostri giovani? Una sopravvivenza senza professionalità? Una guerra tra poveri? Uno stato che guarda da un’altra parte?

Giusy Bassani

 

Quello che penso personalmente è molto semplice: ‘se mi lasci a casa mi devi sostenere economicamente altrimenti mi devi far lavorare con le giuste misure’.

Stefano Bonomi

 

Ragazzi io credo che oggi dovremmo essere tutti uniti nel rispetto della categoria ed organizzarci per la tutela delle nostre aziende. Noi non siamo tutelati da nessuno e dobbiamo capire che solo se ci uniamo possiamo vincere le sfide del prossimo futuro.

Carlo Bay

 

Siamo tutti pronti, con spazi più larghi, sanificazioni e vestizioni già pronte. E poi tanti saloni nn sono in zona a rischio covit. Perché devono essere penalizzati? Questa attesa non fa che incentivare… il lavoro di tantissimi parrucchieri nelle abitazione!

Adriana Valles

 

In questo momento dovremo fare in modo che tutti riflettano con calma, andiamo incontro a un eccessivo nervosismo e questo non preannuncia niente di buono, dobbiamo chiedere tutti con molta forza un aiuto concreto economico allo stato visto che siamo costretti a stare ancora chiusi con le nostre attività.

Filippo Sepe

 

Rinvio assurdo… Eravamo pronti in regola con tutto ciò che occorre per la sicurezza pronti e carichi come assetati che non bevono da 3 mesi, e invece siamo qua a leccarci le ferite smarriti e sorpresi da così tanta assurda incongruenza.

Mario Stagi

 

L’annunciata riapertura del settore del benessere e dei servizi alla persona solo dal 1° giugno, è incomprensibile e inaccettabile.

Il Governo parrebbe aver dimenticato che quello dei parrucchieri e del beauty è il secondo settore con più operatori in Italia e che in questi 2 mesi ha già registrato un calo del giro d’affari di circa 50 milioni di euro…

Franco Curletto

 

Mi sembra si denoti da parte del governo una certa incapacità nel gestire un momento così delicato. Come se si guidasse a fari spenti. Molto pericoloso…

Per noi parrucchieri la cosa più grave è la mancanza di tutele che lo stato deve mettere a disposizione dei nostri lavoranti in primis e delle nostre aziende. Altro che “non si perderà neppure un posto di lavoro nel nostro paese” come ci ripetono da mesi…

Franca e Graziano Ferrucci

 

Il nostro è un settore ha da lavoro e professionalità a oltre 300 mila persone. Quando riapriranno i saloni non so in quanti saremo ancora.

Beppe Didier

 

Negli altri Paesi stanno riaprendo. “Copiate”, magari rimettiamo in moto questo Paese ormai dissanguato dal virus, e per quel resta dalla crisi economica. Non chiediamo carità, chiediamo fatti, fatti concreti che ci permettano, nel rispetto delle regole di riaprire le nostre attività, per poter credere ancora di farcela davvero…

Vito Barletta

 

Da questi giorni stiamo ricevendo una grande lezione per comprendere l’importanza del presente e l'impossibilità di controllare il futuro!

Marco Todaro

 

Non capisco perché tutti aprono il 18 e noi no (con le dovute precauzioni siamo come le altre imprese).
Siamo pronti a farci sentire a invadere le piazze di tutta Italia a farci valere in quanto preferiamo morire piuttosto che essere schiacciati da decisioni prese da un comitato che non Conosce le nostre realtà d’impresa del settore dell’acconciatura ed estetica in quanto siamo estremamente attenti a pulizia e igienizzazione dei nostri saloni, con protocolli già in essere.

Nicola Amato, Maison Co’

 

Saloni chiusi e tantissimi “colleghi” che sopravvivono andando per le case. Ma non è giusto.

Fabio Messina

 

Purtroppo dobbiamo farcela con le nostre forze! A nessuno interessa la nostra condizione. Manteniamo la calma e pensiamo a come riaprire i nostri negozi. Se almeno avessero il buon senso di dirci cosa e come essere in regola per poter avere il tempo di essere pronti. E non spendere soldi a caso in ordine sparso.

Annalisa Coiffure

 

Abbiamo bisogno di aiuto per essere messi in luce: il governo dimostra di non conoscere la nostra professione. dobbiamo uscire con gesti pacifici ma occorre che ognuno di noi faccia un’azione di visibilità nella propria città.
Con che faccia guardiamo i nostri collaboratori che non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione?

