Ha più di 110 anni ma non li dimostra affatto: storia e curiosità sui capelli a caschetto, il taglio che non passa mai di moda.
Coco Chanel, Raffaella Carrà, Dua Lipa e Anna Foglietta sono solo alcuni dei tanti personaggi famosi che hanno scelto per la propria immagine i capelli a caschetto, uno dei tagli più trendy e chic di sempre.
Nonostante abbia più di 110 anni, oggi il bob (o carré) è considerato un look versatile ma dallo stile glam-chic, adatto alle donne di tutte le età.

I primi anni del bob
I capelli a caschetto nascono nel 1909 per mano dell’hairstylist parigino Antoine, ispirato dallo stile cavalleresco di Giovanna D’Arco. Un taglio corto e molto geometrico, dall’aspetto mascolino, che viene visto come simbolo di libertà ed emancipazione femminile, perché va contro la concezione che la femminilità era direttamente proporzionale alla lunghezza dei capelli.
Il bob ha avuto successo intorno al 1915 in tutta Europa e negli Stati Uniti, dove viene mostrato al grande pubblico da alcune star del cinema. Inizialmente gli spettatori vedevano questo taglio come uno scandalo, ma poi viene apprezzato.
Tra le attrici che a quei tempi portavano i capelli a caschetto abbiamo Irene Castle, con un carrè corto e mosso conosciuto ai più con il nome di “Castle Bob”, e Louise Brooks, con invece un bob nero corvino asimmetrico, abbinato a una frangetta definita.

L’evoluzione negli anni ’20-’30
Al termine della Prima Guerra Mondiale, negli anni ‘20, i capelli a caschetto tornavano alla ribalta con Coco Chanel. Dopo esserci bruciata i capelli lunghi con i fornelli, la stilista aveva scelto di portare un carré ondulato, per mostrare agli altri un’immagine di sé forte e dinamica.
Successivamente negli anni ’30 anche le Flappers Girls, giovani ribelli e ballerine di Charleston, indossano un wavy bob, super definito con il ferro, laccato e con riga a tre quarti. Un segno ribellione e indipendenza dai conservatori dogmi societari.

Il boom negli anni ’60
Per un po’ di anni, la moda dei capelli a caschetto si è assopita, per poi tornare alla ribalta nel 1963, quando l’hairstylist Vidal Sassoon decide di reinterpretare il bob con nuove geometrie, per adattarlo alle esigenze dell’epoca.
I capelli a caschetto esplodono in Italia proprio negli anni ’60. Fautrice di questo avvenimento è certamente Caterina Caselli, che durante il XVI Festival della Canzone Italiana del 1966, sfoggia un carrè biondo, conquistandosi così il soprannome di “Casco D’Oro”. Altra donna dello spettacolo che adotta il bob come icona di stile è Raffaella Carrà.

Negli stessi anni negli Stati Uniti le donne portano i capelli a caschetto nella versione cotonata: il bob si allunga e diventa pettinatissimo e voluminoso, dando vita a uno stile baby doll che ritroviamo nella commedia musicale Hairspray.
Intramontabile è anche il bob riccio e vaporoso di Marylin Monroe, portato di lato con punte all’infuori, in concorrenza con il caschetto cotonato di Jackie O’ Kennedy.

Dal 1990 a oggi
Dopo il periodo florido degli anni ’60, i capelli a caschetto non sono più in voga fino a quando non ritorna prepotentemente nel mondo del cinema anni ’90. Il carrè diventa un taglio iconico per alcuni personaggi di film o serie TV: Uma Thurman in Pulp Fiction, Cameron Diaz in Tutti Pazzi per Mary e Jennifer Aniston in Friends.
Il bob diviene quindi il taglio più copiato del decennio, persino dagli uomini per merito dell’effetto grunge, con capelli spettinati e decolorati.

A oggi sono tante sono le celebrity che indossano un bob, in chiave più contemporanea rispetto al passato. Come non citare Victoria Beckham, Kim Kardashian o Lucy Hale.
Ma dal 1990 fino ai giorni nostri il taglio capelli a caschetto si è comunque evoluto o addirittura trasformato, grazie a un gioco di forme e geometrie, lunghezze, sfilature o scanalature.
L’essenza del bob però è rimasta nel tempo, ovvero un taglio corto che rende chic chi lo indossa.
[…] alla ribalta, proponendo una nuova declinazione per il bob che a ogni stagione sa rinnovarsi. Il caschetto leggero e smussato, spesso accompagnato dalla frangia, è in generale più corto del lob tanto […]