29 Marzo 2024
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Oscar 2024: le acconciature indimenticabili


And the winner is…ecco gli hairstyle più iconici degli Oscar 2024, tra bob e chiome sciolte, grandi volumi e onde hollywoodiane.

La notte degli Oscar è da sempre un’occasione straordinaria, non solo per celebrare l’eccellenza nel cinema, ma anche per ammirare gli straordinari hair look che sfoggiano le star sul tappeto rosso. Tra abiti da sogno e gioielli scintillanti, un elemento chiave che non passa mai inosservato è l’hairlook. Ecco alcuni dei look capelli più iconici della notte degli Oscar, edizione 2024.

Oscar 2024: capelli lunghi e sciolti per Jennifer Lawrence


L’attrice ha incantato tutti con le sue lunghe ciocche bionde che cadevano morbide sulle spalle in morbide onde, appena accennate, evocando l’essenza di una sirena moderna.


L’acconciatura sciolta, molto curata e con una lunghezza oltre le spalle è un classico ritornato a essere super trendy per questa primavera.

Capelli da Oscar: Billie Eilish


L’Oscar per la migliore canzone è suo – già il secondo a 22 anni, un record – ma Billie Eilish non è certo una che ama passare inosservata anche per quel che riguarda l’hair look. Sul palco per cantare What Was I Made For? l’artista americana ha rilanciato uno styling qualche anno fa terribilmente demodé oggi sempre più cool: il super volume. I cosiddetti “Big Hair” di inizio anni Novanta, rivisti e corretti, sono un dei must-have del momento.

Zendaya: sempre più icona di stile


Se esistesse una categoria “best hairstyle”, l’Oscar 2024 per la migliore acconciatura andrebbe probabilmente a Zendaya.


Il suo bob con le onde è perfetto per mantenere un link con la tradizione hollywoodiana del passato, fatta di hairdo ricchi di morbide waves. Eppure il caschetto di Zendaya è anche legato alle ultime tendenze che vogliono il mitico taglio carré caratterizzato da una certa forma, una certa lunghezza e da specifiche texture. Dalla variante Old Money alla versione  Bubble… il Bob continua a dominare la scena nelle sue innumerevoli fisionomie.

Emma Stone: la semplicità si fa classe


La regina della notte degli Oscar, per la sua grande interpretazione in Povere Creature!, si presenta agli Accademy Awards nello stile che le è più congeniale, quello all’insegna dell’eleganza semplice, mai ridondante.

Riga centrale netta, chioma sciolta pettinata all’indietro per un’acconciatura dal leggero gusto rétro. La ricetta per il successo –  qualche volta e per fortuna – passa anche attraverso la semplicità.

Ariana Grande: il raccolto per le grandi occasioni


Ecco chi sta agli antipodi di Emma Stone. Ad Ariana Grande piace stupire con effetti speciali e come darle torto… la sua acconciatura per la notte degli Oscar 2024 non è certo passata inosservata, visto il suo aspetto elaborato e sontuoso.

Il suo è un raccolto da grandi occasioni, caratterizzato da uno chignon a metà dell’altezza della nuca, le due ciocche che incorniciano il viso e una serie innumerevole di Tendrils, le ciocche a forma di fusillo che regalano all’acconciatura un tocco messy eppure… ordinatissimo. 

Eva Longoria: capelli lisci e sani


Dopo Jennifer Lawrence ed Emma Stone, una notevole variante sul tema: capelli lunghi sciolti, chiaramente tra i trend più gettonati del momento.


L’ex casalinga disperata Eva Longoria, ora regista di Flamin’ Hot, si presenta agli Oscar  con un
look sensuale che lascia le spalle scoperte e i capelli delicatamente pettinati dietro le orecchie, perfettamente lisci. Semplice eppure di grande impatto.

America Ferrera: il bob Art Déco


Tra le nominate come migliore attrice non protagonista per Barbie, America Ferrera si libera definitivamente dagli scomodi panni di Ugly Betty, per diventare una delle donne più ammirate degli Oscar 2024.

Complice di questa trasformazione, anche il suo (soft) wavy bob che si ferma poco sopra il mento, caratterizzato da onde che rimandano agli elegantissimi hair look anni Venti. Una scelta azzeccatissima che la colloca tra le migliori acconciature della notte degli Oscar 2024.


Is The Hair Trend 2024 di Framesi racconta le donne alle donne

La collezione Framesi 2024 racconta le donne con la passione e lo stile di Italian Style Framesi, Energy e International. Tre storie bellissime, per tre stati d’animo diversi: Quiet, Reactive e Free.

Tutte le scelte e i gesti compiuti nel nostro quotidiano sono strettamente legati al nostro stato d’animo. Partendo da questa riflessione, che pone l’attenzione sull’individuo e sulla sua unicità, Is The Hair Trend 2024 di Framesi riflette proprio il concetto di State of Mind, quegli stati mentali che rispondono a domande come “Chi sono io? Come mi sento adesso? Che cosa desidero?”.

E tre sono gli stati d’animo messi a fuoco da Framesi e interpretati dai suoi tre gruppi stilistici – Italian Style Framesi, Italian Style Energy e Italian Style International – riconducibili a tre tipi di donna, a cui rivolgere proposte di moda capelli che diano voce alle diverse sfumature delle loro personalità: Quiet, Reactive e Free.

