Guida utile alla sopravvivenza economica in quarantena.
- Monitorare costantemente i continui provvedimenti che il governo sta emanando a favore delle imprese e dei lavoratori, confrontandosi settimanalmente con il proprio consulente o il commercialista di fiducia.
- In caso di mancanza di liquidità, decidere se regolare i versamenti relativi a ritenute alla fonte, Inps, IVA, scaduti il 31 marzo 2020, in un’unica soluzione il 31 maggio o in rate mensili (massimo 5 rate)
- Schedulare entro fine giugno (salvo ulteriori proroghe) i versamenti relativi a cartelle di pagamenti, accertamenti e avvisi di riscossione di Agenzia delle Entrate, INPS ed enti territoriali in scadenza entro il 31/5 (il termine è stato spostato di un mese).
- Chiedere alla propria banca le condizioni per nuove aperture di credito ed ogni ulteriore misura di finanziamento, per poi compararle con quelle di altri istituti e scegliere quella più favorevole.
- Fare domanda all'Inps per il bonus da euro 600 (per il mese di marzo ma potrebbe aumentare l'importo per i prossimi mesi…). Si può accedere alla procedura telematica se si è lavoratori iscritti all’INPS, come artigiani, commercianti, lavoratori autonomi o amministratori, e se non si percepisce una pensione.
- Confrontarsi con il proprio consulente del lavoro nel caso si intenda applicare la cassa integrazione per i dipendenti. È prevista per una durata fino a 9 settimane e può avere un effetto retroattivo dal giorno di reale chiusura del salone, dal 23 febbraio in poi.
- Sospendere le rate di mutui, finanziamenti e leasing (per il momento fino al 30/9), presentando apposita richiesta e autocertificazione alla propria banca.
- Ricorrere al credito di imposta (60% da scalare dalle tasse) per l'affitto del negozio verificando che il salone sia classificato C1.
- Richiedere alla propria banca se è possibile sospendere per 9 mesi i pagamenti delle rate del mutuo della prima casa.
- Approfondire l'entità e le modalità di accesso al contributo per gli acquisti di dispositivi di protezione individuale. Sarà disponibile un credito d’imposta parti al 50% per la sanificazione del salone e degli strumenti di lavoro.