In Belgio, finalmente, dopo 100 giorni si potrà tornare dal parrucchiere. Il Governo ha infatti deciso di ridare la possibilità ai professionisti dell’hairstyling di riprendere la propria attività.
Dopo 103 giorni, i parrucchieri belgi potranno riaprire le proprie attività a partire dal 13 febbraio, e tornare a coccolare i propri clienti. Le proteste contro il Governo si erano intensificate soprattutto nelle ultime settimane, dopo che una parrucchiera belga si è tolta la vita a Liegi.
Un altro problema dello stop prolungato è stato l’aumento del cosiddetto nero. Con i saloni chiusi, ne hanno approfittato immediatamente i parrucchieri che girano casa per casa e che non rispettano alcuna regola igienico-sanitaria e di fatturazione. Il tema dei parrucchieri a domicilio, è stato più volte sottolineato dall’intera categoria dei parrucchieri italiani anche durante il primo lockdown di marzo 2021. Un problema che si è andato a unire ai forti danni cui le attività sono state costrette a far fronte. In questo clima di incertezza, inoltre, ha influito molto la paura del recupero del fatturato perduto. Preoccupazione che ha investito anche il nostro Paese.
Le proteste crescenti e i ritardi dei vaccini hanno convinto il governo belga a riaprire le attività dopo più di 100 giorni. E mentre i parrucchieri riapriranno a metà febbraio, per estetisti, centri massaggi e tatuatori si dovrà attendere il 1 marzo. Ovviamente per i parrucchieri belgi le regole da seguire saranno rigide, come l’attesa di 10 minuti tra un cliente e l’altro per poter disinfettare, la prestazione solo su prenotazione, nessuna sala d’attesa interna e la ventilazione costante.
Il Primo Ministro Alexander De Croo, ha sottolineato come sia importante, in un momento così difficile come questo, vedersi e sentirsi bene per superare questi mesi duri. Il parrucchiere non è solo un semplice vezzo ma diventa fondamentale per aiutare tante persone a sentirsi più felici.