La donna Quiet

Quiet è la donna che ha raggiunto la solidità che le permette di vivere senza dover dimostrare qualcosa agli altri. In questa tendenza c’è l’affermazione della propria storia e del proprio posto nel mondo. Non serve eccedere per farsi notare o per sentire di esistere. Un look “tranquillo”, ma mai classico per Italian Style Energy, che resta fedele al suo DNA giovane e originale con la proposta di un carré destrutturato, in contrasto con la frangia geometrica. Contrasto che diventa ancora più evidente nel colore che sfuma dal castano al giallo sole.

Sofisticato il taglio elegantemente morbido e super femminile di Italian Style Framesi. La piccola frangia e le ciocche che si allungano sulla nuca sono accomunate da un tocco di luce che aggiunge personalità.

Da Italian Style International, un taglio arioso, realizzato con una tecnica di sfilatura che alleggerisce il volume e dona un’eleganza non convenzionale che sa di libertà. La versatilità dei capelli lunghi consente di variare lo styling, sempre evidenziando la particolarità del colore.

Reactive

In Is The Hair Trend 2024, Reactive è la ribelle, quella che vuole far sentire la sua voce per non essere complice di ciò che non approva nella società. Tendenzialmente, ma non necessariamente giovane, dice un NO deciso a ciò che è contro i suoi principi, ma abbraccia con passione le cause che le stanno a cuore.

Italian Style Energy traduce l’anima assertiva e ribelle della tendenza Reactive con un look forte, che toglie ai capelli lunghi e biondi ogni romanticismo per farne un elemento materico, quasi spigoloso. Unica concessione alla dolcezza, un lampo rosa sulle punte.

Tornano i ricci con Italian Style Framesi. La moda li riscopre in una versione quasi anni ’80, ma creati con il gusto del Terzo Millennio: molto morbidi, un po’ disordinati e liberi. Nuovi strumenti per onde su misura regalano un movimento unico e capelli sempre sani.

Un look che parla di coraggio. È il pixie cut dal colore tenero e dal look grintoso che Italian Style International ha pensato per una donna giovane e disinibita, sempre fedele a un atteggiamento di protesta contro le ingiustizie e le storture del mondo.

Is The Hair Trend 2024: Free

Free è l’espressione della femminilità contro ogni costrizione e pregiudizio sociale. Dolce e romantica, oppure sopra le righe, spiritosa, ma anche sensuale. Convinta delle proprie capacità e potenzialità, è la donna libera di essere Donna. Da Italian Style Energy, ecco una proposta che esprime una donna realizzata. La linea severa del taglio si sposa armoniosamente con una combinazione di sfumature calde e fredde.

Libertà assoluta per Italian Style Framesi, che propone un look dai capelli lunghissimi mossi da un’onda
naturale e vibranti di luci e ombre che creano un colore tridimensionale. Libera di essere libera, di fare e libera di pensare.

Immaginare oltre l’immaginabile. Anche questa è libertà per Italian Style International. Ogni donna, nel mondo, può innamorarsi di questo bob mosso e piegarlo alla propria fantasia con un colore pieno, intenso e volutamente irreale,
con la complicità del suo colorista.

Alcune immagini del backstage della collezione Is The Hair Trend 2024 qui:

Is The Hair Trend 2024 Credits:

Project coordinator:Patrizia Caldera
Shooting coordinator: Container Communication
Hair stylists:Italian Style Energy, Italian Style Framesi, Italian Style International
Makeup artist: Silvia Dell’Orto
Photographer: Karel Losenicky
Creative agency: E-motion Milano
Art directors: Elisabetta Bongiasca. Jelena Miskin
Fashion consultants: Ilaria Pizzoferrato – Paolo Lungo
Copywriters: Ilaria Pizzoferrato – Patrizia Annovazzi
Press agency: Sintesi.Biz

Per la bellezza dei capelli colorati: Keune Cleanse Mist & Revive Balm

Keune Cleanse Mist e Revive Balm sono le due novità per capelli colorati più brillanti e più sani. Il primo è un sistema dalla formula avanzata che permette di rimuovere i residui metallici dai capelli garantendo colori brillanti più a lungo, l’altro è un balsamo senza risciacquo rivoluzionario contro la rottura dei capelli.

La rivoluzione del colore

Il rivoluzionario trattamento professionale Keune Cleanse Mist è unico nel suo genere: uno spray professionale in grado di rimuovere i residui metallici che l’acqua trasporta all’interno dei capelli. Applicandolo prima di qualsiasi trattamento tecnico, questo prodotto innovativo rimuove fino all’86%* dei residui di rame in una sola applicazione, riducendo la rottura dei capelli e garantendo risultati di colore fedeli al tono.

