Non una tendenza, ma uno stile di vita. I capelli Punk sono il simbolo di una violenta rottura con le convenzioni del passato. È ancora così?
Che cosa rappresentano i capelli Punk per i Millennial? Probabilmente colore, tanto colore. Tagli strani, mohicani, gli smokey eyes di Courtney Love – associati al suo biondo candeggina, sinonimo immediato di capelli Punk anni Novanta – i top di Gwen Stefani, qualche hit dei Green Days, giacche di pelle, spille, cinture borchiate. Tutto corretto, niente da eccepire, i capelli Punk sono attualmente associati a tutto questo, ma a voler approfondire c’è molto di più di una serie di icone pop che vanno a formare un concept che non è più quello degli incendiari esordi.
Questo look sono culturalmente l’espressione diretta di uno stile di vita che rompe con le convenzioni borghesi, il vecchio Rock‘n’Roll e qualsiasi forma di ordine precostituito. Più che un genere, una forma mentale che ha dato vita a un tipo particolare di musica, il Punk Rock, a una propria moda e appunto ai cosiddetti… Capelli Punk.
Erano gli anni centrali dei mitici Seventies e, da quel momento, il concetto di colorazione e di taglio non sarebbero stato più lo stesso. Il look punk è audaci, fuori dagli schemi e sempre provocatori.
Icone pop e ispirazioni
Nel 2021 parlare di capelli Punk vuol dire definire uno stile fuori dall’eleganza tradizionalmente intesa, colorazioni “crazy” e tagli di capelli – dal mullet ai mohicani, dai pixie cut alle cotonature esplosive – che si rifanno a icone punk di fine anni Settanta, una su tutte la britannica Siouxsie Sioux (and the Banshees) con i suoi mitici capelli Punk, ispiratori del movimento Goth negli Eighties.
Qualche anno prima dell’esplosione dei capelli Punk in tutta Europa – dove si vedono le acconciature più eccentriche – negli Stati Uniti Patti Smith e i Ramones sono gli interpreti di capelli Punk meno appariscenti, con i loro long bob mossi con frangia e di color nero corvino. L’idea di “capellone” hippie, di qualche anno prima, è comunque rinnovata.
Negli anni Novanta il Grunge rivaluta i capelli Punk, con l’antieroe della X-Generation: Kurt Cobain e il suo caschetto biondo “bleach” sono il simbolo di un decennio che si rifà allo spirito “No Future” del Punk 77.
Uno stile alternative
Mohicano, glorioso moicano. Questo è il taglio più iconico sopravvissuto al passare degli anni, rimanendo un classico degli haircut più coraggiosi e alternativi.
Ma questo stile è ancora il simbolo forte che erano sul finire degli anni Settanta? Ovviamente no. Tutto nasce underground e nella maggior parte dei casi finisce per diventare mainstream. Ma ciò non toglie ai capelli Punk di Terzo Millennio, il loro fascino “alternative”.
Nel 2021 questo stile non ha perso la loro grande forza espressiva: le colorazioni al neon sono diventate pastello, è rimasto intatto il ciuffo così come il rasato ai lati, un tratto tipico che si è mantenuto negli anni. Nei più recenti tagli Punk tutto ha preso una sembianza shag/mullet e sono diventati trendy quelle acconciature che “abbassano le creste” per esaltare i ciuffi posteriori che corrono lungo la nuca e il collo, fino a toccare le spalle.