6 Ottobre 2024

Il ritorno del Mullet, amato e odiato ma che continua a piacere

Se ne parla sempre e quasi mai positivamente, per le sue forme eccessive e disarmoniche. Eppure, da qualche anno, è sempre… revival Mullet.

In principio fu David Bowie, con il suo personaggio Ziggy Stardust nei primi anni Settanta. Poi l’ondata Glam Rock che imitò il Duca Bianco e poi… i mitici anni Ottanta, quando il Mullet uscì dall’immaginario Rock per diventare ispirazione hair look per milioni di giovani che imitavano le loro pop star preferite. Scopriamo insieme la Mullet Mania.

Perché il mullet piace sempre?

Da non confondere con le varianti Shag o Wolf Cut – tutti tagli tornati a essere trendy, ultimamente –  il Mullet piace per le sue forme insolite, volutamente disarmoniche e leggermente sbilenche. I suoi detrattori, in realtà, sono una schiera più numerosa di quella dei fan di questo taglio il cui significato tradotto in italiano è “triglia”. Eppure, sono fan convinti, agguerriti e generalmente… rock style: un gruppo unito e compatto che, ciclicamente, riporta in auge il trend del taglio più controverso degli ultimi 50 anni.

https://www.instagram.com/p/Cc03OA6M083/

Mullet: a chi sta bene

Così brutto che sublima nel bello? Non è proprio così. Ciò che piace, anche parlando di capelli, non di discute. Eppure, volendo essere un minimo obiettivi, anche l’estetica ha le sue regole: sicuramente il Mullet non è apprezzato da chi ama l’armonia nell’eleganza.

https://www.instagram.com/p/Cc2bJ_stKtz/

Dividendo il mondo in due parti, classici e romantici, il Mullet è amato da questi ultimi, votati alle grandi emozioni, alle forme non convenzionali, agli shock estetici.

A chi sta bene il Mullet? Sicuramente alle chiome lisce alla ricerca di volume e movimento. Corto sui lati – fino al rasato, nei casi più estremi – più lungo sulla nuca, il Mullet è caratterizzato da scalature molto forti e da sfilature estreme. Il risultato è quanto mai sorprendente, rock e… leggermente freak. 

Il Mullet e crazy colors

È l’accoppiata vincente, anche per questa stagione. Per coerenza estetica, infatti, una forma particolarmente elaborata si trova a proprio agio con colorazioni crazy, ampiamente sopra le righe.

Il bianco ghiaccio è super cool anche in versione curly, in un Mullet che non lesina in eccessi come questo, che mette a contrasto colori e forme: il bianco vs. castano e riccio vs. super liscio dei laterali e delle basette sfilate.

E poi c’è l’irresistibile richiamo dei giorni del Glam Rock e del pop NeoRomantico: gradazioni di Fucsia sulle lunghezze e sulle punte, radici scure. Un’alternativa (a modo suo) raffinata che tiene a bada gli eccessi nei volumi, lasciandosi andare nelle scelte cromatiche shocking pink.

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