Reduce dal premio Forbici d’Oro, l’hairstylist ci racconta le sue emozioni a caldo e i suoi progetti futuri nell’ambito dell’associazione.
Si è da poco concluso il 62o Congresso di Intercoiffure Italia che, fra le numerose novità, ha visto anche l’assegnazione del premio Forbici d’Oro a Mirko Schioppa, direttore stilistico di Schioppa Parrucchieri a Napoli. Il riconoscimento, che nel tempo è stato attribuito ai grandi della coiffure italiana – da Mario Stagi a Carlo Bay, da Jerry Santoro a Sergio Valente – ha sicuramente emozionato Mirko: “Sono davvero onorato, ricevere questo premio a soli 36 anni per me è stato un risultato pazzesco che mi riempie il cuore di orgoglio ma allo stesso tempo mi responsabilizza ancora di più nei confronti del settore coiffure”.

Il significato di questo premio
“È una bella soddisfazione, la considero il frutto del lavoro svolto finora, gestire otto aziende in parallelo mi sta dando tanta energia su più fronti: progettare, gestire i programmi e raggiungere gli obiettivi. Tutte attività possibili solo grazie al lavoro di squadra, si tratta infatti di progetti portati avanti in team con grandi professionisti. È importante rimanere con i piedi per terra, la mia attenzione è sempre sul rispetto per le persone, che devono essere giustamente valorizzate e con cui è importante condividere la direzione”.

Il rapporto con Mario Stagi
Scomparso ad agosto di quest’anno, Mario Stagi è stato una figura importante per ICD Italia. Lo conferma Schioppa: “Ricevere come premio le forbici Swan create da Stagi per me ha doppio valore, perché Mario ci ha lasciati proprio quest’anno. L’ho conosciuto durante la preparazione della prima collezione che ho creato per ICD, allora già non stava bene ma aveva partecipato alla produzione: il video della collezione, infatti, si chiude con Stagi che viene incontro a noi. Lui ha fondato un metodo, ora tocca a me trasmetterlo alle nuove generazioni e tenere alto l’onore delle sue forbici”.
I progetti con ICD Italia
“Io e Stefano Bugada alla direzione artistica abbiamo l’intenzione di portare una nuova impronta all’interno dell’associazione. Abbiamo realizzato una collezione annuale che ha già raccolto un ottimo successo, ma non ci fermiamo qui. Oltre alla creatività vogliamo spingere con una formazione di qualità che possa preparare i giovani alla professione. Senza dimenticare eventi, show, congressi. Solo così pensiamo di poter avvicinare le nuove generazioni, sia al mondo barber sia all’hairstyling”.
Un consiglio ai futuri hairstylist
“Da piccolo mi hanno dato il consiglio di rimanere sempre fedele a me stesso. A mia volta, vorrei suggerirlo ai giovani acconciatori: mai perdere la fiducia in noi stessi e, soprattutto, imparare ad accettare gli errori perché solo sbagliando si cresce, si elabora un risultato. Se si considera l’errore un dramma epocale ci si blocca e non si progredisce, rischiando di limitare la propria professionalità. La sfida è sempre e solo con noi stessi. I giovani oggi si fanno influenzare dai social, ma si deve imparare a essere concreti e a distinguere fra ciò che è reale e ciò che è virtuale”.