Ci ha lasciato un grande parrucchiere. Uno dei più grandi parrucchieri italiani di tutti i tempi. Con la sua scomparsa, a 83 anni, si chiude un capitolo importante della storia dell’acconciatura italiana degli ultimi decenni.
La rivista Estetica ha seguito la carriera professionale di Mario Stagi sin dai primi passi quando quasi per caso, iniziò l’avventura nel negozio della mamma parrucchiera abbandonando così la carriera di aitante bagnino e ‘mister Versilia’. A Roberto Pissimiglia, editore di Estetica e amico di Mario Stagi, abbiamo chiesto di ricordare il grande parrucchiere viareggino.
“L’ultima intervista con Mario l’ho fatta l’anno scorso, davanti al suo ultimo salone: sulla ‘passeggiata di Viareggio’ a due passi dal mitico Principi di Piemonte dove in passato ci eravamo spesso incontrati insieme alla sua amata consorte Patrizia e a mia moglie Paola, sua grande estimatrice ed amica. Un incontro tra vecchi amici che ‘tante ne hanno viste e vissute insieme’.
In una calda mattina di luglio mi aspettava il Mario di sempre: abbronzato, ammiccante, con gli immancabili Rayban, l’Harley Davidson bianca posteggiata a pochi passi e il pollice alzato in segno di saluto. Seduti sulla panchina fuori dal salone, abbiamo potuto parlare a lungo di tanti aneddoti legati ad eventi del mondo della coiffure e dei suoi protagonisti. Con un messaggio video-registrato che ritenevo importante trasmettere poi a tutti i parrucchieri, soprattutto quelli non più giovani: come rilanciarsi -a ottant’anni suonati- aprendo un nuovo salone per continuare a servire le sue affezionate clienti e… attrarne di nuove! Un dialogo sorridente, intenso, energico e sempre positivo. Ritrovando lo stesso Mario di quando lo intervistai per la prima volta negli anni ottanta: nel suo storico salone di via Mazzini, davanti a vetrine piene di piante e ricche di attrattiva…
La sua storia professionale, Mario Stagi l’ha vissuta da protagonista vero. Tra le sue clienti affezionate, la ribalta dei grandi show d’acconciatura, la passione per la fotografia, i set di Vogue, il sodalizio indissolubile con l’amata Patrizia, i progetti dei nuovi saloni, i viaggi in America, i raduni delle Harley, la forbice trilama Swan (da lui inventata per sfilare i capelli come piume di cigno), l’amicizia con tanti suoi colleghi, le tante donne famose che lui ha tagliato e acconciato: da Claudia Schiffer a Carla Bruni, da Monica Bellucci a Naomi Campbell… Tanti percorsi e tanti ricordi, che Mario amava spesso ripercorrere. Con inalterata energia e un profondo rispetto per le donne, la loro personalità, le loro esigenze di bellezza ‘Quello che conta nella vita è avere passioni forti. Ma la prima di tutte deve essere quella che ci spinge a far sentire bene, a far star bene le donne che si affidano a noi, al nostro estro. Noi parrucchieri abbiamo proprio questa forza che dobbiamo capire e donare interpretandola ogni volta che ci guardiamo allo specchio con le mani tra i capelli delle nostre clienti…’ Questa frase registrata con un selfie proprio un anno fa a Viareggio, rappresenta per me l’essenza del pensiero umano e professionale di Mario.
Un uomo unico, un acconciatore davvero straordinario.