Saper scegliere i materiali giusti per arredare il negozio da parrucchiere è uno dei segreti per ottenere un effetto wow. Estetica ha raccolto tre esempi internazionali cui ispirarsi.
Nella fase di progettazione di un salone è importante scegliere con oculatezza i materiali da usare, non solo per le loro caratteristiche pratiche e funzionali, ma anche per la loro capacità di contribuire a comunicare l’immagine desiderata.
Le possibilità sono numerose. Le resine, per esempio, si prestano bene sia per pavimenti sia per pareti, grazie alla loro caratteristica di creare superfici omogenee e prive di fughe. Le pietre naturali sono resistenti e adatte a ogni area del salone. Anche il legno non va mai fuori moda, caldo e versatile, adeguato per rivestire pavimenti così come per scaffalature o mobili contenitori.
Estetica ha selezionato tre esempi internazionali particolarmente interessanti per l’uso di materiali che caratterizzano l’ambiente in modo efficace.
L’importanza dei dettagli
In questo super salone di Minneapolis (USA) appartenente al marchio Salons by JC, la personalità dell’ambiente è creata soprattutto dai dettagli: velluto in colore contemporaneo per le poltrone, rivestimenti a effetto marmorizzato per la reception, tavoli dalla vocazione pop per rendere confortevole l’attesa. Lo spazio è imponente, sono 1000 metri su due piani, resi ariosi da legno e un uso generoso del vetro, scaldato adeguatamente da tocchi di colore e materiali dalla forte personalità.
L’effetto texture
Tutt’altra filosofia per il salone Say No Mo a Kyiv in Ucrania. Qui il protagonista principale è il calcestruzzo, ma si può notare che in generale è la ruvidità delle superifici a caratterizzare il salone. Abbinati al cemento, infatti, ci sono altri materiali – sia nei rivestimenti di pareti e pavimenti sia nei tessuti usati per arredi e tendaggi – dove i codici estetici del brutalismo si declinano su più canali: mattoni a vista, lavandini dorati dalle superfici opache, sedute di tessuti grezzi dai colori neutri.
I tanti volti del legno
Non solo parquet. Il salone giapponese Sweet Room progettato dallo studio Log.design fa un uso differenziato del legno. Al classico pavimento spinato abbina travi a vista al soffitto, tavoli da lavoro in massello che sembra appena rubato a un bosco, listelli regolari e ordinati come motivo decorativo per la reception. Tutte le sfumature, le venature e i tagli diversi del legno sono sfruttati al meglio per creare un’atmosfera naturale, ma sofisticata e curata.