Per l’uscita del biopic su Lady D, la piattaforma online Treatwell ha individuato i tagli iconici dell’amata principessa del Galles. Scopriamoli insieme.
Icona di bellezza, simbolo della libertà dalle convenzioni di corte, ci ha lasciati troppo giovane perché non diventasse un mito. Lady Diana è dal 24 marzo sui grandi schermi italiani con l’attesissimo biopic Spencer, ricostruzione immaginaria di un momento preciso della sua vita, in cui la principessa è interpretata da Kristen Stewart.
Presentato in anteprima all’ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia, Spencer ha ispirato la piattaforma Treatwell, leader in Europa nella prenotazione online di servizi beauty e wellness, che ha realizzato con Cosimo Mazzeo, titolare dell’omonimo salone iscritto al portale, un “viaggio” all’interno dei 6 tagli iconici di Lady Diana.
Lady Diana: short bob con frangia sfilata e piena
Il periodo tra il 1980 e l’estate del 1981 coincide con gli ultimi mesi del fidanzamento con Carlo. Diana “indossa” un hair look sbarazzino, tipico di una ventenne inglese del periodo, ma anche leggermente sofisticato. Il viso della futura principessa è tondo, pieno, e il taglio medio con frangia sfilata incornicia alla perfezione un volto “paffuto”. Per il wedding day, il bob si accorcia e diventa XS, con gli accessori giusti per equilibrare le forme del viso.
Il wispy bob/pixie cut di metà anni Ottanta
Tra i 6 tagli iconici di Lady Diana non poteva mancare il più simbolico di un’era, i mitici anni Ottanta: un bob “wispy”, leggero e appena accennato, che confluisce in un pixie cut spazzolato all’indietro, molto voluminoso e mosso. Un taglio che adesso appare un po’ “legnoso”, con scarso movimento, caratterizzato com’è da una messa in piega vintage, casco e bigodini, tipica del periodo.
Fine Eighties: i gloriosi accessori
Per Lady D, la fine degli anni Ottanta coincide con la passione per gli accessori mentre il suo status è sempre più quello della fashionista influencer ante litteram, in controtendenza rispetto alla rigidità formale di Buckingham Palace. Ecco allora arrivare sui suoi tagli iconici una miriade di accessori, dalla fascia sulla fronte ai fiori di seta, senza dimenticare il leggendario fermaglio a forma di stella, tempestato di glitter.
Primi anni Novanta: pixie cut con frangia
Oggi il pixie cut si basa su una texture luminosa e soffice, un taglio il più possibile naturale, ma negli anni Novanta era sinonimo di eleganza sbarazzina, binomio che Diana seppe interpretare al meglio, dal momento che ebbe il grande dono di apparire classy senza mai essere snob.
Metà anni Novanta: effetto wet
Tra i 6 tagli iconici di Lady Diana, quello sfoggiato negli anni centrali dei Nineties è sicuramente il più rivisitato oggi, con i vari remix dei tagli Mullet e Shag, oltre all’effetto bagnato, super lucido. Anche in questo caso, con il suo mitico flipped hairstyle, la rivoluzione estetica di Diana fu quella di sfoggiare dei tagli sovversivi, appartenenti all’immaginario rock, facendone qualcosa di estremamente elegante, in linea con il suo status di principessa. Nel 2022 il mullet 2.0 è rivisitato in chiave urban con effetti più o meno wet, a seconda del tocco, glam o sporty, che gli vuole dare.
L’ultimo periodo: il french bob con frangia
E siamo al triste commiato. Le ultime apparizioni di Lady Diana prima della tragedia dell’Alma vedono Lady D con un caschetto mini, ad altezza mandibola, chiuso dalla frangia e con ciuffo molto composto. Una sorta di french bob, spettinato ad arte, che rispecchia l’eleganza senza tempo che Diana seppe esprimere, meglio di ogni altra, nella sua parabola di donna regale che non amava le regole e inseguiva la libertà.