Pulp Riot si è concentrato sulla diversità e sull’inclusività per ispirare il proprio team internazionale a creare la European Collection 2022. Ed Estetica ha ottenuto interviste esclusive… e tre semplici parole!
Cross Studio nella capitale della moda Milano è stata la cornice del photo shoot Pulp Riot per la European Collection 2022. ADI ha ospitato un team internazionale di artisti Pulp Riot, insieme ad altri fornitori europei, e ha organizzato i servizi fotografici. I giornalisti di Estetica si sono fatti raccontare ispirazione e concept della collezione. Ma hanno anche chiesto a ogni stilista di definirla in sole tre semplici parole, a seconda della propria percezione individuale.
Ogni membro della team internazionale europeo è stato chiamato a portare non soltanto la propria creatività, ma anche le peculiarità del proprio paese. Così Jack Oles, Social Media Manager Pulp Riot, descrive la collezione come un ibrido globale-locale – o “Glo-cal” – una produzione che piacerà agli europei in generale, ma rifletterà anche lo stile specifico di ogni paese.
Jack Oles, Social Media Manager Pulp Riot
Qual è il concept che sta alla base della nuova European Collection 2022?
Volevamo davvero dare un tocco europeo al nostro marketing. Tutte le nostre strategia marketing nascono internamente e a Los Angeles, ma in questo servizio abbiamo voluto portare la bellezza di Milano, dell’Europa, del Regno Unito e degli hair stylist spagnoli, tedeschi, austriaci, ecc. Volevamo davvero renderla europea, portando il brand di matrice americana a dialogare perfettamente con il mercato europeo.
Con cosa ha contribuito ogni singolo team europeo per questo shoot?
Tutti gli artisti sono semplicemente meravigliosi. Abbiamo hairstyilist specializzati nel colore creativo, nel colore semi-permanente, nei colori belli, bellissimi. Abbiamo dei bei biondi e dei bei castani. E ognuno di loro porta il proprio gusto allo shoot.
In che modo la pandemia ha cambiato le richieste e i gusti delle clienti in merito al colore e come ha impattato su questa collezione?
Penso che le clienti e le persone in generale siano disposte a diventare un po’ più creative in termini di colorazione. In passato, se andavi al lavoro in ufficio, forse non potevi farti colorare i capelli di rosa, viola o di un altro colore. Penso che, in seguito alla pandemia, le persone siano più disposte a sperimentare con i propri capelli. Questa è la cosa più evidente che osserviamo negli Stati Uniti. Gli artisti stanno sperimentando colori più creativi in salone e desiderano spingersi oltre gli attuali limiti.
Dacci tre parole per descrivere questa collezione.
Direi audace, artistica ed europea.
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Adam Stockton, Education Manager Pulp Riot UK
Qual è il tuo ruolo in questa produzione, Adam?
Ci rendiamo conto che il senso estetico in America è molto diverso da quello europeo. Quindi, il mio lavoro in questo servizio è lavorare con Jack per assicurarmi che tutto sia sempre in linea con il brand, ma che lo stile sia di maggior appeal per il mercato europeo. Quindi, per tutto ciò che stiamo facendo durante lo shoot, magari io direi “Sì, sarebbe fantastico per il mercato europeo”, e poi Jack farebbe seguito aggiungendo: “Purché sia in linea con il brand”.
Quale idea ha portato al concept finale della collezione?
“Penso che per questa collezione in particolare, il primo concetto importante sia la diversità. L’obiettivo è essere inclusivi, per “rendere il mondo più colorato”. Il colore è per tutti, non importa quale sia la texture o l’immagine che si vuol creare. È molto importante rappresentare ogni tipo di donna, dal punto di vista etnico. Ma si deve anche essere inclusivi, nel senso che ognuna ha un aspetto unico e differente e questa è una cosa buona e giusta.
Siamo partiti dalle modelle come prima cosa. Volevamo un buon mix di modelle per assicurarci di poter lavorare su ogni tipo di capello. Poi abbiamo scelto i diversi prodotti presenti in Pulp Riot. Il nostro obiettivo era che alla fine dei tre giorni di shoot tutti i prodotti fossero utilizzati, ma sulla persona giusta.
Quale contributo porta il team di ogni paese alla collezione da un punto di vista locale?
Ciascuno degli artisti porta qualcosa di molto specifico alla Collezione Europea Pulp Riot 2022. E lo shoot è impostato proprio su questa combinazione di talenti diversi, ognuno con le sue peculiarità. Quindi, tutti sono coinvolti su ogni singolo look. Ciò significa massimizzare le potenzialità di tutti gli artisti mentre stanno lavorando su uno specifico look.
Per esempio, lunedì, il giorno della preparazione, una delle ragazze spagnole ha detto che non aveva mai lavorato sui capelli afro. Quindi, le abbiamo dedicato la modella con i capelli afro. Per prima cosa abbiamo chiesto agli artisti: “Cos’è che solitamente non fate nel vostro paese?”. Avevamo una modella a disposizione con la quale potevamo ancora sperimentare qualcosa di folle, di diverso, e allo stesso tempo acquisire nuove skill. E lo abbiamo fatto grazie anche al supporto della nostra Session Stylist Stephanie, che ha una grande esperienza nei grandi show come le sfilate Givenchy per esempio. Penso che ognuno di loro porterà le proprie idee. Decideranno la combinazione delle tonalità che vogliono usare. L’aspetto creativo è affidato a loro. Ma chiediamo loro di fare in modo che non ci ritroveremo con 10 modelle tutte con lo stesso colore di capelli.
In che modo differiscono i mercati europeo e USA?
