21 Settembre 2024

Nuovi modelli di business: quando il salone diventa galleria d’arte

Il connubio arte e acconciatura non è una novità. Ma il titolare di DKUK è riuscito a trovare un nuovo modello di business trasformando il proprio negozio da parrucchiere in una galleria d’arte.


di Daniela Giambrone

Trovare la connessione è facile: il mestiere del parrucchiere condivide la creatività e l’abilità tecnica con il mestiere dell’artista. Non è quindi raro che l’acconciatura trovi dei punti di contatto con l’arte. Daniel Kelly, titolare del salone londinese DKUK, è riuscito a trovare quel quid in più per distinguersi e a trovare un modello di business vincente.

“All’età di 17 anni ho iniziato a fare l’apprendista per imparare il mestiere di parrucchiere – racconta Daniel – parallelamente non ho superato gli esami a scuola, quindi non ho potuto andare all'università. Fare l’hairstylist mi è sempre piaciuto, ma non mi sono mai sentito a mio agio con i miei colleghi, così decisi di lasciare questo mestiere e di mettermi a studiare alla scuola d'arte. Finalmente mi sono sentito a casa. Ho lavorato come artista per 6 anni, poi ho deciso di unire le due passioni della mia vita ed è arrivato DKUK”.

Oggi il salone si propone come un piccolo spazio intimo dove sono offerti servizi coiffure, si espongono opere d’arte, ma soprattutto non ci sono specchi alle postazioni lavoro. Ed è questa l’idea innovativa di Daniel. “Fin dall'inizio è stato importante che il cliente non guardasse se stesso, bensì un'opera d'arte. Perché per me il salone è nato come progetto artistico che includeva anche il servizio di taglio dei capelli. Sono partito con uno spazio pop-up in una galleria d'arte. Poi ho aperto DKUK in una location indipendente 4-5 anni fa. Per rendere lo spazio attraente per un pubblico più ampio, abbiamo lavorato con l'architetto Sam Jacob che lo ha progettato perché diventasse metà salone e metà galleria d’arte, sebbene in realtà non sia nessuna di queste cose: DKUK è semplicemente DKUK”.

Un salon concept innovativo che mette in mostra opere di artisti di vario tipo, da fotografi di strada locali ad artisti storicamente importanti e neolaureati. Il successo del progetto non è legato solo alla sua attività culturale, ma anche al fatto che offre al cliente un punto di vista nuovo sul luogo salone. “Molti clienti sono stufi del solito set del negozio da parrucchiere, per questo vogliono venire qui e farsi tagliare i capelli senza guardarsi. Trovano rilassante osservare opere d’arte piuttosto che la loro immagine riflessa, li aiuta a evadere dalla routine”.

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