
In primo piano, le sfide da sostenere sul fronte della formazione professionale oltre che su quello dell’adeguamento alle nuove normative, europee e non, di un settore che guarda all’associazionismo. Lo ha detto il presidente provinciale dell’Unione Benessere e Sanità, Maria Carmela Modica Belviglio, assieme alla responsabile provinciale, Antonella Caldarera, presentando i contenuti del Convegno.
Salvatore Belfiore, responsabile regionale dell’Unione, ha annunciato che si sta operando per la creazione di un marchio di qualità destinato a costituire un elemento distintivo per gli operatori siciliani: “Solo attraverso la massima tutela del cliente – ha detto – possiamo edificare il nostro progetto di impresa”. D’altra parte, come ha sottolineato Antonio Marino, vice presidente della federazione europea Coiffure EU, “le prossime direttive punteranno a tutelare ancora di più la salute e la sicurezza della clientela, a cominciare dall’installazione, in ogni salone, di poltrone ergonomiche”. Si è poi rivolto ai giovani, invitandoli ad approfittare delle enormi possibilità offerte dal settore in questo frangente storico: assunzioni complessive per circa duemilacinquecento dipendenti. “Ma perché la categoria abbia risposte su questioni articolate poste da tempo e su cui non si è mai attivato alcun intervento – ha continuato Marino– è opportuno, e questo accade in Europa senza che nessuno si scandalizzi, che ci si sbracci perché ciascun operatore si possa impegnare in prima linea in politica. Solo così ci sarà la speranza di ricevere delle indicazioni univoche in ordine ai tanti capitoli rimasti ancora aperti”.
Brigida Stomaci, vice presidente della Cna nazionale, settore estetica, ha precisato che è essenziale stabilire nuove regole di mercato e contrattuali affinché la piccola impresa possa svilupparsi e affrontare la dura competizione delle grosse strutture del benessere.