Ventotto aziende italiane che fanno parte dell’ eccellenza del comparto ‘prodotti professionali per parrucchieri’, hanno prontamente reagito all’annunciato posticipo della riapertura dei saloni con un comunicato congiunto indirizzato al Presidente Conte. Nel testo si esprime disappunto e sconcerto per una decisione che sembra non tener conto della realtà economica di un settore già duramente colpito da due mesi di totale inattività.
“I parrucchieri presenti sul territorio italiano – si legge nella lettera – anche con l’aiuto e il consulto delle nostre aziende, sono preparati e pronti a ripartire attenendosi scrupolosamente ai vari protocolli di sanificazione dei locali, mantenimento delle distanze di sicurezza, riduzione delle postazioni di lavoro, fornitura e utilizzo di dispositivi di protezione individuale anche per la clientela, svolgimento dell’attività solo su appuntamento, e così via…”
Le oltre 20 aziende firmatarie presentano inoltre i dati allarmanti che stanno già attanagliando il settore dei parrucchieri che, da un ulteriore chiusura generalizzata, potrebbe ricevere un colpo fatale con conseguenze occupazionali e ricadute sociali facilmente immaginabili.
“ È anche bene ricordare che – prosegue la lettera – grazie al mondo della cura dei capelli e della bellezza delle persone riescono a trovare lavoro e sostentamento oltre 250.000 addetti. E imprese che, oltre a produrre e commercializzare prodotti e attrezzature, danno vita a molteplici iniziative di promozione e formazione; grazie anche ad una rete vendita costituita nel complesso da migliaia di agenti di commercio che ora si trovano ad affrontare una contingenza drammatica”.
L’invito finale al governo è quindi quello di “avere uno sguardo più ampio e operare una sintesi tra le esigenze di salute pubblica e le necessità lavorative, rendendo possibile ben prima di giugno la riapertura dei saloni, almeno in quelle aree in cui si ha minor situazione di pericolo pandemico…