* Test strumentali. Capelli con accumuli di rame trattati con Cleanse Mist + procedimento tecnico + After Color Shampoo

I benefici di Cleanse Mist

  • Rimuove l’86%* dei depositi di metallo in una sola applicazione
  • Risultati di colore fedeli al tono e previene la rottura dei capelli
  • Adatto all’utilizzo con tutti i prodotti Keune Color e Blonde
  • Vegano & Cruelty-Free

Il potere di Revive Balm

Progettato per riparare in profondità i capelli danneggiati e garantire longevità al colore. Keune Revive Balm contiene glucosio e pantenolo incapsulato, 20 volte più efficace del pantenolo tradizionale che ha un rilascio prolungato nel tempo.Questo trattamento leave-in ultra rinforzante e condizionante presenta anche la Tecnologia Colorshield per capelli eccezionalmente sani e splendenti a lungo.

I benefici di Revive Balm

  • Ripristina i capelli danneggiati fino al 73%**
  • Trattamento leave-in, senza appesantire i capelli
  • Protegge dal calore fino a 230°C
  • Preserva il 95% del colore dopo 5 settimane***
  • 90% di ingredienti naturali
  • Vegano & Cruelty-Free

* *Test strumentali. Capelli decolorati trattati con 3 applicazioni di Revive Balm.

***Test strumentali. Effettuati su capelli trattati con Tinta Color 7.46RI seguito da Vital Nutrition Shampoo + Revive Balm

Per informazioni su Cleanse Mist e Revive Balm rivolgersi al parrucchiere o visitare il sito ufficiale www.keune.it.

Tricopigmentazione: l’intervista ad Andrea Quintavalli, professionista del settore hair

La Tricopigmentazione è una nuova tecnica specifica di micropigmentazione che si esegue sul cuoio capelluto e grazie alla quale viene riprodotto il capello visivamente attraverso un micro deposito di pigmenti nello strato superficiale del derma.

La tricopigmentazione non è un tatuaggio tradizionale in quanto questa metodologia differisce profondamente in molti aspetti specifici: lo strumento che viene usato è specifico per SMP (scalp micro pigmentation) perchè sia gli aghi che i pigmenti sono differenti. Sono strumenti studiati per lavorare sullo scalpo, favorendo un effetto realistico e di qualità stabile nel tempo senza viraggi e ossidazioni del pigmento in blu o in verde come capita con i comuni tatuaggi.

Riguardo a questa tecnica abbiamo rivolto alcune domande ad Andrea Quintavalli, acconciatore e esperto della tecnica di tricopigmentazione. Lui ci ha raccontato in prima persona di essersi sottoposto al trattamento e risolto un disagio estetico, una difficoltà personale e ha capito che la sua vocazione era quella di poter fare stare bene gli altri e risolvere una problematica, come è stato per lui.

I casi specifici per cui si effettua un trattamento di tricopigmentazione sono:

  •     Effetto ricostruttivo del capello rasato a prescindere dal grado di diradamento
  •     Infoltimento a capello lungo su alopecie maschili e femminili
  •     Effetto ricostruttivo e correttivo su aree cicatriziali
  •     Effetto ricostruttivo su alopecie areate parziali, totali o universali
  •     Effetto ricostruttivo o di infoltimento pre/post autotrapianto di capelli
  •     Intervento correttivo su precedenti trattamenti con esito anomalo

Alcuni esempi di Case History della tricopigmentazione trattati da Andrea Quintavalli:

Tipologie e risultati della tecnica di tricopigmentazione

Effetto rasato

Questo effetto rasato è il trattamento con il più elevato grado di precisione e realismo, la cui naturalezza non permette di notare nulla di artificioso o insolito agli occhi di un osservatore, questo aspetto è fondamentale per il paziente che richiede questa tiologia di trattamento.

Effetto densità

L’effetto densità a seconda dei casi, permette di ridurre le trasparenze e le discromie, creando una copertura senza bisogno di tagliare i capelli. Un diradamento sia maschile che femminile non necessita di tagli o rasature, garantendo quindi un’esperienza positiva al paziente, senza rinunciare alla propria naturalezza.

Mascheratura cicatrici

A prescindere dall’origine della lesione cicatriziale determinata da un autotrapianto FUE e/o FUT (tecnica dell’estrazione dei follicoli), altri interventi chirurgici o comuni traumi, il camuffamento delle cicatrici è ideale per mascherarne l’aspetto antiestetico e la discromia che provoca rispetto al cuoio capelluto sano. Il risultato sarà ottimale con qualsiasi lunghezza dei capelli.

Quale tipo di preparazione e abilitazione bisogna avere per eseguire la tricopigmentazione?

Per eseguire la tricopigmentazione è necessario scegliere bene un professionista che insegni le basi tecniche e il corso sia molto approfondito, si spazia dalle conoscenze tricologiche alla conoscenza della pelle, della morfologia del cranio le proporzioni del viso, tipologie di capelli. In base all’analisi di tutti questi elementi si valuta la possibilità di eseguirla o meno. Non da meno deve essere presa in considerazione la conoscenza dei pigmenti, in quali casi utilizzarli e quali no, l’utilizzo delle cartucce e delle macchine più adeguate, oltre al rtispetto delle norme di sicurezza e di igiene.

Il professionista rilascerà un attestato di buona riuscita dell’esame finale.Inoltre è obbligatorio il corso igienico Sanitario della Regione in base alla ULSS di provenienza e dell’esercizio dell’attività. Senza questi due attestati non si può eseguire nessun tipo di tricopigmentazione. Una volta in possesso dei due attestati, si deve provvedere al locale a norma o seguire le normative se si esercita la professione in uno studio non di proprietà o in affitto di poltrona.

