In Spagna molti saloni di acconciatura hanno avuto la possibilità di riaprire già da lunedì 4 maggio dopo 50 giorni di lockdown, cosi come tutti gli esercizi commerciali al di sotto dei 400mq. Con la regola generale di un addetto per ogni cliente, il distanziamento di 2 metri tra una postazione di lavoro e l’altra, l’ingresso solo su appuntamento.
di Sergi Bancells
Tutto è partito il 28 aprile quando il Presidente Sanchez ha presentato in tv le quattro fasi progressive in cui si sarebbe sviluppato il programma di ritorno alla normalità.
Il giorno successivo l’Associazione Stanpa (che riunisce le più grandi aziende del settore acconciatura) ha presentato in conferenza stampa la sua Guida di raccomandazioni sanitarie e igieniche per i saloni di acconciatura, col supporto di importanti player dal settore, associazioni e aziende. In ogni caso, il BOE (Bollettino Ufficiale dello Stato spagnolo) lo ha pubblicato solo domenica 3 maggio, a meno di 24 ore dalla riapertura. Così, per la ripartenza, non tutti i parrucchieri si sono sentiti pronti e adeguati… Si calcola che solo il 50% abbia in effetti riaperto già questo lunedi 4 maggio (tra cui tutte le grandi catene di franchising), mentre gli altri hanno deciso di attendere fino al lunedi successivo, il prossimo 11 maggio.
Per chi ha riaperto, il primo giorno d’attività ha fatto registrare un grande boom mediatico: televisioni e giornali, addirittura in prima pagina… L’euforia delle clienti era palpabile. Cosi come la soddisfazione dei parrucchieri che hanno cominciato a sfoltire le lunghe liste d’attesa che si sono create.
E, dalle notizie raccolte, la maggior parte dei saloni sono ‘full booked’ per almeno tre settimane.