Karina Swann è la parrucchiera che gestisce il salone dei campioni a Wimbledon. Ecco tutte le curiosità e le richieste dei campioni più ammirati e seguiti al mondo.
Tutta l’Italia festeggia perchè è stato raggiunto un traguardo storico, il primo tennista italiano campione a Wimbledon, Jannik Sinner batte Carlos Alcaraz in 4 set. Nelle mani di questo incredibile ragazzo di soli 23 anni c’è il trofeo più desiderato al mondo. Ma chi cura gli hairlook di questi campioni? Ve lo siete mai chiesto?

Il salone di bellezza dei campioni a Wimbledon
Affacciato sull’elegante prato delle Competitors Facilities, il salone di Wimbledon accoglie ogni giorno oltre 45 appuntamenti tra le 10.00 e le 18.00. Alla guida c’è Karina Swann, maestro barbiere, affiancata da un team composto da 10 parrucchiere specializzate in grandi asciugature e da Gemma Rolfe, onicotecnica a tempo pieno.
I servizi offerti vanno dai tagli di capelli alla rasatura della barba, fino alla ricostruzione delle unghie. Come i celebri campi in erba, anche i giocatori ricevono un trattamento di manutenzione completa per mantenere un’immagine impeccabile.
Mentre i Groundsmen si occupano del verde iconico del torneo, Swann e il suo team lavorano dietro le quinte per prendersi cura dei dettagli estetici dei partecipanti. Ma su Sinner e Alcaraz nessuna indiscrezione sui loro look, la Swann risponde che non li aveva ancora visti prima del torneo.

Karina Swann, pioniera del grooming a Wimbledon
Karina Swann ha segnato la storia diventando la prima donna barbiere ufficiale di un Grande Slam. Esperta nella cura della barba, nel 2019 ha seguito personalmente ogni aspetto del servizio. Il suo tratto distintivo? La classica poltrona da barbiere reclinabile che ha voluto fortemente inserire tra le dotazioni del salone.
“Si inclina completamente all’indietro in modo da poter fare una rasatura corretta”, spiega. “C’è un sacco di lavoro di barba con i giocatori e la loro squadra. A loro piace tenere i peli del viso molto corti, quindi mi rado seguendo linee precise per mantenerli ordinati”.
Un ambiente esclusivo e accogliente
Nel salone trovano posto due lavabi, due postazioni da parrucchiere e l’inconfondibile poltrona da barbiere. L’atmosfera è vivace, nonostante lo spazio ristretto. “E io lavoro con un rasoio a taglio”, aggiunge Swann con un sorriso ironico.
Per far fronte all’aumento della richiesta, l’anno prossimo il team si trasferirà in uno spazio più ampio. Quest’anno, infatti, numerosi debuttanti sono passati dalla sua sedia, spesso su raccomandazione di Dan Bloxham, maestro di cerimonie, o dell’ex tennista Greg Rusedski. Un giovane doppista americano ha addirittura videochiamato la madre per mostrare il nuovo look.
Il legame speciale con Novak Djokovic
Swann ha instaurato nel tempo un rapporto di fiducia con Novak Djokovic. Il campione si recava regolarmente da lei prima delle partite, quasi come rito propiziatorio. Quest’anno, tuttavia, Swann lo ha trovato più rilassato del solito.
L’abitudine del campione serbo era quella di recarsi da lei ogni volta che doveva scendere in campo, facendo del taglio di capelli un vero e proprio rituale pre-partita. Il suo look doveva essere “proprio così”, impeccabile e curato nei minimi dettagli, quasi a voler esercitare un controllo mentale sul match attraverso la routine estetica.

Questi gesti, ripetuti torneo dopo torneo, sono diventati un appuntamento fisso per Djokovic, parte integrante della sua preparazione. Tuttavia, in questa edizione, Karina ha notato qualcosa di diverso: il sette volte campione è apparso più sereno, meno teso, forse più consapevole della sua presenza a Wimbledon e meno ossessionato dai dettagli. Un cambiamento sottile, ma significativo per chi come lei lo osserva da vicino dietro lo specchio.
Coccole anche per le giocatrici
Il salone è un rifugio anche per le tenniste, spesso con lunghi capelli biondi danneggiati dal sole. “Ovviamente li lavano spesso. Quindi facciamo un sacco di tagli per aiutare la rottura e diamo loro una bella asciugatura per farle sentire bene”.
È anche un luogo in cui i campioni si rilassano e si concedono qualche battuta. “A volte i giocatori mi hanno chiesto di incidere qualcosa sulla nuca di Novak per scherzo”, racconta ridendo, “ma io dico loro che non posso!”.
Il tocco di classe: unghie in stile Wimbledon
Nella nail bar, Gemma Rolfe ha lavorato instancabilmente, spesso con decori come fragole o con i colori ufficiali del club: bianco, viola e verde. “Oppure una french manicure con punte verdi o viola”.
Barbora Krejcikova, campionessa in carica del singolare femminile, è arrivata in anticipo per un look naturale con capelli e unghie in ordine. “Molte giocatrici di doppio femminile vengono a farsi le unghie, perché le telecamere si concentrano sulle loro mani. Alcuni dei nostri lavori sono finiti sui giornali”, afferma Rolfe.

Preparativi da finale
Come i finalisti si preparano per un’epica settima partita, così anche il team di Swann si organizza per il gran giorno. Per la finale femminile, le Ball Girls sono state acconciate con trecce olandesi e francesi, mentre le flower girls hanno avuto fiori tra i capelli.
“Si mettono in fila qui, 10 alla volta, e noi abbiamo una linea di produzione che li seziona, li intreccia e li spruzza fino all’ultimo centimetro di vita. La maggior parte dei ragazzi non vuole essere toccata, ma noi gli mettiamo un po’ di prodotto. I capelli non possono andare in giro!”.
Foto di copertina: courtesy of official site wimbledon.com