All’interno del salone di acconciatore si può organizzare un locale adibito all’esecuzione di questa tecnica oppure deve esserci un centro adibito esclusivamente all’esecuzione di questa tecnica?

Per questa domanda vi riporto la normativa vigente.


Quanto dura l’effetto e ogni quanto va ripetuto?

Abbiamo 2 tipi di Tricopigmentazione, trattamento rasato e densità, più altre specialità ad esempio le cicatrici ecc. Per quanto riguarda la durata posso scegliere la tipologia di pigmento più adatta alla soluzione e alla richiesta del cliente. Le tipologie di pigmento si distinguono in semipermanente e permanente. Il primo tipo semipermanente dura all’incirca 3/4 anni, nell’arco dei quali scompare lentamente. Nel caso del trattamento permanente la durata va oltre gli 8 anni per poi affievolirsi lentamente. Il professionista sceglierà assieme al cliente la durata del trattamento nel momento della consulenza, verrà ridisegnata la hair line con matite da trucco e una volta accordata la nuova attaccatura da ricreare si sceglierà la durata.

Io mi baso molto sull’età, ad esempio se un ragazzo di 25 anni presenta già una condizione di severa calvizie allora opterò per un trattamento effetto rasato permanente, con un ritocco che verrà eseguito solo dopo 3 o 4 anni, a seconda della pelle e del bio assorbimento del pigmento. Ad un uomo di 36 anni con diradamento dei capelli e principio di capelli o barba bianca eseguirò il trattamento semipermanente, perché non è certa la durata della densità dei capelli nel tempo e quindi la possibilità di modificare intensità e attaccatura. In questo caso il ritocco è annuale, ma dipende sempre dal tipo di pelle e da altri fattori, tip i buoni comportamenti di protezione dagli UV durante la stagione estiva.

I miei 26 anni di esperienza nel mondo Hair mi hanno preparato ad ogni possibile scenario e in questi casi particolari, a saper consigliare il trattamento ottimale. La tricopigmentazione non si esegue su capelli completamente bianchi o capelli molto rossi naturali. Ci sono poi casi particolari che riguardano ad esempio l’uso di farmaci che possono compromettere risultato della tricopigmentazione ed è sempre bene collaborare con un medico o il medico curante del cliente per avere il nulla osta e iniziare sereni. Credo che la sinergia tra le parti competenti sia l’arma vincente.


Per sua esperienza quale tasso di soddisfazione del cliente ha registrato?

Posso dire che la soddisfazione del cliente supera di molto le aspettative, sia dal punto di vista estetico che da quello emotivo. Questo un messaggio di un mio cliente che dice tutto: Molto di più! Io sono estasiato ogni volta che mi guardo allo specchio, Andre! Complimenti su complimenti! Il rapporto che ho con me stesso è decisamente migliorato! Non credevo che un’operazione del genere impattasse così tanto sulla percezione di me stesso!Tu sei un artista, non c’è che dire! Veramente grazie grazie grazie!!!🙏🏻

Un trattamento di questo tipo è doloroso?

Questo dipende dal cliente, è davvero soggettivo, qualcuno che non sente nulla e qualcun altro che sente fastidio, ma non è mai scappato nessuno, ho sempre concluso i trattamenti senza problemi.

Quali accorgimenti bisogna avere?

Gli stessi di quando ci si sottopone ad un tatuaggio artistico, cioè non consumare alcolici qualche sera prima, no al caffè la giornata della seduta, dormire serenamente.

Molto importante da aggiungere è che il trattamento di tricopigmentazione è unisex, anche le donne purtroppo soffrono di diradamento e per loro il disagio è fortissimo e quindi sono fiero di poter risolvere con le mie capacità un deficit che sicuramente crea frustrazione e insicurezza. Donare equilibrio, una rinnovata fiducia in se stessi e un rinnovato senso estetico a chi soffre di questo problema è una grande risultato che mi rende fiero di quello che faccio.

Quali sono le differenze tra trapianto, protesi o patch cutanei?

Rispetto al trapianto di capelli prima di tutto i risultati sono immediati, senza rischio di cicatrici o danni dermatologici. Nel caso invece di protesi o patch cutanei, il paziente è libero da vincoli in quanto non richiede manutenzione e impegno costante, regalando così maggiore sicurezza e immediata autostima.Inoltre la tricopigmentazione non vincola il paziente a nessuna cura quotidiana, come normalmente accade nelle classiche terapie tricologiche.

Per ulteriori informazioni su questa tecnica tricologica potete contattare Andrea Quintavalli e visitare il suo profilo IG:

Wedding look: ci hai già pensato alle acconciature per la sposa?

Con l’arrivo della primavera sbocciano anche i matrimoni. Fra le collezioni e le sfilate di bride fashion recenti abbiamo avvistato qualche idea per i look sposa, a metà fra tradizione e contemporaneo.