In America vediamo che le persone sono molto più aperte ai colori molto creativi. Invece, in alcuni altri paesi d’Europa, sono un po’ più restie. Quindi, penso che l’obiettivo sia convincere il mercato europeo che si può ottenere un colore creativo senza renderlo troppo estremo. Qualcosa come una delicata tonalità pastello, ad esempio.
In che modo la pandemia ha condizionato le scelte di colore e styling delle clienti?
Penso che, in particolare per questa collezione, a causa del Covid le modelle siano arrivate con una ricrescita molto più accentuata. Penso che con il Covid le persone si siano rese conto che potevano gestire il fatto di far passare più tempo tra una colorazione e l’altra in salone rispetto a prima. Quindi se la frequenza tipica pre-Covid era ogni sei settimane, post-Covid si è usciti da questo schema, i tempi si sono allungati.
E in che modo questo cambiamento di atteggiamento ha impattato sui servizi in salone?
Una cosa che abbiamo notato è che i servizi sono più importanti, perché le persone vengono meno frequentemente. Ma le persone vogliono anche un aspetto dalla manutenzione minima, o colori che abbiano un bell’aspetto mentre scaricano nel tempo. Quindi forse iniziano con sfumature più intense che via via sbiadiranno nel tempo. Abbiamo notato un diverso tipo di approccio. Se una cliente desidera un rosa pastello, è disposta ad avere una tonalità più scura all’inizio, che poi via via si perde d’intensità. Quindi la sua visione è cambiata, invece di dire “Voglio solo una tinta pastello molto delicata”, ora sta dicendo “Non mi dispiace essere più scura all’inizio, purché che il colore duri più a lungo in prospettiva”. Sono più interessate alla longevità, alla durata della colorazione.
Dacci tre parole per descrivere questa collezione.
Direi arte, diversità, inclusività.
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Moreno Bianchini, Pulp Riot Italia Educator
Cosa dobbiamo aspettarci da European Collection 2022?
L’ispirazione è molto europea, quindi ci aspettiamo qualcosa che possiamo portare in Italia. I colori possono essere adattati per soddisfare le richieste degli italiani in modo assolutamente armonioso. Colori davvero vibranti ma allo stesso tempo eleganti. Queste nuove linee di colori permanenti e semipermanenti di Pulp Riot abbracciano le esigenze dei clienti italiani. Così i colori sono più raffinati, più armoniosi, con sfumature più delicate. Qualcosa che possa soddisfare le esigenze di tutte le donne.
In che modo la pandemia ha cambiato il concetto di collezione?
Ci ha fatto capire che è meglio non allontanarsi completamente dalla colorazione naturale di una donna. Soprattutto, la colorazione dei capelli deve abbracciare un universo più vegan, un prodotto di qualità che non danneggi la struttura del capello.
Tre parole per descrivere questa collezione.
Cool, luminosa, elegante.
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Stephanie Anned, Session Stylist
Come descrivere questa collezione, in tre parole.
Texture, personalità, individualità.
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Patrick Schraner, Pulp Riot DACH Educator
Cosa hai portato dalla Svizzera per contribuire alla 2022 European Collection di Pulp Riot?
Zurigo è una città piuttosto alla moda e io vengo da Basilea, che non ne è molto lontana. Tutto è vicinissimo in Svizzera. C’è un mix di tradizionale e super moderno, ci sono stili provenienti da tutto il mondo perché abbiamo molti brand internazionali in Svizzera. Abbiamo una forte influenza su tutto il mondo. Quindi mescoliamo tutto insieme per creare uno stile svizzero inconfondibile.
Donaci tre parole per descrivere questa collezione.
È difficile trovare tre parole, ma direi: internazionale, colorato, di alto profilo.
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Cinja Csulits, Pulp Riot Dach Educator
Quale sarà l’influenza tedesca su questa collezione?
Per me la Germania porterà sfumature naturali, capelli dall’aspetto naturale alla collezione Europea Pulp Riot 2022. Toni castani, toni biondi chiari, ma tutte sfumature che possono semplicemente crescere e sembrare ancora perfette dopo l’appuntamento in salone. Questo è molto tedesco: voler sempre apparire belli, e sentirsi a proprio agio. È uno stile casual-chic, credo.
Tre parole per descrivere questa collezione.
Le mie tre parole sono: vintage… ma moderna, una collezione di potere.
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Danny Von Tuji, Pulp Riot Dach Educator
Quale contributo porti dall’Austria a questa collezione?
Ho un salone a Vienna, in Austria, e il mio contributo a questa collezione è il colore, TANTO colore.
Donaci tre parole per descrivere questa collezione.
Bellezza grunge, senza eccessi…
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Laura May Stevens, Pulp Riot Uk Educator
Quale contributo porti dal regno unito a questa collezione?
Vengo dal Regno Unito con l’intenzione di portare semplicemente molta bellezza ai capelli.
Dacci tre parole per descrivere questa collezione.
Tre parole per descrivere lo shoot: forte, unico, rock-and-roll.
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Pedro Pimpao, Pulp Riot UK Educator
Userei i seguenti aggettivi per descrivere questa incredibile collezione: unica, diversa, libera.
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Alvaro Jiménez, Pulp Riot Spain Educator
Ecco le mie tre parole: industriale, ribelle, street-like.
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Raquel Cruz, Pulp Riot Spain Educator
Userei le seguenti parole per questo servizio fotografico: ribelle, audace, dirompente.
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Iorena Carbò, Pulp Riot Spain Educator
Ecco i miei tre aggettivi per descrivere questa collezione: attuale, fuori dagli schemi, con personalità.