Mario Firriolo. Passione ed energia

Mario Firriolo è un hairstylist di poche parole ma dalle idee molto chiare. Con un cuore che batte da sempre per la bellezza.

Ogni giorno è per lui una nuova, esaltante avventura. Da condividere con chi lo circonda. Primi fra tutti i giovani. Mario Firriolo crede nella forza e nella potenza della new generation ed è riuscito, con il solo suo esempio, ad appassionare i figli, Marco e Andrea, alla sua professione.

La stessa energia contagiosa, la passione e l’entusiasmo che trasmette a chi vuole avvicinarsi al mestiere di acconciatore. Perché Mario sa affrontare ogni evento con l’amore per la vita, per la famiglia, per quello che definisce non un lavoro ma “un sogno infinito”. Un sogno che affronta con la consapevolezza di averlo saputo tradurre in una splendida realtà attraverso l’impegno, la ricerca, lo studio costante.

Firriolo è stato uno dei primi in Italia a concepire il salone multifunzionale: una soluzione adatta ad ogni esigenza, dedicata alla cura della bellezza, dell’estetica e al fashion. Nel suo salone di Torino, in corso Re Umberto 64, dominano dunque le tendenze più eclettiche, gli stili più innovativi, le proposte più estrose e al tempo stesso eleganti, rappresentazione della voglia di sperimentazione che da sempre lo accompagna.

Ma il segreto di Firriolo è la capacità di realizzare per ciascuna donna lo stile che più la fa brillare. Nelle sue mani le forbici diventano strumento di linee armoniose e moderne, il colore un linguaggio glamour in continuo divenire. Ogni novità, ogni dettaglio, ogni tecnica trovano in lui la massima esaltazione, confluendo in un percorso vincente e appassionante.

Un percorso che, grazie alla consolidata partnership con Wella, condivide con altri hairstylist durante i corsi e gli show che svolge in tutta Italia. Non solo tecnica ma anche marketing, gestione ed organizzazione ma soprattutto comunicazione. Convinto che la crisi economica che stiamo attraversando abbia portato ad una più grave crisi di identità, da cui è possibile uscire proprio grazie alla comunicazione.