Marisa Savorelli

 

Non è plausibile che uno dei settori più avvezzo a scrupolose misure igienico-sanitarie finisca in coda nel calendario delle riaperture. Tra un mese non potremmo aggiungere nulla in più in termini di sicurezza di ora. È assurdo quindi farci stare fermi, con costi continui e ricavi azzerati per un altro mese…

Giuseppe Falcocchio, Confartigianato Torino

 

Occorre erogare ai titolari dei saloni, in tempi stretti, un contributo a fondo perduto al fine di consentirci di disporre di una liquidità che, nel breve, potrà essere utilizzata per pagare le tasse e garantire la retribuzione ai nostri dipendenti.

Francesco Gremoli

 

Ho voluto dimostrare, con una simulazione all'interno di un negozio di 20 metri quadri, come è possibile far entrare tre clienti più il datore di lavoro e due collaboratrici mantenendo le dovute distanze di sicurezza senza investire somme di denaro, per una ripresa veloce dell'attività…

Giuseppe Esposito

 

Volete dimostrarmi come faranno i dentisti che riaprono il quattro di maggio a mantenere le distanze di sicurezza più dei parrucchieri che invece devono riaprire un mese dopo?

Gaetano Giovansante

 

Pubblicità di Lorenzo Marchelle su La Stampa di mercoledì 29 aprile

Corretto rispettare le regole poichè c'è in gioco la nostra salute e quella dei clienti, ma qui ci porteranno alla chiusura di un buon 30% delle nostre attività che sono frutto di anni di sacrifici, giornate di formazione e investimenti fatti.

Lorenzo Marchelle

 

Già prima della sospensione le imprese di parrucchieri, barbieri ed estetiste si erano impegnati ad adottare intransigenti misure igienico sanitarie, in sintonia con le disposizioni, per evitare la diffusione del contagio rispondendo con diligenza rigore all’indicazione di governo e Ministero della Sanità…

Pino Sciarrino, presidente CNA

 

Quando pensano di darci delle misure chiare, specifiche, dettagliate e certe su quanto sarà necessario avere nei saloni? Hanno generato lo sciacallaggio da parte degli agenti commerciali che hanno spinto all'acquisto di materiale o macchinari che probabilmente non saranno mai e poi mai obbligatori. Sono stati spesi soldi che in questo momento storico non è utile buttare per strada.

Malansia Parrucchieri

 

Con le banche non c'è dialogo e non possiamo certo permetterci di fare altri debiti, i soldi dallo Stato non sono arrivati. Fino a ieri sera speravamo in una ripartenza maggio. Attendere fino a giugno è insostenibile. Siamo disposti a fare tre turni ma ora dobbiamo aprire.

Da Villi e Torresin, incatenati davanti al loro salone

 

Non credevo che dovessimo aspettare giugno per la riapertura. A noi parrucchieri lo Stato ha dato 3 opzioni: indebitarci, fare la fame o sparire dalla circolazione. Stare 3-4 mesi chiusi significa poi riaprire un negozio con i debiti.

Salvatore Castelluccio

 

Può davvero, Presidente, assumersi la responsabilità di far chiudere le imprese e far prosperare l’illegalità? Le chiedo di ascoltare con attenzione diretti interessati, associazioni e parti sociali, di mostrare coscienza, senso di responsabilità, e capacità strategica. Perché non si può distruggere in un trimestre ciò che è stato creato, spesso con anni e anni di impegno, di passione, di dedizione. Serve coraggio. Serve che lei faccia riaprire prima di giugno. Serve ridare speranza, forza, cuore, a chi merita un suo segnale concreto! Serve riaprire.

Antonio Morici

 

Oggi da cittadino italiano mi sento abbandonato privato di tutti i miei diritti, privato della mia più grande mia passione il mio lavoro il mio mondo la mia vita, ne ho passate tante nella mia vita ma dopo ogni colpo che la vita mi ha dato per cercare di mettermi al tappeto mi sono sempre rialzato. Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere!

Alex Emy Masiello

 

Noi parrucchieri e artigiani con partita Iva dobbiamo chiedere un reddito di sopravvivenza di 1.500 euro da marzo a giugno!

Parrucchieri Kids Zone

 

Noi non vogliamo aprire e tornare indietro, ma vogliamo sostegno economico per fitti, f24, collaboratori e utenze.. Poi ci possono fare aprire anche a settembre

My Vida for ever

 

Oggi potrebbe essere giustificabile farsi prendere dallo sconforto. Ma noi non vogliamo farlo!

Go Coppola Effe Hair

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