È bastato il solo annuncio del passaggio in zona rossa, a fare scattare la corsa appuntamento dal parrucchiere per un taglio e una tinta. Ma due giorni di lavoro pieni non bastano a placare le preoccupazioni crescenti per il futuro…
Il weekend del 13 e 14 marzo Confartigianato Roma ha segnalato “un aumento delle prenotazioni del 30%, con tante richieste dell’ultima ora e clienti che cercano di anticipare appuntamenti già presi per le prossime settimane”. Tanti i professionisti che sono rimasti “aperti fino all’ultimo istante utile per soddisfare le richieste dei clienti e anche per alleviare, per quel poco che sarà possibile, le perdite causate da questa nuova chiusura”. Perché le perdite saranno importanti, assicurano, stimate in 34 milioni e 200 mila euro solo nel settore coiffure e solo per il passaggio in zona rossa dell’Area Metropolitana di Roma, ogni 14 giorni di chiusura. Solo a Roma, la perdita stimata è di 23 milioni e 400 mila euro” (fonte: leggo).
Non soltanto i parrucchieri romani in crisi per le nuove chiusure, come manifestato ad esempio in questo video, pubblicato sulla fanpage de Il Mattino, dove si sono raccolte le parole dei parrucchieri napoletani:
Preoccupazioni e ansie condivise da gran parte degli acconciatori italiani, che si trovano attualmente in zona rossa, ovvero Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto. Per tutti, la certezza di ulteriori perdite che si andranno a sommare a quelle già registrate finora. E a quelle ulteriori, per tutti i protocolli di sicurezza (igienizzazione, ingressi contingentati…) adottati finora. Voi che cosa ne pensate?
Un provvedimento senza alcun senso,