Non ci sono più le spose di una volta, e meno male. Sebbene con maggiore lentezza, anche nella moda spose arrivano tendenze innovative, prese a prestito e reinterpretate dal mondo hair and fashion di tutti i giorni. E se le passerelle propongono abiti trasparenti con scorci see-through decisamente intriganti, un segno di body positivity, la coiffure da sposa si adegua cercando di introdurre piccole ma significative variazioni. Come sempre, priorità all’indole personale, alle cromie individuali e alla coerenza con l’abito, ma si prende con più scioltezza l’idea di una coiffure meno formale, più naturale, pensata per essere vissuta e non soltanto fotografata.

Il bob da sposa

Chiariamo, non è diverso dal bob degli altri giorni ed è bello proprio per questo. Per chi ama lo chic della semplicità, un taglio medio dallo styling impeccabile è la soluzione per un look sposa che sa di contemporaneo. Liscissimo grafico o mosso curato, l’importante è che la texture sia lucida e i capelli sani.

Sposa con taglio lungo contemporaneo

Capello lungo non significa per forza composto. Anzi, la tendenza recente è quella di approfittare dell’abbondanza di materia e di texture per metterla in evidenza. Chi ha un gusto più romantico sarà entusiasta dei botticelli hair, una cascata senza fine per un mosso naturale. Chi ha un’attitudine più dinamica, troverà nel wet look da sposa una soluzione d’effetto, originale e soprattutto pratica, garantita a lunga durata.

Raccolti sposa: parola d’ordine preziosi

Il raccolto è un classico per il wedding look. Può essere piccolo e compatto, oppure lungo ed elaborato, ma in ogni caso è pensato per attirare attenzione e stupire. Il plus per rinnovarlo sta nell’aggiunta di piccoli punti luce che impreziosiscono e decorano.

Un alleato per la sposa: l’accessorio

Assolutamente da non sottovalutare è l’accessorio, che non deve essere per forza pensato per i capelli lunghi. Perfetto anche sui mezzi raccolti, sui medi e sui corti, basta scegliere quello più adeguato. La tiara o il cerchietto prezioso è uno dei più versatili, dal lungo al pixie va sempre bene. Così come le forcine, che possono essere applicate pure su un corto, o per fermare un ciuffo corposo oppure come semplice decorazione.

La pettinatura della sposa sotto il velo

Emana ancora il suo fascino il velo trasparente da indossare per la cerimonia. Ma proprio perché è un accessorio della tradizione dalla forte personalità, il consiglio è quello di abbinarlo a un’acconciatura minimale. Lo chignon tiratissimo e lucido si attualizza con una bella scriminatura centrale e in più fa da base perfetta all’attacco del velo, che può prevedere anche un cerchietto.

OLAPLEX – Ripara, rinforza e protegge tutti i tipi di capelli

OLAPLEX, il numero 1 dei marchi specializzati nel trattamento dei legami del capello, presenta N°.1 Bond Multiplier e N°.2 Bond Perfector: il servizio di riparazione e protezione per tutti i tipi di capelli. N°1 Bond Multiplier agisce come uno scudo, proteggendo i capelli durante i servizi di colorazione, schiaritura e prodotti chimici. Nel frattempo, N°2 Bond Perfector ricostruisce e continua a ripristinare eventuali legami rotti rimasti, garantendo un nutrimento completo per ogni ciocca. 

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Ogni servizio in salone è un’opportunità per riparare, rinforzare e proteggere i capelli della tua cliente, indipendentemente dal tipo o dalla condizione dei capelli. I trattamenti professionali OLAPLEX migliorano i risultati finali, consentendoti di portare la tua creatività a un livello superiore, contribuendo al tempo stesso a sostenere la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente.

OLAPLEX N°.1 BOND MULTIPLIER E N°.2 BOND PERFECTOR – RIPARA, RINFORZA E PROTEGGE

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Alimentato dalla tecnologia brevettata OLAPLEX Bond Building, questo trattamento altamente concentrato in salone offre risultati immediati ricostruendo i legami disolfuro per riparare e ricostruire in modo permanente i legami dei capelli e mitigare i danni. Il risultato sono capelli più forti, lucenti, dall’aspetto più sano e con porosità ridotta. OLAPLEX N°.1 Bond Multiplier e N°.2 Bond Perfector sono perfetti per ogni cliente e ogni tipo di capello, sia come trattamento autonomo, sia come aggiunta ai servizi chimici.

RIPARA, RINFORZA E PROTEGGE E’ IL TRATTAMENTO AUTONOMO PER TUTTI I TIPI DI CAPELLI: COME USARLO

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Il primo step del sistema professionale OLAPLEX viene utilizzato come additivo per diminuire i danni durante i processi chimici. Contiene la più alta concentrazione dell’ingrediente brevettato OLAPLEX, Bis-Aminopropyl Diglicol Dimaleato. Può anche essere miscelato con acqua e applicato sui capelli come primo passo per il trattamento autonomo per una riparazione più intensa.

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La seconda fase viene applicata dopo i processi chimici per riparare eventuali legami rimanenti che non sono stati ricollegati durante la prima fase del servizio. Può anche essere utilizzato da solo come Mini Trattamento per fornire ulteriori benefici riparativi durante gli altri servizi del salone.

