7 Ottobre 2024

Arredare un salone da parrucchiere, i 10 errori da evitare

SOS lavatesta, luci, corner prodotti & Co. Abbiamo chiesto aiuto a Mauro Cimarosti, arredatore di saloni di bellezza Gamma & Bross.


Arredare un salone da parrucchiere non è un’impresa semplice. Spesso si pensa di poter fare da soli, altre volte si sottovalutano elementi facendo degli errori che si rivelano irreparabili.

“La regola numero uno è affidarsi a un arredatore di salone, non all’architetto che ha studiato la propria casa, perché non conosce le esigenze professionali. Questo per evitare che dopo poco tempo si debba ristudiare la ristrutturazione perché non funzionale ed efficiente” spiega Mauro Cimarosti, arredatore Gamma & Bross, specializzato in arredamento per saloni da parrucchiere.

Abbiamo chiesto a Mauro Cimarosti di raccontarci quali sono i 10 errori più comuni quando si tratta di arredare un salone da parrucchiere.

1. Non avere in mente un budget preciso. Oppure spesso il budget è stato pensato per quanto riguarda l’arredo, ma ci sono da considerare, per esempio, anche gli impianti elettrici e gli impianti idraulici.

2. Risparmiare sul lavatesta, soprattutto se si pensa di effettuare spesso dei trattamenti. Ora i lavatesta non sono più semplici poltrone dove la cliente si siede e capovolge la testa, ma si tratta di sedute molto reclinate, che portano la cliente in una posizione semi sdraiata, come per esempio il lavatesta Club Wash o il Flatiron di Gamma & Bross. La scelta del lavatesta è molto importante, e non bisogna sottovalutarla. Inutile, per esempio, scegliere un lavatesta di fascia alta con massaggio se si tratta di una struttura commerciale che non ha tempo di eseguire i trattamenti. Per i saloni di fascia alta, che puntano invece al benessere, è consigliato un lavatesta che garantisce privacy e che consente di rialzare l’intera seduta, gambe comprese, come la Vip Lounge della linea First Class.

3. Sottovalutare l’importanza della luce, che deve essere studiata ad hoc. Non deve essere né troppo fredda, né troppo calda, ma solare, per vedere al meglio il colore. La luce dello specchio deve essere bilanciata con il resto dell’illuminazione per non creare ombre sul viso. Quando si ha bisogno di tanta illuminazione in poltrona è meglio scegliere una luce frontale allo specchio. Altri specchi, invece, sono dotati di una luce riflessa che dona minore illuminazione. Da scegliere per controbilanciare un’illuminazione a soffitto molto forte. Un posto di lavoro con illuminazione LED che sta piacendo molto è Halo della linea GammaStore by Gamma & Bross.

4. Non pensare a una vetrina prodotti. La vendita dei prodotti porta un buon margine di guadagno in poco tempo. In una gestione ideale il 30% del fatturato dovrebbe essere dato dalla rivendita. Un corner di prodotti vicino alla cassa è indispensabile, ma un altro metodo che si sta rivelando vincente è il posto lavoro Action: uno specchio con integrati 3 espositori illuminati. La cliente, infatti, ha tempo di consultare, con tranquillità e senza stress, i prodotti durante il servizio colore/piega.

5. Non pensare a un angolo di consulenza pre-servizio per capire quali sono le esigenze della cliente. Un esempio? Il modello Love Seat che prevede una seduta unica con due poltroncine posizionate in modo da facilitare la conversazione e uno spazio centrale per collegare l’iPad o appoggiare materiale informativo.

6. Non dividere in modo chiaro la zona accoglienza dalla zona operativa. Spesso il parrucchiere confonde le due cose. Uno spazio ben suddiviso facilita lo svolgimento dei vari compiti. Evita, ad esempio, l'invasione della zona operativa da parte della cliente che deve prendere appuntamento.

7. Non prevedere il guardaroba vicino alla reception.

8. Scegliere colori moda, che seguono le tendenze ma non ciò che si vuole trasmettere del proprio salone. Il consiglio è di prediligere arredi nei toni neutri perché i colori shock possono stancare. Meglio optare per colori vivaci su una parete, che si può cambiare facilmente. E per chi non riesce a rinunciare al colore? La linea Dressing Beauty by Aldo Coppola che si può vestire e svestire a proprio piacimento.

9. Non prevedere uno spazio per gli attrezzi. Spesso non si pensa alla zona attrezzi ma è indispensabile per tenere in ordine il salone e per rendere lo spazio funzionale. Esistono degli specchi con dei vani posteriori per nascondere gli attrezzi, oppure un altro arredo molto apprezzato è il carrello multifunzione, ad esempio l'iCart della linea First Class. Come funziona? Ogni parrucchiere dispone del proprio carrello per le attrezzature, e quando non lo utilizza lo ripone in magazzino evitando così di creare disordine. Accade infatti spesso di appoggiare gli attrezzi sui ripiani di fianco alle specchiere che sono però aree destinate alla cliente e che devono pertanto restare libere e pulite.

10. I dettagli fanno la differenza. Spesso non si pensa alle piccole cose, ma un porta borse attaccato alla seduta o un ripiano con presa per ricaricare il cellulare sono dettagli che contribuiscono a rendere confortevole il soggiorno in salone della cliente. Molto apprezzato è l’Hourglass della linea Dressing Beauty by Aldo Coppola: un porta borse sfoderabile con vano contenitore, ripiani e portaphon.

E poi ci sono dei piccoli segreti per arredare un salone da parrucchiere, valorizzando lo spazio: “Chi ha un salone piccolo può utilizzare degli specchi continui per far sembrare il salone più grande, mentre chi ha un salone molto grande può posizionare gli arredi al centro per riempire lo spazio. Un arredo di design perfetto per dare un tocco in più a un salone grande è il posto di lavoro Nabucco: un grande specchio bisellato, di forma rotonda, disegnato da Marcel Wanders” conclude Mauro Cimarosti, arredatore Gamma & Bross.

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