Ce ne sono tantissime e tutte belle per motivi diversi. Scopriamo tutti i tipi di trecce capelli (o quasi) per prepararci ai look più primaverili.
Una delle star degli hair look. La treccia da diversi anni sta godendosi un periodo d’oro: capace di rinnovarsi a ogni stagione, rimane fra le soluzioni hair più efficaci. Dalla più facile alla più complessa, ecco una carrellata su tutti i tipi di trecce capelli (o quasi) per ispirare i look della prossima bella stagione in arrivo.
Treccia a tre ciocche
Questa è la prima da imparare, la tecnica è davvero semplice: la ciocca di destra passa sopra quella di mezzo, quella di sinistra sopra la nuova ciocca di mezzo, quella di destra di nuovo nel mezzo e così via per tutta la lunghezza.
Treccia francese
La treccia francese è un evergreen. Di semplice esecuzione, si dimostra adatta in mille situazioni, da un appuntamento romantico a un colloquio di lavoro, tutto dipende dallo stile con cui la si realizza (morbda, sfilata, ordinata…). La sua peculiarità sta nel punto di partenza: le ciocche sono sempre tre, ma si inizia a intrecciare dalla sommità della testa.
Treccia olandese
Molto simile come effetto alla precedente, cambia l’esecuzione: anziché passare le tre ciocche una sull’altra, si fa il contrario. Ecco perché viene chiamata anche treccia francese al contrario.
Treccia a spina di pesce
Può partire dalla testa come dalla nuca, si costruisce separando inizialmente le lunghezze in due sezioni distinte. Può essere realizzata morbida o ben aderente, al centro o di lato ed è perfetta per ogni situazione.
Treccia a corda
Più complessa nell’esecuzione di quella a tre, richiede un po’ di pratica. Per tenere bene separate le ciocche può essere utile trattare prima le lunghezze con un prodotto disciplinante. L’effetto wow finale è garantito.
Microtrecce
Le microtrecce si caratterizzano per usare poca massa e per essere pensate come decorazione complementare del look. Solitamente si tratta di piccole trecce a tre ciocche che vengono sparse fra i capelli, oppure agganciate al ciuffo o a supporto di mezzi raccolti.
Treccia a corona
Per realizzarla, si creano tre sezioni come per una treccia classica, aggiungendo delle ciocche un po’ alla volta girando in orizzontale sempre dallo stesso lato. Se i capelli sono lunghi abbastanza si riesce a completare il giro ottenendo un hairlook romantico cui possono essere aggiunti fiori o altri accessori.
Treccia laterale
Il principio è lo stesso della treccia a corona, anziché posizionare l’intreccio al centro viene realizzata di lato. Le tecniche possono essere le più diverse: da quella tradizionale all’olandese alla spina di pesce.
Boxer braid
Con questa definizione si indicano solitamente due trecce laterali, alla francese. L’effetto può essere romantico, ma anche molto urban o sportivo, a seconda del look che vanno a completare. Rappresentano uno degli styling treccia più trendy, con rivisitazioni molto attuali.
Treccia a cerniera o a cinque ciocche
La zipper braid è decisamente d’effetto e richiede una certa abilità nell’esecuzione, può paragonarsi a un’acconciatura importante vera e propria.
Treccia a cascata
Chi ama i mezzi raccolti troverà nella treccia a cascata una soluzione facile e d’effetto. Si richiede solo tanta pazienza, perché l’esecuzione è molto simile a quella francese, solo che l’andamento non è in verticale ma in orizzontale per abbracciare tutto il capo.
Pipe braid
La pipe braid viene chiamata così perché ha una ciocca portante che fa da “tubo” cui si agganciano le altre. Può essere singola o doppia, solitamente si ancora a tutta la lunghezza del capo per lasciare libere le ciocche superata la nuca.
Treccia a cresta
Altrimenti detta alla moicana, ha uno spirito decisamente rock. E si presta benissimo a tante variazioni sul tema giocando su volumi, intrecci, aggiunte di accessori.
Dino braid
Ricorda un po’ la silhouette dei dinosauri, ecco perché è chiamata così la dino braid, che invece regala un effetto molto contemporaneo e urban.