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Mimmo Laserra: intervista esclusiva ad un Hairstylist che cerca sempre nuove sfide

Mimmo Laserra, hairstylist già affermato e con un’esperienza notevole nel mondo dell’acconciatura va a Sanremo con Farmaca International a cui si sente già molto legato, come in una grande famiglia.

Mimmo Laserra è un giovane parrucchiere di origine barese quando scopre il sacro fuoco dell’arte di acconciare i capelli, la sua carriera spazia tra l’Europa e l’America ma poi è Roma a rapirgli il cuore, dove adesso vive e dove ha il suo salone. Per lui il 2024 inizia con una nuova sfida e una grande opportunità, entra a far parte della grande realtà di Farmaca International e come lui stesso afferma è onorato di iniziare questo percorso con una realtà così prestigiosa che gli darà l’opportunità di restare nel suo paese di origine e dedicarsi anche al settore Education che tanto lo appassiona. Proprio con Farmaca, Mimmo Laserra ha curato l’immagine di alcuni degli artisti della Kermesse canora sanremese e a questo proposito gli abbiamo rivolto alcune domande per sapere quale è stato il suo sentiment in quella occasione.

1.Sappiamo che non è la tua prima volta a Sanremo, che emozione ti ha dato essere parte di uno show di quella portata?

Per me è stata l’ottava volta al Festival di Sanremo, sempre come personal hairstylist di alcuni artisti e devo dire che tutti gli anni è sempre una grande emozione. Più che lavorativa, per quello che si vive a Sanremo, c’è un’atmosfera veramente molto bella, un’energia potente e ogni anno si cerca sempre di dare il massimo per elevare poi l’immagine dell’artista che seguo nel migliore dei modi.

2.Hai curato gli hairlook di diversi artisti? Quali in particolare e che tipo di rapporto hai instaurato con ognuno di loro?

Quest’anno ho seguito tre artisti e in particolare Il volo. Abbiamo deciso insieme allo stylist Nick Cerioni di dare una nuova immagine, non uscendo però fuori da quelli che sono i loro canoni di eleganza rappresentata nel mondo. Sono degli artisti di fama mondiale e comunque ho osato facendo dei tagli e delle texture un po’ più glam, soprattutto su Gianluca e su Piero, dove addirittura ho deciso proprio la terza sera di cambiare il taglio, mentre la quinta sera di cambiare nuovamente, proprio per dare anche un movimento di immagine importante alla loro personalità.

Per quanto riguarda poi altri artisti, come tutti gli anni, ho curato Tananai che era ospite e quest’anno ha avuto la grande opportunità di pettinare in un modo veloce, ma bello e intenso una grande Rockstar come Gianna Nannini. Per lei ho voluto semplicemente testurizzare i suoi capelli in modo da renderla ancora più rock, con pochi movimenti e pochi prodotti, quelli giusti. Ormai sono il direttore creativo di Farmaca International insieme alla direzione artistica di Genny D’Auria, abbiamo cercato in poche mosse di renderla serena per la sua esibizione, devo dire che è una donna che mi ha colpito molto.

3.Lavorando a stretto contatto con i singoli artisti, hai captato anche la loro emozione?

Si percepisce tantissimo la loro emozione. Anche perché sei veramente a stretto contatto con loro, io instauro sempre un rapporto di amicizia, lasciando comunque e sempre i loro tempi e i loro spazi. Anche se devo dire che quest’anno mi hanno coinvolto in diverse attività, non solo per l’esibizione serale, condividendo con loro sia le ansie che le gioie con l’obiettivo di cercare insieme a loro di diventare una squadra, un team, perché questo è fondamentale.

4.Fare parte della grande famiglia di Farmaca International ti rende ancora più sicuro e consapevole del tuo lavoro?

In Farmaca sono entrato da pochissimo, ma mi sembra di starci da anni anni perchè è veramente una grande family è un’azienda che ha subito avuto fiducia in me, grazie anche a Genny D’Auria che è il direttore artistico. I nostri sono mondi completamente diversi, ma tanto vicini per tante situazioni di maturità, di lavoro e di esperienze. È questo che ci farà fare la differenza in Italia con Farmaca. Un’azienda aperta che ha voglia di innovazione, desiderio di crescere, nonostante l’indiscutibile successo raggiunto, è un’azienda che ti dà l’opportunità e la voglia di poterti esprimere.

5.Per la tua esperienza, quando pettini gli artisti, loro si affidano totalmente a te oppure hanno le idee chiare e poi trovate un compromesso?

Solitamente gli artisti si affidano a me, si mettono nelle mie mani e io parto sempre da un’analisi per capire quello che è il loro sentiment e il loro livello artistico, sia per il momento che stanno vivendo e anche i loro progetti futuri. Solitamente dopo una lunga chiacchierata si lasciano andare nelle mie mani, poche volte è successo che un artista abbia voluto qualcosa di specifico, ma questo perché secondo me ci troviamo molto in sintonia. Io penso che alla fine creare un look di un’artista di fama nazionale o internazionale sia comunque iconizzare un momento. Importante è capire qual è il posizionamento di quell’artista, cosa vuole esprimere e quali sono i suoi obiettivi.

