Intervista con una donna al vertice. Dallo scorso marzo Afsoon Neginy è direttore generale Colomer Italy. Ci racconta identità dei marchi, obiettivi e strategie.
Prossimità con i parrucchieri. Education a tutto tondo. Progetti speciali per i clienti e percorsi completi per i brand. Dopo aver conosciuto da vicino – ma separatamente – le dinamiche di Revlon Professional e Intercosmo, Afsoon Neginy, direttore generale di Colomer Italy (ormai facente parte del Gruppo Revlon), racconta a estetica.it identità dei marchi, obiettivi e strategie. Sempre all'insegna della concretezza e dei risultati da raggiungere. Insieme ai parrucchieri.
Come ha visto cambiare negli ultimi dieci anni il nostro mercato e il Gruppo del quale oggi occupi il vertice in Italia?
Il mercato è diventato più difficile. Nonostante ci siano più aziende rispetto a dieci anni fa, è molto selettivo e c'è un'attenzione crescente da parte dei professionisti. Questo diverso approccio ha stimolato un po' tutti a dare il meglio. E lo hanno fatto soprattutto il parrucchiere e il venditore. Perché io credo che proprio queste siano le due figure professionali che hanno dovuto confrontarsi maggiormente con il cambiamento del mercato. In qualche modo anche la nostra azienda ha vissuto in prima persona una forte evoluzione, vivendo il passaggio dieci anni fa da Revlon a Colomer, e di nuovo da Colomer a Revlon nel 2013. Questo ha portato ad una maggiore organizzazione, ad una struttura più preparata e in qualche modo più orientata al mercato e proiettata al futuro.
Da sempre ricerca vicinanza e prossimità con il parrucchiere… Però vive in una dimensione multinazionale con forti radici europee e americane. Quali sono le opportunità o le difficoltà di trasportare sul tessuto italiano quanto arriva da Europa e America?
Le opportunità sono tante. Certo, non è facile, perché la realtà di un'azienda molto strutturata a volte può sembrare distante rispetto ai mercati e alle loro esigenze. Ma penso siano soprattutto i manager a fare la differenza. Noi lavoriamo con le persone e in questo settore l'attenzione ai rapporti è importante. Competenza e relazione devono viaggiare insieme. Spetta sempre di più ai manager locali tradurre sul territorio le strategie internazionali. Spesso dico che uno dei ruoli fondamentali di un manager oggi è guardare avanti ma contemporaneamente camminare facendo attenzione a non inciampare. Bisogna avere sempre lo sguardo aperto sul futuro, pur gestendo il quotidiano. E questo significa restare vicino alle persone, al mercato…
Entriamo nello specifico di Revlon Professional-Intercosmo. Ha vissuto profondamente i due marchi in modo separato e ora li vive insieme: quanto sono complementari?
Sono due culture differenti. Pur essendo due business unit che da sempre fanno parte dello stesso Gruppo, sono due realtà che rappresentano marchi diversi e hanno un diverso approccio al mercato. Io li vivo bene entrambi e vedo delle belle sinergie. Il loro valore aggiunto, che va rispettato, è però quello di non confonderli mai, di non far somigliare l'uno all'altro. Perché ciascuno ha la sua identità di origine, di marchio e di relazione con il parrucchiere. In particolare, Intercosmo rappresenta il nostro made in Italy. Può vantare sessant'anni di storia.
Nel tempo è cresciuto, si è evoluto molto e ha rinnovato immagine e comunicazione, mantenendosi fedele alla qualità dei prodotti e soprattutto dei servizi. Revlon Professional invece è un marchio che oggi rappresenta prestigio, glamour, bellezza, tecnologia, ricerca. Ma è un marchio che è rimasto molto europeo perché le sue radici americane si sono fuse, integrate con le nostre. Quindi, due marchi, due culture, due identità specifiche. Ed è giusto mantenerli tali.
Dai marchi ai brand. Quali pensa possano fare la differenza nello sviluppo del business in Italia? Sia per Intercosmo sia per Revlon Professional…
Per Intercosmo sicuramente Eksperience, la linea di trattamento basata sulla talassoterapia. E la segnalo non solo per la qualità del prodotto ma perché ha rappresentato una forte innovazione ed è un brand che dopo 15 anni è ancora molto attuale visto che si parla di “estetizzare” il parrucchiere, nel senso di estetica professionale. è un brand che non si è mai nascosto dietro il falso naturale e il falso vegetale, ma ha puntato sulle proprietà di alghe, sali minerali e massaggi rituali. E poi Voilà (oggi nella nuova formula Voilà 3C), la colorazione per eccellenza, che ha la fama di non tradire mai, perché ha una capacità costante di restare fedele a se stessa.Un colore può fare tante cose, ma soprattutto deve essere ad alta tenuta, intenso e coprente.
E per Revlon Professional?
Voglio ricordare un marchio che ha avuto grande successo e che, nonostante sia relativamente giovane, è riuscito a raggiungere un alto livello di notorietà sia per le performance raggiunte, sia per il concetto che c'è dietro. è Orofluido. è a base di olio di argan ma non solo. È un brand che ha creato una storia completa, dal colore al trattamento allo styling. E poi Revlonissimo, un altro prodotto storico, ha almeno vent'anni…
Una colorazione che ha cambiato il modo di vedere questo servizio. E chiudo con American Crew, il nostro brand al maschile, che non è né Revlon Professional né Intercosmo ma è l'unico sul mercato: penso sia leader mondiale per le sue caratteristiche. Anche questo è un progetto, non solo una linea di prodotti: un metodo di taglio, di approccio alla formazione rivolto al mercato maschile e con prodotti dal packaging dedicato e fragranze specifiche.
