Nel settore edilizio la tecnologia sta introducendo metodi costruttivi che consentono di realizzare soluzioni innovative. Scopriamo insieme a un esperto quali possono essere utili per progettare un salone di acconciatura.
di Daniela Giambrone
Per progettare un negozio da parrucchiere è necessario prendere in considerazione tanti aspetti. Uno di questi è sicuramente il locale che lo ospita e come viene ristrutturato e arredato. L’edilizia è un settore che in questi ultimi anni sta attraversando una rapida evoluzione: grazie alla diffusione di metodi costruttivi nuovi si possono realizzare soluzioni originali, sia dal punto di vista dello spazio, sia dal punto di vista dell’arredo personalizzato. Insieme all’architetto Massimiliano De Leo dello studio De Leo & Drasnar di Torino abbiamo esplorato il panorama attuale delle tecniche più innovative e individuato quali possono essere utili per progettare un negozio da parrucchiere.
Stampa 3D per piccoli complementi di arredo
Consiste fondamentalmente nella disposizione/addizione sequenziale di strati di materiale per creare dei volumi tridimensionali. “Questo sistema è stato sviluppato negli anni Ottanta” spiega De Leo “ma allora il suo costo era così alto da non permetterne un’applicazione quotidiana. Dal primo decennio del 2000 si è invece diffuso il suo utilizzo su larga scala. È un processo lento ma versatile, che consente la creazione di forme quasi illimitate”. Se ne parla molto nel settore oggi, perché “il futuro di questo tipo di costruzione sta nella sua capacità di ottimizzare i costi e la qualità degli elaborati”. Immaginando la sua applicazione per progettare un negozio da parrucchiere, De Leo lo considera “ancora troppo costoso per realizzare grandi oggetti o arredi (per esempio, il bancone della reception), ma è un sistema molto utile per realizzare piccoli oggetti partendo da un file 3D”. Il titolare di salone creativo che voglia realizzare piccoli complementi di arredo originali e tailor made può dunque esplorare questa possibilità.
Fresatura robotizzata per arredi di grandi dimensioni
Consiste in un sistema di fresatura robotizzato che consente di lavorare pezzi di grandi dimensioni direttamente in sito e velocemente. “I bracci robot sono programmabili e, collegandoli all’utensile giusto, consentono di creare da un modello matematico 3D incisioni artistiche, sculture da blocchi pieni di marmo o di polistirolo” spiega De Leo. “Nel caso di un negozio da parrucchiere, può essere utilizzato per costruire elementi di design di grandi dimensioni come banconi, oppure insegne da esterno particolari. Questo sistema è ancora in fase di sviluppo, bisogna pertanto considerare che richiede un investimento economico sostanzioso”.
Mattoni Steko per pareti a effetto naturale
Il sistema Steko, brevettato da poco e in via di sviluppo, non usa cemento, né collanti né altri prodotti a tenere insieme i mattoni, che vengono realizzati in cinque strati incollati di legno, forati e dotati di un particolare sistema di incastro per connetterli fra loro. “Questo tipo di mattoni può essere impiegato in muri portanti e non portanti, interni ed esterni. Sono molto utili per creare volumi circoscritti – come ad esempio il blocco dei servizi igienici o il magazzino – o pareti divisorie. Risultano perfetti se si vogliono creare ambienti naturali o in legno. Inoltre sono ottimi per l’assorbimento acustico e termico delle pareti”.
Design generativo per un effetto wow
È una delle ultime tendenze in design e architettura. Il suo punto di forza sta nel fondarsi sull’uso di intelligenza artificiale per generare algoritmi che definiscono parti di progetto e suggeriscono diverse possibilità di realizzazione allo sviluppatore. “Dopo la formulazione dell’idea – ad esempio bancone, controsoffitto, parete interna o divisoria, arredi – viene trasportato il tutto in software parametrici in 3D, con l’obiettivo di ottenere un prodotto in equilibrio con l’estetica e la funzionalità” spiega De Leo. “Nel caso dell’ultimo interno che ho progettato con questa tecnica, volevo creare una superficie leggera che seguisse l’andamento delle volte con funzione estetica, acustica e impiantistica. Una superficie è stata modellata per punti come fosse una pelle che segue l’andamento delle volte. Successivamente una macchina a controllo numerico (CNC) ha permesso grazie a una fresa il taglio delle doghe che compongono la superficie”. Un sistema che può creare degli effetti di grande impatto con una garanzia di qualità nell’esecuzione e a costi contenuti.
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