Per quanto siano sicure, le colorazioni in gravidanza meritano un’attenzione in più nel loro utilizzo. Marsela Pupa, hairstylist ed esperta colorista, spiega quali sono i fattori da tenere in considerazione.
La gravidanza rappresenta una fase particolare in cui è necessario osservare qualche attenzione in più in vari ambiti. La cura dei capelli è uno di questi e, siccome la colorazione è un tema che risulta controverso, abbiamo chiesto a Marsela Pupa – hairstylist e colorista titolare di un salone a Bassano del Grappa nonché ideatrice della linea Colore Figo a marchio Marsela Pupa Cosmetics – di aiutarci a fare chiarezza su come gestirla al meglio.
“In generale, premetto che tutti i prodotti cosmetici devono rispettare i requisiti di qualità e sicurezza previsti dal Regolamento Europeo 1223/2009 e possono a tutti gli effetti essere considerati sicuri anche quando utilizzati in gravidanza” afferma la stilista.
C’è un momento della maternità in cui è consigliabile evitare la colorazione, se è ancora da evitare?
Di fatto si preferisce assumere una condotta di grande precauzione perché le tinture permanenti possono contenere ingredienti potenzialmente irritanti e/o allergizzanti che, nel corso del trattamento, verrebbero a contatto con il cuoio capelluto. Per questo motivo si preferisce sconsigliare l’utilizzo di tinture nel primo trimestre, particolarmente delicato per lo sviluppo degli organi del feto.
Come scegliere la colorazione e come gestirla in salone?
Prima di prenotare il servizio, un consulto con la ginecologa è sempre raccomandato. Il mio consiglio è quello di preferire formule con un basso contenuto di ammoniaca o senza ammoniaca. Ovviamente è sempre meglio rivolgersi al professionista e usare prodotti di qualità, meglio se già utilizzati, e fare il test per verificare eventuali reazioni cutanee avverse. Il concetto di sicurezza, infatti, è legato anche alla possibilità di evitare l’insorgere di irritazioni o allergie che poi costringerebbero a utilizzare farmaci in un periodo delicato. Infine, durante l’applicazione è bene avere cura di areare gli ambienti in salone e indossare i guanti.
I pigmenti diretti rappresentano una buona scelta?
I pigmenti diretti, senza ammoniaca e che non richiedono utilizzo di ossigeno, sono più delicati, anche se il parametro cambia a seconda della formulazione utilizzata dalla singola azienda. Per una maggiore sicurezza, consiglio di lavorare tenendosi a circa 1 cm di distanza dalla cute.
Cosa consigli per la decolorazione?
Il servizio di decolorazione richiede molta più attenzione, lo sconsiglio soprattutto se ci sono gravidanze a rischio e sarebbe meglio evitarlo nei primi tre mesi di gravidanza, soprattutto se c’è poca ricrescita: la decolorazione in gravidanza sì, ma non deve assolutamente toccare la cute. Può essere applicata con diverse tecniche, tipo cartine, swift, carta, cellophane ecc.
Per lo stesso motivo mi sento di sconsigliare la decolorazione totale su clienti che hanno i capelli corti, dato che la probabilità di toccare il cuoio capelluto è più alta.
Nel nostro salone abbiamo decoloranti in crema senza ammoniaca arricchiti di oli protettivi che sono decisamente più sicuri, oltre a essere più gradevoli anche dal punto di vista dell’odore.
Riguardo all’applicazione, hai dei suggerimenti per vivere il trattamento al meglio?
Personalmente penso che per una donna in gravidanza sia meglio prenotare i servizi tecnici nei giorni in cui il salone è più tranquillo, cosicché il/la professionista possa dedicare più attenzione alle varie fasi. Aggiungo anche che un salone troppo affollato comporta un’attesa più lunga, il che implica un’esposizione maggiore a odori molto forti, preferibilmente da evitare per una donna incinta.
