28 Marzo 2024

Addio a Franco Scarpa

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Dopo una lunga malattia si è spento Franco Scarpa. Icona dell’acconciatura internazionale degli anni '70 e '80. Uno degli stilisti italiani più famosi e stimati all’estero.


Cresciuto alla scuola del maestro Vidal Sasson, diventò direttore artistico ‘per merito acquisito’, quando nel 1973 con Christopher Brooker ideò il taglio ‘the Berret’ che, dopo il Bob e il Five points cut, diventò l’emblema del nuovo corso della scuola di taglio di Vidal nella ‘swinging London’.

Estetica cominciò a pubblicare le sue immagini e a parlare di lui. In Italia cresceva la curiosità per conoscere il personaggio insieme a tutto il team di Vidal Sassoon (in cui lavoravano molti italiani poi diventati famosi come Tony Rizzo, John Santilli, Angelo Poli) che tanto stava incidendo sul nuovo corso dell’acconciatura. “Così Franco debutto in Italia” racconta Roby Pissimiglia, editore di Estetica. “Io lo ricordo a Torino nel '77 e mi impressionò davvero. Era un vero animale da palcoscenico: carismatico, occhi magnetici, portamento sicuro di sé, quella pronuncia inglese con un pizzico di romanesco. Quando illustrava un taglio poteva metterci anche più di un’ora… ma ti teneva incollato: ogni particolare, ogni gesto, ogni angolazione, ogni presa di ciocca era spiegata nei minimi particolari”.

il taglio ‘the Berret’

In Italia rimase poi a lungo, aprendo con Angelo Poli a Milano il salone Friends of Vidal Sassoon di cui parlarono tutti i media e che diventò il portavoce della scuola inglese in Italia. Ma Franco aveva in sé una grande sete di comunicare il suo sapere, di cercare nuove esperienze di vita. Per lui si aprirono le porte dell’America come ricorda Dwight Miller, top star dell’acconciatura americana che mosse i primi passi di stilista proprio con Franco nel mitico salone di Sassoon a Sloane Street: “Franco era un’icona per il suo bagaglio tecnico e per come sapeva incantare gli spettatori. E nei suoi anni trascorsi viaggiando negli States si era permeato della cultura degli Indiani Americani, acquistando oggetti e memorabilia che poi ritrovai nella sua casa di Roma…”.

Il suo grande amico Angelo di Pasca, che è rimasto in contatto con lui sino agli ultimi giorni, ricorda che Franco Scarpa accompagnò cosi a Chicago la spiegazione dei primi rudimenti di taglio: “Angelo, guarda sempre le mie mani per come si muovono tra di loro, perché solo attraverso le mani puoi diventare qualcuno di importante. Le parole non bastano, le parole si dimenticano subito. Ma le mani parleranno per sempre…”.

In effetti è stato proprio così. Un altro suo famoso collega e amico, Tony Rizzo, appena appresa la notizia ha sintetizzato bene il testimone che Franco Scarpa lascia a tutti gli acconciatori: “il lavoro di Franco Scarpa continuerà a ispirare generazioni di parrucchieri”.

È così sarà. Grazie Franco!

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