Il Palazzo dell’Agricoltore di Parma ospita la mostra di Mike Nelson, The House of the Farmer. Al centro la natura e il rispetto dell’ambiente.

L’invito alla nostra redazione per la mostra The House of the Farmer è arrivato dal gruppo Davines e il motivo è presto spiegato. Questa mostra mette al centro la natura e il rispetto dell’ambiente, concetti da sempre cari a Davines. Ha inoltre luogo a Palazzo dell’Agricoltore, edificio storico acquistato nel 2020 dalle famiglie Chiesi e Bollati – proprietarie rispettivamente del Gruppo farmaceutico Chiesi e Davines – con l’intenzione di trasformarlo entro il 2023 in hotel rigenerativo. Un albergo in grado di coniugare benessere olistico, sostenibilità e impatto sociale, creando così un vero e proprio volano per la città e il territorio.
The House of the Farmer, la nuova opera dell’artista britannico Mike Nelson (rappresentato in Italia dalla Galleria Franco Noero di Torino), si presenta come un lavoro monumentale, che occuperà i cinque piani dell’edificio sito nel cuore della città emiliana. Curata da Didi Bozzini, la mostra affonda le radici nella storia dell’edificio riflettendo sul ruolo politico, economico e sociale ricoperto in 82 anni dalla costruzione, avvenuta nel 1939, e ancora oggi testimoniato dal nome stesso del Palazzo e dal titolo della mostra.
Il palazzo fu sede della corporazione che costituiva l’organo di direzione delle attività agricole sotto il governo del regime fascista, ovvero luogo in cui il lavoro dell’uomo sulla natura veniva trasformato in esercizio del potere politico. In questo contesto l’installazione di Nelson per The House of the Farmer ridisegna l’immagine dell’edificio come una scultura in sé. La scala e il pavimento imponente e ripetitivo sono stati cadenzati dagli interventi di Nelson realizzati con materiali naturali presi da un terreno bonificato di dimensioni proporzionate al palazzo. Un intero paesaggio selvaggio alle porte della città – ripulito dai materiali che rendono più difficile la pratica dell’agricoltura quali rocce, tronchi d’albero, rami e radici, l’intero fianco di una collina – è stato spostato all’interno dell’edificio per diventare parte integrante della sua struttura, della sua architettura. Questa rete di tracce visive, evocativa ma non descrittiva, traccia un percorso mentale e materiale nella memoria, tra riflessione e fantasia, tra natura e cultura.
“C’è qualcosa di molto viscerale nello “sgombero” di uno spazio – ha spiegato Mike Nelson – gli oggetti assumono una particolare urgenza o importanza che fino a quel momento era rimasta sopita. Lo strappo e il prelievo dalla campagna possono essere visti, o sentiti, come un gesto violento, in qualche modo in linea con il rapporto dell’edificio con un passato totalitario e un promemoria della disumanizzazione dell’agricoltura da parte della meccanizzazione nel XX secolo e dei mali ambientali che ne sono derivati. Il recupero di questi elementi naturali, ostracizzati a causa della loro ostruzione all’agricoltura, sembra stranamente commovente in un simile edificio.”
Con The House of the Farmer si apre dunque una nuova stagione per il Palazzo, proiettata verso l’accoglienza, l’empatia, la cultura. Valori rigenerativi che con Mike Nelson mettono radici a Parma e che oggi — agli albori di un processo di restyling che porterà nel 2023 alla trasformazione del palazzo in un “Hotel Rigenerativo” — riportano la Natura all’interno del Palazzo dell’Agricoltore.