6.Quanto è importante per un artista indovinare il look? Partendo dai capelli fino al total look?

Fondamentale oggi trovare il look giusto, io penso che oggi sia davvero fondamentale. Negli anni passati non avevamo i social, quindi si aspettava di vedere tutto in televisione o su un Red Carpet. Oggi invece in tre secondi quell’immagine ha fatto già il giro del mondo e quindi il 99% degli artisti tendono a creare un bel progetto studiato, per far si che sia in accordo con gli accessori, il make-up. Ogni artista infatti, che sia donna o uomo ha la sua crew che serve a personalizzare e creare l’immagine giusta del total look. Infatti per questo è fondamentale non sbagliare ed è anche fondamentale, non prendersela se a qualcuno non piace quello che ho realizzato, perché penso che i punti forti poi di uno stilista come me o di uno stylist siano valutare anche una critica come un’opportunità, per far meglio o comunque per portare avanti la propria visione e rafforzarla.

Biondo Chantilly: la tonalità più cool del momento


Sempre questione di sfumature, a molti occhi impercettibili, ma non a chi cerca nuove nuance. E il biondo Chantilly è quella più cool della primavera 2024.

C’era una volta, e ancora c’è con gran successo, il biondo platino, la colorazione delle dive di Hollywood. E insieme alle tonalità dorate e a quelle miele… chiudeva il cerchio di tutte le nuance possibili parlando di colorazioni “chiare”.


Ma ben prima dell’attualissimo Biondo Chantilly sono arrivate milioni di sfumature, tanto per citarne solo alcune: dal recentissimo Barbie, al più contaminato bronde; dal calore del Cashmere alla delicatezza british del Biondo “Butter”. Con queste dovute premesse, nessuna rivoluzione cromatica è in atto, ma un semplice twist che può fare la differenza: ecco le caratteristiche del nuovissimo… biondo Chantilly.

Primavera 2024: tonalità gourmand e solari


Con le sue sfumature cremose e soffici, questo colore evoca l’immagine di campi fioriti e giornate di sole, oltre che la celebre crema a base di crema pasticcera, panna montata e vaniglia. Scelta “gourmand” ideale per una trasformazione primaverile, questa nuance top tra le tendenze 2024 si distingue per la sua versatilità, adattandosi a una vasta gamma di tonalità della pelle e degli occhi. Le sfumature calde ma delicate del biondo Chantilly aggiungono calore al viso, conferendo un tocco di luminosità e vitalità al look complessivo.


Perfetto sia per chi desidera un cambiamento sottile che per chi cerca un’opzione più audace, il biondo Chantilly offre un’infinità di possibilità di styling. Nelle giornate primaverili, questa tonalità si illumina sotto la luce naturale, creando riflessi dorati e brillanti che catturano l’attenzione. È una scelta popolare anche tra chi desidera abbracciare la bella stagione con un look fresco e luminoso.

Beyoncé: antesignana del biondo Chantilly


Prima tra le celebrities a lanciare questa nuova nuance è stata la regina dell’R&B Beyoncé, che lo scorso autunno ha lanciato la sua versione di biondo Chantilly sui social, ottenendo come prevedibile milioni di like per il nuovo hair look “chiaro”.


Il suoChantilly è solo un tocco più scuro rispetto al biondo “bleach”, con una colorazione di transizione perfetta dal chiaro allo scuro o dallo scuro alla luce. Un morbido tono dorato/vaniglia, che sta bene a tutte, donando in tutti i casi leggerezza ai capelli.

Biondo Chantilly: total o con balayage


Nella sua versione total, il biondo Chantilly avvolge l’intera chioma con una luce delicata e lucente, creando un effetto di purezza e luminosità. Questa opzione è perfetta per chi desidera un look brillante, adatto a qualsiasi occasione.


Il balayage offre invece un twist più contrastato. Grazie a questa tecnica, è possibile creare contrasti più marcati tra le radici più scure e le lunghezze bionde, aggiungendo profondità e movimento alla chioma. Questa opzione è ideale per chi cerca un look più dinamico e alla moda, perfetto per chi ama sperimentare con il proprio stile.

Il Taglio Shullet: il mix vincente tra due haircut


Sono sempre più trendy le mescolanze, la fusione tra due tagli per ottenere ibridi vincenti. È il caso dello Shullet, eccentrico e sempre più cool.

Nei primissimi posti tra le tendenze capelli 2024, il taglio capelli Shullet è letteralmente esploso in questi giorni che anticipano la primavera, quasi a imitare il ritorno della natura. Anche il nome, Shullet, è un mix tra due haircut che negli ultimi anni hanno dettato le regole delle tendenze più cool: il mullet, con le sue armoniche disarmonie, e il taglio shag, tipicamente destrutturato.

Taglio Shullet: un’attitudine ribelle e irriverente


Il segreto dello Shullet risiede nella sua combinazione di elementi distintivi e marcati, per un carattere che non passa certo inosservato. Da un lato, trae ispirazione dallo shag, con layers che conferiscono un tocco di movimento e volume. Dall’altro, abbraccia l’attitudine ribelle tipica del mullet, con una parte posteriore più lunga e definita, sbilanciata rispetto al taglio frontale.


