Il contesto attuale sta cambiando gli scenari anche economici del Paese. E se al momento è impossibile avere una visione prospettica e d’insieme, alcuni imprenditori italiani stanno comunque fronteggiando bisogni e urgenze. Abbiamo chiesto ad alcuni responsabili di aziende top del settore coiffure come stanno affrontando la crisi. Ecco cosa ci ha raccontato Gianni Manzetti, co-titolare della Farmen, azienda italiana con oltre 50 anni di storia.
Come sta affrontando la vostra azienda le turbative di mercato (viaggi rimandati, fiere posticipate, ordini sospesi…) che la situazione di diffusione del Coronavirus sta causando su tutti i mercati?
Come gran parte delle Aziende Italiane (e non solo) siamo stati costretti a sospendere temporaneamente ogni tipo di attività formativa e congressistica, il che si sovrappone all'annullamento / spostamento dei principali eventi fieristici e di moda del settore in ambito Europeo. Sono stati sospesi anche i viaggi Incentive previsti nel 1° semestre 2020.
I danni non sono di facile imputazione, ma di certo avranno, purtroppo, pessimi riflussi anche sulla restante parte dell'anno 2020. L'unica strategia in questi casi è la navigazione a vista, per cui si cerca di produrre e consegnare il massimo possibile, nel nostro caso in tutti i mercati Europei, lottando quotidianamente con i grandi problemi logistici oltre ai forti pregiudizi e limitazioni che gravano sui residenti Italiani in questo frangente. Le call conference e la nuova tecnologia digitale aiutano solo parzialmente a rispondere alla richiesta formativa.
Che cosa vi aspettate – come aiuto e supporto – in questo momento da istituzioni, media, organizzatori di eventi…?
Molto realisticamente non ci aspettiamo niente da nessuno. Desideriamo semplicemente che tutte le Istituzioni, in senso lato (Governo, Associazioni, Enti Fieristici, Media) lavorino nella direzione comune di abbattere prima possibile il clima di pregiudizio e isolamento in cui il sistema Italia è stato relegato.