Sono tutti prodotti/progetti che si basano sulla formazione, un'offerta che contraddistingue la vostra presenza sul mercato…
In questi anni abbiamo lavorato molto in questo senso, sui brand e in azienda. Offriamo sempre più una formazione pratica, orientata al business del salone in termini molto concreti. Per la formazione noi parliamo di vantaggi. E questa modalità ha rovesciato la concezione dei corsi. Se non ci sono vantaggi per il parrucchiere, per il ritorno del business in salone, non facciamo nemmeno il corso. Sembra banale come approccio, ma non lo è affatto. La seconda evoluzione la viviamo con la linea Eksperience: abbiamo portato la formazione direttamente in salone organizzando degli open day rivolti al cliente finale, e abbiamo utilizzato lo stesso format anche per Voilà Make-up, per rendere più redditizio l'approccio del parrucchiere nei confronti della cliente.
Ci sono due realtà che i parrucchieri conoscono molto bene: Top Class e Style Masters.
Top Class è un progetto nato da meno di un anno per riqualificare i parrucchieri che si sono già distinti per metodo di lavoro e modalità di approccio. È un progetto di Intercosmo che ha l'obiettivo di aumentare la visibilità dei professionisti che offrono un certo tipo di servizio, soprattutto basato sulla consulenza d'immagine, sul dialogo. Ed è orientato non solo alla formazione ma a dare aiuto e sostegno al parrucchiere nel farsi riconoscere e rendersi più visibile al cliente finale. Style Masters, invece, è un progetto internazionale e globale di Revlon Professional.
La linea Style Masters è nata qualche anno fa proprio per essere punto di riferimento per creatività, styling, finishing. Si tratta di un progetto completo che ormai è un contest a livello mondiale e quindi anche in Italia. Ha l'obiettivo di reclutare e selezionare parrucchieri e stilisti di eccellenza che vogliono dare valore alla loro creatività dal punto di vista dello styling, con partecipazione a pedane, show, servizi fotografici. Un prestigioso event show finale, ogni anno in una capitale europea diversa, ne segna la conclusione. Abbiamo inaugurato da poco un percorso simile anche per American Crew con Face Off.
E Style Masters Contest e Face Off sono due iniziative che vedono il network di Estetica impegnato come media partner a livello internazionale per il Gruppo Revlon… Sappiamo che non vuoi anticipare nulla per il 2015, ma almeno indicarci gli obiettivi strategici, suoi e dell'azienda, per i prossimi 12/24 mesi.
Sicuramente una maggiore presenza e diffusione del marchio. In alcuni Paesi siamo già molto presenti e considerati tra le prime 3 aziende nei mercati di riferimento. In altri vogliamo puntare ancora di più su marchi come Revlon Professional, Orofluido, American Crew, Eksperience. Il secondo obiettivo è essere sempre più un vero partner per i nostri parrucchieri. In un momento così difficile, che ormai è uno scenario, essere un partner affidabile che propone anche soluzioni alternative, e non è “solo” fornitore di prodotti, credo sia un obiettivo molto ambizioso.
Come donna che ha raggiunto una posizione di leadership in una azienda così importante del mondo beauty, credo vorrebbe vedere emergere donne tra le star della coiffure. Oggi invece abbiamo molti uomini protagonisti: forse il mercato dovrebbe avere quantomeno “quote rosa” equivalenti… non crede?
Su questo argomento potrei parlare per ore… Le donne sono molto diverse dagli uomini in termini prospettici e comportamentali. Quindi hanno un atteggiamento diverso nei confronti del futuro, della società, della crisi e degli acquisti. La donna, in generale in tutti i Paesi, è più attiva nella scelta finale: sia come consumatrice, sia come protagonista nell'ambito professionale. Perché in Italia, ma anche altrove, la realtà sia così difficile, non si capisce. Io credo che le donne – anche se riescono a fare tante cose insieme – sono grandi pensatrici e prima di tutto devono imparare a volersi bene e ad avere più autostima, imparare ad avere meno ansia per il futuro e vivere di più il presente. Inoltre, poiché la donna è molto attenta al valore della famiglia, alle relazioni interpersonali e affettive, a volte mette se stessa in secondo piano.
Credo invece che un po' di sano egoismo e maggiore autostima e consapevolezza aiuterebbero le donne ad accettare se stesse, pur cercando di migliorarsi e di aumentare le proprie competenze. Cercando l'eccellenza perché la perfezione non esiste: né per l'uomo né per la donna. Tutto questo le aiuterebbe a esporsi e a fare determinate scelte. Perché è inutile aspettare che l'opportunità si presenti o che siano gli altri a dartela. Bisogna andarsela a cercare. E questo vale anche nel nostro mondo della bellezza: nei saloni, nei grandi show. Alle donne che scelgono di essere imprenditrici o stiliste dico di promuoversi di più, di non aspettare che lo facciano altri per loro.