Ciò che rende lo shullet così magico e irresistibile è la sua capacità di adattarsi a diverse lunghezze e tipi di capelli. Da chiome lunghe e fluenti a tagli più corti e strutturati, questo stile si adatta a diverse forme del viso e stili personali. Inoltre, offre infinite possibilità di personalizzazione, consentendo di giocare con diverse lunghezze, texture e sfumature, per creare un look unico e per certi versi irriverente.


Lo shullet è perfetto per chi cerca un taglio che si distingua dalla massa con un tocco di coraggio e modernità. È un’opzione ideale per chi desidera sperimentare con il proprio stile senza compromettere una certa ricercatezza di stile. In altre parole… è l’haircut perfetto per esibire una tendenza ribelle che si rifà alle pop star anni Settanta/Ottanta.

Shullet: a chi si adatta meglio?


Lo shullet è versatile, adattandosi a vari tipi di forme del viso. Tuttavia è un taglio che si sposa meglio con visi ovali, quadrati e a cuore. Questo perché il taglio tende a bilanciare le proporzioni del viso, aggiungendo volume e movimento in prossimità della parte superiore e laterale del volto. Per i visi tondi, quindi, è consigliabile optare per un shullet con più volume nella parte superiore per allungare otticamente il viso, magari con un accenno di ciuffo.


Le colorazioni che valorizzano al meglio il taglio Shullet sono quelle che creano contrasto e profondità. I riflessi luminosi e le sfumature bionde, caramello o castane sono ideali per aggiungere dimensione e vivacità al taglio. Le tonalità più scure alla radice con punte più chiare possono accentuare la texture del taglio, mentre i colori pastello, o i colpi di colore vivaci, possono dare un tocco di originalità e personalità.

Capelli lunghi nel 2024? È un grande sì

Per chi se lo stesse chiedendo, no, non viviamo in un mondo di bob. Se il taglio medio imperversa, il lungo resiste e con onore. Ne parliamo con l’hairstylist.

Il bob vince facile. Ce lo conferma anche Matteo Susini, fondatore e direttore creativo di Loft Parrucchieri: “è ormai un cult della coiffure perché è un taglio che valorizza il volume, i lineamenti del viso e non è così corto da scoraggiare il tentativo di provarlo. È un po’ come la collana di perle… un gioiello unico e sempre di moda!”

Grazie alla sua versatilità e ai numerosi esempi di ispirazione che ritroviamo nel corso della storia della coiffure – da Coco Chanel a Raffaella Carrà, fino ai giorni nostri – il taglio medio non perde il suo smalto, ma c’è vita oltre le clavicole. Il 2024 offre tanti spunti anche per chi rimane affezionato alle proprie lunghezze o per chi sta pensando di imbarcarsi nell’avventura del lungo.

“I capelli lunghi non sono mai fuori moda” continua Susini “perché sono sinonimo di sensualità e femminilità. Inoltre, sono indubbiamente molto pratici: basti pensare alla coda di cavallo che tutte le donne indossano nelle più svariate occasioni, o alle mille possibilità di acconciature diverse che si possono realizzare”.

I trend 2024 per i capelli lunghi, in sintesi

La tendenza del 2024 è verso l’XXL: se li portiamo lunghi, che lunghi siano! Focus sulla naturalezza e su un aspetto sano e rigoglioso, abbinando styling lisci o mossi da onde morbide. Risultati che si ottengono facendo uso di prodotti styling adeguati. Parallelamente, il mood a livelli contagia anche il lungo: quando si vuole dare personalità a un taglio lungo ma si preferisce non eccedere nell’XXL, la scalatura rimane la soluzione migliore.

Più capelli lunghi per tutti?

“In generale, quasi tutte le donne hanno portato i capelli lunghi nella loro vita” riflette Susini. Ma c’è un criterio per capire quando portarli lunghi, una volta usciti dall’adolescenza? “I capelli lunghi in generale stanno bene a gran parte delle persone, si adattano alla maggior parte dei lineamenti del viso. Tendo a sconsigliarli alle donne non molto alte, perché potrebbero costituire un elemento di squilibrio nelle proporzioni dell’intera figura. I capelli lunghi portano l’attenzione verso il basso, per lo stesso motivo come regola generale non li suggerirei a persone over 70, perché hanno l’effetto di appesantire il viso. Infine, anche chi ha i capelli bianchi naturali a mio avviso deve ponderare bene se tenerli lunghi”.

Una questione di dedizione

“I capelli lunghi hanno molti pro: sono comodi, versatili e di sicuro impatto” commenta Susini. Risolvono con facilità i bad hair day grazie a raccolti, semiraccolti e intrecci. E sicuramente una lunga cascata di capelli lucidi e sani diventa un punto di attenzione forte. Qual è il rovescio della medaglia? “A mio parere il contro più grande è la manutenzione: i capelli lunghi vanno tenuti in ordine altrimenti, invece che donare bellezza, danno una sensazione di trascuratezza. Quindi colore, pieghe e prodotti giusti sono di fondamentale importanza”. Oltre a una serie di attenzioni per evitare le doppie punte o gli effetti negativi degli agenti atmosferici, per esempio, che su lunghezze maxi si notano più facilmente.