C’è Lucia, insegnante di mezza età, quasi rassegnata alla vita, che sogna l’amore che fu sotto il casco. E c’è la shampista che legge i pensieri delle persone alle quali lava i capelli. Sandra, invece, lavora casa per casa, si sposta in Vespa, e soffre per amore. Tredici personaggi per tredici storie diverse. Legate da un fil rouge, spesso quanto un… capello.
I Racconti del parrucchiere (Gaffi editore) sono un ritratto, snello e vibrante, della vita che ruota attorno al salone di acconciatura, tra clienti e acconciatori. “Nel salone si incontrano i destini più diversi” spiega l’autrice Elvira Seminara (giornalista e docente a contratto in Storia del giornalismo a Catania. Ha pubblicato anche il romanzo L’indecenza per Mondadori).
“I mille volti mutevoli di un’umanità in transito che un giorno alla settimana rallenta la corsa quotidiana e si ferma davanti allo specchio. Il salone oltretutto è un posto ad alto potenziale magico. Uno fra i pochi spazi, nelle nostre città sfrenate e stremate, in cui ancora si pratica la magia. Un incantesimo con i suoi rituali alchemici, le sue pozioni magiche, i suoi attrezzi speciali. Entri bruna ed esci bionda, truffi il tempo e l’età”.
Perché un libro su questo argomento? “I capelli sono strettamente narrativi. Per una scrittrice, una tentazione irresistibile”. Racconti del parrucchiere sta riscuotendo successo, in libreria come nei saloni.
“Molti parrucchieri si sono sentiti compresi nel loro ruolo di stregoni buoni, di artisti pieni di pazienza. Tante donne mi dicono di essersi rispecchiate in qualche racconto e nel bisogno di rinnovamento che esprimiamo con i capelli. Quando noi vogliamo cambiare vita, non potendo fare altro, cambiamo il taglio dei capelli. Se non funziona, cambiamo posto ai mobili in casa. Gli uomini in questi casi cambiano la macchina…”.
Il libro avrà un sequel? “Andando in giro a presentare il libro ascolto tante testimonianze di donne e parrucchieri. Si accendono dialoghi e fantasie. Per questo pensiamo a una seconda edizione, una specie di libro collettivo e interattivo, agile e spettinato”.