Complice il successo della colorazione cosmetica, sempre più numerose sono le persone che scelgono di portare i capelli grigi naturali. Ma come passare al sale&pepe nel modo corretto? Ne parliamo con l’hairstylist
Arriva un momento, nella vita di chi colora i capelli grigi, che si decide di tornare alle origini. La decisione rappresenta sicuramente una grande manifestazione di autostima, perché significa abbracciare un aspetto del proprio sé cui non si è ancora abituati. Finalmente non si teme più il segno del tempo, il grigio naturale diventa un indicatore di accettazione e serenità.
Questo passaggio psicologico è fondamentale per avviarsi con convinzione alla transizione al grigio, un percorso che può non essere semplice e immediato. Come ci spiega Daniele Luzzitelli, hairstylist partner L’Oréal e Kérastase e fondatore del salone d.mood a Viterbo, “il momento giusto per fare questo passo secondo me è quando la percentuale dei bianchi è tale da poter creare un ‘graffio’ chimicamente chiaro, per far sì che non possa essere un problema in fase di ricrescita scura”.
Quali sono i fattori preliminari da considerare per dare il via a una transizione al grigio naturale?
Principalmente bisogna considerare il fatto che non ci sia troppo colore artificiale, perché se così fosse risulterebbe molto più complicato andare a schiarire, rischiando quasi sicuramente di rovinare il capello. Pertanto consiglio di arrivare a una ricrescita naturale di 5 o 6 mesi e poi andare a lavorare sulle lunghezze, schiarendole a mano a mano.
Che caratteristiche di grigio naturale sono preferibili per avviare questo processo?
Avere una base chiara naturale è sicuramente un vantaggio, la transizione risulterà molto più semplice visto come risponde bene il capello chiaro alla schiaritura. Per le persone di base scura, invece, risulterà un pochino più difficile, perché tendono ad avere un effetto troppo “sale e pepe”. Il lavoro sarà più impegnativo perché richiederà una schiaritura più massiccia e consistente.
Come fare il passaggio sui biondi?
Se le persone bionde hanno una percentuale di capelli bianchi tra il 60/70 % si comincia a schiarire arrivando a un livello di chiaro che sia il più possibile vicino al bianco naturale della cliente. Normalmente si fa un anti-giallo che neutralizza il dorato e successivamente un toner, che porta quello stesso biondo a essere bianco.
Come farlo sui castani/scuri?
Il lavoro è simile a quello svolto sulle chiare, con la differenza della percentuale di capelli bianchi che deve obbligatoriamente essere oltre l’80 % di bianchi. La schiaritura deve essere più attenta e minuziosa, intervenendo sulle ciocche in maniera più fina e fitta.
Come farlo sui rossi?
Stesse regole delle castane scure, ovvero schiariture minuziose, con la certezza però che ci vorrà più tempo per arrivare a un risultato finale perfetto, andranno fatte sulla cliente più sedute rispetto agli altri casi.
Che tempi ci si deve aspettare per fare questo processo?
Dipende dal caso ovviamente, sul rosso ci vorrà quasi un anno, sulle scure o castane un paio di mesi, sul biondo molto spesso riesce a bastare anche una sola seduta.
Il taglio è un passo che si può escludere o è il passaggio necessario prima o poi?
A volte può essere necessario. Se un capello è scuro o rosso, le varie sedute potrebbero rovinare le lunghezze e non avere poi il risultato sperato.
Che tipo di cura viene richiesta a casa e in salone durante il processo?
L’acquisto di prodotti per il mantenimento a casa, come shampoo antigiallo per esempio, spesso è necessario per conservare la brillantezza del capello bianco, evitando qualsiasi riflesso dorato.
Che manutenzione invece una volta raggiunto l’obiettivo?
Consiglio una o due volte l’anno di ripetere le schiariture, andando a toccare solo la parte di ricrescita. Sul chiaro ovviamente la manutenzione sarà più facile.