I saloni di acconciatura potranno richiedere un finanziamento di 25.000 euro. Ecco quali sono le nuove disposizione del Governo, che dovranno essere approvate in Parlamento questo venerdì.
I titoli dei giornali parlano di 'potenza di fuoco', di 'bazooka di liquidità', di 'pioggia di miliardi mai vista prima'. In effetti con i 400 miliardi di liquidità alle imprese che si sommano ai 350 del decreto Cura Italia, l'economia italiana vuole immettere benzina nel motore per poter ripartire a pieno ritmo appena possibile. Detto questo però è importante analizzare come sono stati articolati i prestiti alle aziende, come slittano le tasse, come si riducono gli acconti. E, soprattutto, analizzare tutte queste voci in funzione delle attività commerciali, quindi dei saloni d'acconciatura.
Come dare ossigeno alla liquidità del salone
Per le piccole imprese, autonomi, professionisti e negozianti (quindi anche per i parrucchieri): un finanziamento automatico fino ad un massimo di 25.000 euro e senza dover presentare garanzie di sorta o dover essere soggetti ad alcuna valutazione sull'andamento della propria attività. Il finanziamento dovrà essere restituito in 6 anni.
Per chi ha ricavi o compensi inferiori a 50 milioni annui (e che possa dimostrare un calo dei ricavi non inferiore al 33% rispetto al marzo del '19): la sospensione dei versamenti di IVA, contributi Inps, ritenute Irpef. Stesso meccanismo anche per il mese di aprile.
Per gli acconti che si dovranno versare: meno tasse in quanto il conteggio non sarà effettuato sulla base dei redditi dell'anno precedente ma potrà essere calcolato sulla base delle stime dei redditi previsti per l'anno in corso (che si suppongono, nella stragrande maggioranza dei casi, inferiori).
Per completezza, ricordiamo anche che sono previsti altri due finanziamenti destinati ad imprese di maggiori dimensioni, sempre da restituire in 6 anni con possibilità di pre-ammortamento di 24 mesi.
- Un finanziamento fino ad un massimo di 800.000 euro con garanzia dello Stato al 90% e 10% di Confidi, per imprese con meno di 5.000 dipendenti e un fatturato fino a 1,5 miliardi euro.
- Un finanziamento fino a 5 milioni di euro per impreso con più di 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro, con garanzia all’80% dello Stato.
In questi ultimi due casi l’importo richiesto però non deve essere superiore al maggiore di questi due elementi: 25% del fatturato 2019 o 2 volte il costo degli stipendi 2019. Inoltre, l’azienda non deve risultare in difficoltà o tra le esposizioni deteriorate della banca.