Una parrucchiera di 31 anni sfruttata e costretta a restituire buona parte dello stipendio. È accaduto a Merano.
“Vorrei solo lavorare come parrucchiera. Mi basta che sia un lavoro onesto”.
Queste le parole di una giovane donna di Merano che ha vissuto – e continua a vivere – una situazione di degrado e sfruttamento in salone. Assunta con un contratto a tempo determinato (di 1 anno) come apprendista parrucchiera in un salone del centro di Merano, la donna è stata costretta – dietro minaccia di licenziamento – a restituire man mano il proprio stipendio fino ad arrivare a percepire una busta paga di 20 euro. Con un affitto da pagare, una figlia minorenne da mantenere e uno stato di salute precario alla giovane parrucchiere non è restato altro da fare che denunciare il titolare del salone per estorsione al commissariato di polizia, facendo anche ricorso alla Cisl.