È stato uno dei casi più dibattuti il topic Antonio Conte capelli. E a distanza di anni dal famoso trapianto, gli esiti sono molto più che soddisfacenti.
Ormai è storia nota e assimilata, ma qualche anno si parlava con un certo compiaciuto mistero circa la tecnica di trapianto che aveva coinvolto Antonio Conte. Capelli dall’aspetto molto naturale grazie (probabilmente) alla tecnica FUT (Follicolar Unit Transplantation) che si basa sul concetto di autotrapianto in seguito al prelievo di una striscia di cuoio capelluto.
In questa foto del 1996, quando l’attuale allenatore dell’Inter era un centrocampista della Juventus, si vede bene come ovviasse al problema della calvizie, Antonio Conte. Capelli (pochi, ovviamente) tirati indietro e sistemati in una sorta di lunga frangia che andava a formare una specie di riporto… riparatore.
Si trattava evidentemente di un palliativo, che di volta in volta veniva gestito diversamente da Antonio Conte. Capelli come questi, con ciuffo cotonato, per nascondere la calvizie sempre più evidente non erano proprio il massimo, per un perfezionista come lui.
Qualche anno dopo, siamo nel 2009, la svolta. E il tema “Antonio Conte Capelli” riempie le prime pagine dei tabloid e delle testate Gossip. Allora allenatore della Atalanta, Conte si presenta ai media con un nuovo taglio, molto classico, con frangia laterale. E soprattutto… con tanti capelli.
L’effetto è molto naturale, anche se i detrattori di questa nuovo look dell’allenatore parlano di un parrucchino. E c’è chi osserva il movimento dei suoi capelli per capire quanto sia naturale. Forse il taglio ordinato, un po’ anni Ottanta, non aiuta. Ma nel tempo, il mistero dei capelli di Antonio Conte si fa sempre più realtà: è un autotrapianto eseguito con le tecniche più avanzate, probabilmente in Canada.
Nel mondo del calcio è stato il primo Antonio Conte. Capelli come i suoi sono però diventati il simbolo della lotta alla calvizie riuscita alla perfezione. Dopo di lui ci sono stati Jurgen Klopp, attuale allenatore del Liverpool, e di Wayne Rooney stella del Manchester United, ora leader di una squadra americana.
Se nel 2010 siamo al minimo storico della sua capigliatura, qualche anno dopo tutto ritorna come negli anni della prima giovinezza. Wayne Rooney si riprende ciò che la natura gli aveva negato con un autotrapianto che copre la “pelata” che si era creata negli anni precedenti. Gli esiti? Meglio, molto meglio, Antonio Conte.