Al museo no e dal parrucchiere si? Non c’è logica: e così per un giorno in Olanda, le sale da museo e da concerto si sono trasformate in temporanee beauty spa per protestare contro le restrizioni imposte dal governo olandese sul coronavirus, che vedono i musei ancora chiusi a 2 anni dalla pandemia. La protesta ha avuto un largo seguito perché, secondo gli operatori del settore, una visita al museo è altrettanto importante quanto un appuntamento in un salone di bellezza: arte e capelli si incontrano.
Pochi riescono a spiegarsi come mai i musei siano chiusi mentre i parrucchieri aperti. E così centinaia di responsabili dei luoghi della cultura, per protesta hanno aperto le porte a estetisti, parrucchieri, ma anche allenatori e praticanti della meditazione, che hanno dato vita per un giorno ai musei e alle sale da concerto olandesi, trasformandoli in saloni di bellezza, palestre, sale di mindfulness. Arte e capelli, così come la bellezza, si trovano a contatto.
In base alle misure anti-covid olandesi, infatti, musei, teatri, bar e caffè non possono aprire, al contrario di parrucchieri, centri estetici e palestre.
“Chiediamo al governo solo di essere coerente, stabilire le regole in modo che tutti le capiscano. In questo momento non è così”. E per far sentire forte la protesta, la direttrice del Museo Van Gogh ha autorizzato due estetiste a smaltare le unghie delle clienti ammirando i capolavori del grande pittore.
Sono molti i settori della società olandese che condividono l’opinione che la strategia del governo in materia di contenimento del covid-19 sia illogica e contraddittoria. E così si sono organizzati: il centro di dibattiti De Balie, sempre ad Amsterdam, ha aggirato le regole aprendo le porte come istituzione religiosa chiamata Società Filosofica, la Comunità della Ragione. Il Mauritshuis, dove è esposta la Ragazza con l’orecchino di perle di Vermeer, si è trasformato in un campo di addestramento per allenamenti, mentre Il Panorama Mesdag, all’Aja, ha invitato le persone per un pomeriggio di «potenziamento mentale», e il Limburgs Museum si è trasformato in una palestra per la giornata con una sessione di Zumba.
Un bel modo per comunicare il proprio dissenso con il governo, facendo unire arte e capelli, oltre che tutto il settore beauty! Cosa ne pensate?